Un anno senza Mihajlovic, Bombardini in ESCLUSIVA: “Sinisa persona vera, il Bologna creda all’Europa”

Mattia Gruppioni A cura di Mattia Gruppioni
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16 dicembre 2022. In un pomeriggio freddo ed uggioso come tipico della zona bolognese arriva la notizia che tutti gli appassionati del mondo del calcio e non mai si sarebbero aspettati di dover ricevere, quasi dal nulla: Sinisa Mihajlovic ci ha lasciati. Il vuoto riempie soprattutto i tifosi del Bologna, attoniti dalla triste novità, immediatamente scombussolati nell’animo più profondo: la leucemia ha portato via l’artefice della salvezza targata 2018/19, nonché una figura ed uomo che, ancora una volta, durante il percorso per tentare di salvarsi ha mostrato ancora una volta il proprio ardore, il proprio indelebile carisma, infine una personalità apparentemente burbera ed austera, ma in fondo buona, sincera e concreta.

A distanza di un anno e nel giorno dell’anniversario del primo anno dalla morte del tecnico, di questo e non solo ha parlato in ESCLUSIVA a FootballNews24 l’ex centrocampista del Bologna Davide Bombardini, che con Mihajlovic ha avuto il piacere e l’onore di collaborare e giocare nella stagione 2008/09 – la prima del serbo da condottiero di una squadra professionistica, dopo aver accompagnato l’inarrestabile marcia italiana dell’Inter di Mancini. Protagonista della cavalcata che ha portato il club rossoblù dalla Serie B alla Serie A nel corso dell’annata 2007/08, Bombardini ha trattato le tematiche inerenti il rapporto avuto con lo stesso Sinisa, nonché dell’attuale momento di forma della stessa formazione allenata ora da quel Thiago Motta che, un anno e qualche mese fa, prese appunto il ruolo del serbo in Emilia.

Sinisa Mihajlovic, ex tecnico Bologna
Sinisa Mihajlovic, ex tecnico Bologna @LPS

Mihajlovic, questione di carisma: Bombardini ne elogia le doti

Iniziando una piacevole chiacchierata con Davide Bombardini per ricordare quelli che sono stati i suoi più piacevoli aneddoti del Sinisa Mihajlovic allenatore ai tempi del rapporto in quel di Bologna, l’ex centrocampista fa una premessa, che non poteva di certo non essere incentrata sul carattere del serbo: “Ricordo il primo giorno di allenamento condotto dal mister dopo l’esonero di Arrigoni. Un discorso all’interno dello spogliatoio che stupì chiunque, o per meglio dire che mi fece fin dalle prime parole inquadrare la personalità di Mihajlovic: concreta, vera, passionale e decisa. Senza mezze misure, come ha poi avuto modo di farsi conoscere nel resto della carriera e nella vita privata: il carisma ed il carattere era per lui punto focale, al primo posto prima ancora di scendere in campo e pensare al lato pratico”.

Bombardini in ESCLUSIVA: “Due aneddoti del Mihajlovic allenatore”

Insomma, Mihajlovic dimostrò fin dalla propria prima esperienza sulla panchina di una squadra professionistica di non avere timore, di nulla e di nessuno. Ed alla domanda inerente i ricordi più belli e le emozioni salienti vissute col Sinisa uomo e col Sinisa allenatore, Bombardini non ha dubbi in ESCLUSIVA ai nostri microfoni: “Dopo una partita esterna contro il Napoli, dove io colpii una traversa e giocai davvero bene (1-1, ndr), in aereo mi sento tirare da dietro un vero e proprio scappellotto. Era il mister. Una cosa del genere non passa inosservata se capita oggi, col ricevente che sarebbe tentato di rispondere: mi diede una pacca talmente tanto forte che ci rimasi male, impossibile da dimenticare. Ecco, quella me la ricordo tuttora; era il modo del mister di complimentarsi, far sapere la sua opinione positiva, senza giri di parole“.

Davide Bombardini, ex Bologna @Twitter
Davide Bombardini, ex Bologna @Twitter

Il secondo aneddoto raccontato da Bombardini passa poi direttamente sul campo, sul finale di un allenamento della medesima stagione: “C’eravamo io e Di Vaio al limite dell’area, fermatici dopo la seduta per calciare qualche punizione. Mihajlovic si aggregò a noi ed iniziammo una gara di traverse, con una scommessa da lui proposta: chi perdeva, pagava in denaro. Lui non riuscì a colpire il legno, noi due sì. La faccenda sembrava essere finita col rientro in spogliatoio, ma d’un tratto il mister ci si avvicinò e ripagò quello che era il proprio debito. Un gesto, anche questo, che nel mondo d’oggi magari non sarebbe accettato: lui invece insistette. Non potemmo fare altro che accettare. Questo era Sinisa, una persona vera in tutto e per tutto, concreta e diretta, ma soprattutto leale”.

Un anno senza Mihajlovic, il Bologna sogna: Bombardini crede all’Europa

A distanza di un anno dalla prematura scomparsa di mister Sinisa Mihajlovic tante cose sono cambiate in Serie A, col Bologna che sta addirittura giocandosi con coraggio, costanza e determinazione le proprie possibilità di raggiungere per la stagione a venire l’Europa. E sempre in ESCLUSIVA Bombardini ha sottolineato questo aspetto, dimostrandosi fiducioso: “Sognare non costa nulla ed al momento la classifica del campionato italiano dice che la società, i tifosi, i giocatori ed il mister devono crederci”. Spostando quindi il discorso su una tematica di forte attualità entro i confini nazionali, l’ex numero 10 del Bologna afferma: “Credo che almeno una tra Lazio e Fiorentina alla fine potrà risalire la china, ma tutto è apertissimo e la sorpresa di stagione c’è sempre. Thiago Motta – che considero fortissimo e preparato – ha tutte le carte in regola per farsi trovare pronto coi suoi ragazzi”.

Prima sarà la Roma in campionato – con Mihajlovic doppio ex di turno – e poi sarà l’Inter in Coppa Italia. Due appuntamenti insidiosi e certamente dal coefficiente di difficoltà elevato per il Bologna, ma anche entrando più nello specifico Bombardini non si nasconde: “Il fatto che la squadra emiliana sia trattata come una big e possa anche solo sulla carta impensierire le corazzate del nostro Paese deve essere motivo di orgoglio. Questo carattere è stato trasmesso dallo stesso Sinisa anche ai miei tempi: non importa contro chi giochi, sii te stesso. Lasciava trasparire questo messaggio: il Bologna deve proseguire su questa strada, senza paura e senza porsi limiti. Magari non arriverà la Champions League, ma io sono convinto che questa squadra possa arrivare tra le prime sette della Serie A“.

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