L’Ungheria si presenta ai blocchi di partenza di EURO 2024 con l’intenzione di fare un ulteriore step in avanti, rispetto alle buone cose fatte vedere a EURO 2020. In quell’edizione i magiari, finiti nel gruppo F, girone di ferro con Francia, Germania e Portogallo, nonostante fossero definiti da tutti come squadra materasso del girone, riuscirono a fermare, sia la Francia con il risultato di 1-1, sia la Germania all’Allianz Arena, che non riuscì ad andare oltre il 2-2, salvo venire poi venire eliminati per mano del Portogallo.
La squadra di Marco Rossi ha dimostrato ottime cose nell’avvicinamento alla manifestazione, chiudendo al primo posto il girone di qualificazione. Gli ungheresi hanno chiuso con 18 punti il gruppo G, a +4 dalla Serbia seconda. L’Ungheria ha chiuso il girone senza mai perdere e vincendo 5 delle 8 partite disputate. Ripetere le buone cose fatte a EURO 2020 potrebbe essere più fattibile visto il girone, sulla carta, più abbordabile, con squadre di livello simile a quello dei magiari.
Il girone dell’Ungheria
L’Ungheria è stata sorteggiata nel gruppo A con Scozia, Germania e Svizzera, gruppo che si preannuncia, fatta eccezione della Germania data come favorita davanti al proprio pubblico, molto equilibrato visto il livello molto simile di Scozia, Ungheria e Svizzera. I magiari faranno il loro esordio il 15 giugno alle ore 15:00 contro la Svizzera, nella sfida dello stadio Rhein Energie di Colonia.
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L’obiettivo della squadra di Rossi è ovviamente il passaggio del turno, verosimilmente come seconda forza, vista la superiorità tecnica della Germania, oppure come terza forza visto che agli ottavi di finale passeranno 4 delle migliori terze sui 6 gironi totali, tuttavia la concorrenza di Svizzera e Scozia non sarà da sottovalutare.
I convocati di Marco Rossi
- Portieri: Dibusz (Ferencváros), Gulácsi (RB Lipsia), Szappanos (Paks).
- Difensori: Balogh (Parma), Botka (Ferencváros), Dárdai (Hertha BSC), Fiola (Fehérvár FC), Lang (Omonia Nicosia), Orbán (RB Lipsia), Szalai (Friburgo).
- Centrocampisti: Bolla (Servette), Kata (MTK), Kerkez (Bournemouth), Kleinheisler (Hajduk Split), Ádám Nagy (Spezia), Zsolt Nagy (Puskás Academy), Nego (Le Havre), Schäfer (Union Berlin), Styles (Sunderland), Szoboszlai (Liverpool).
- Attaccanti: Martin (Ulszan Hyundai), Csoboth (Újpest), Gazdag (Philadelphia Union), Horváth (Kecskemét), Sallai (Friburgo), Varga (Ferencváros).
- Riserve: Lisztes (Ferencváros), Mocsi (Rizespor), Tóth (Fehérvár), Vancsa (Lommel SK), Vécsei (Paks).
Portieri
Il portiere titolare della nazionale ungherese sarà ancora una volta Peter Gulàcsi, storico portiere dell’Ungheria che ha anche raggiunto le 50 presenze con i magiari, reduce da una buona stagione al Red Bull Lipsia, nonostante le sole 13 partite giocate in Bundesliga a causa di qualche guaio muscolare. La prima scelta tra i pali sarà ancora lui, con Dibusz, portiere del Ferencvàros, pronto a sostituirlo in caso di necessità, come ha già fatto nel girone di qualificazione alla manifestazione.
Difensori
Situazione diversa per quanto riguarda il reparto difensivo dove ci sono 5 difensori che si contenderanno le maglie da titolare nella difesa a 3 di Rossi. Sicuro del posto dovrebbe essere Szalai, centrale difensivo del Friburgo, gli altri 2 centrali saranno due tra Botka, Lang, Orbàn e Fiola con i primi due in vantaggio per conquistare la maglia da titolare.
Nelle gerarchie partono più indietro invece, Balogh del Parma, fresco vincitore della serie BKT e Dardài dell’Herta BSC. I 3 difensori titolari dovrebbero dunque essere Szalai, che prenderà il posto come braccetto destro della difesa, coadiuvato da Adam Lang, che prenderà il posto al centro della difesa e da Botka del Ferencvaros.
Centrocampisti
Il centrocampo dell’Ungheria sarà molto probabilmente a 4 con due esterni a tutta fascia che garantiranno spinta, ma anche una maggiore copertura in fase difensiva. Il faro del centrocampo sarà la stella della squadra, Dominik Szoboszlai, giocatore più rappresentativo e di maggior qualità della spedizione magiara, visto il suo ottimo anno al Liverpool, condito da 7 gol e 4 assist: il suo posto nell’undici titolare è dunque garantito.
Il giocatore dei reds, dovrebbe agire nei 2 trequartisti alle spalle della prima punta. In mezzo al campo invece, dovrebbero essere i 2 titolari Adam Nagy, calciatore che milita in Italia, nello Spezia dove ha conquistato la salvezza all’ultimo respiro con i liguri e Styles, che milita nel Sunderland. Attenzione però a Schafer, calciatore di maggior qualità, il dubbio sul calciatore dell’Union Berlino è dato dalla sua condizione fisica, visto che ha saltato molte partite a causa di problemi fisici.
Sulle fasce invece dovrebbe essere sicuro del posto Milos Kerkez, ex primavera del Milan, ora in forza al Bournemouth dove è stato uno dei protagonisti dell’ottima stagione della squadra di Iraola. Sull’altra fascia invece, il posto dovrebbe essere di Nego, esterno del Le Havre con cui ha conquistato la salvezza in Ligue 1.
Attaccanti
L’attacco della squadra di Rossi sarà verosimilmente a 3, con 2 trequartisti, che agiranno alle spalle della prima punta. Le gerarchie in attacco però, non sembrano essere ben definite, fatta eccezione per Szoboslai, che partirà ovviamente dall’inizio.
Ronald Sallai dovrebbe essere l’indiziato per essere il titolare dell’Ungheria, visti gli oltre 10 gol segnati in meno di 50 presenze con la nazionale magiara, l’altro trequartista, assieme al giocatore del Liverpool, dovrebbe dunque essere l’attaccante del Friburgo.
La prima punta sarà uno tra Martin Adam e Barnabas Varga, con il secondo in vantaggio nelle gerarchie al momento. Una possibile sorpresa potrebbe essere rappresentata dal 19enne Zalan Vancsa, in forza al Lommel in Belgio, che ha disputato delle ottime partite nelle qualificazioni, subentrando a gara in corso.
Stile di gioco
Il sistema di gioco dell’Ungheria non cambierà di certo in vista di EURO 2024. Marco Rossi resterà fedele al suo stile di gioco, come si può intuire anche dalla lista dei convocati. Il modulo di riferimento del tecnico italiano è ormai da tempo il 3-4-2-1, che può diventare, all’occorrenza, un 3-4-3 che può dare un’impronta ancora più aggressiva agli ungheresi, con l’inserimento a gara in corso di Adam.
L’Ungheria ha adottato questo sistema di gioco in tutte le partite di qualificazione e nelle amichevoli di avvicinamento alla manifestazione. Nelle ultime 2 partite prima della rassegna continentale, che i magiari giocheranno il 4 e l’8 giugno, potremo capire meglio le gerarchie definitive della squadra di Rossi, ma per quanto riguarda il sistema di gioco non ci sono dubbi: difesa a 3 con tanta spinta sulle fasce per usare la velocità di Nego e Kerkez e lasciare tanto spazio in mezzo al campo per dare a Szoboslai la possibilità di inventare.
Probabile formazione
UNGHERIA (3-4-2-1): Gulacsi; Botka, Lang, Szalai; Nego, A. Nagi, Styles, Kerkez; Szoboslai, Sallai; Varga. Allenatore: Rossi.
Tra sogni e obiettivi
Marco Rossi, in avvicinamento alla manifestazione ha dichiarato che il gruppo A è quello con il livello medio più alto della competizione. Anche se probabilmente tale scettro spetta al gruppo B, con Italia, Spagna, Albania e Croazia, tale dichiarazione fa capire la difficoltà del girone in cui sono capitati i magiari.
L’obiettivo minimo è sicuramente quello di non sfigurare per così dire, sperando che Marco Rossi riesca a ripetere le prestazioni di EURO 2020, che avevano fatto esplodere di gioia tutto il paese, cercando almeno di passare il girone, anche come terza forza. Il sogno dichiarato invece è quello di accedere alla fase ad eliminazione diretta, che manca da EURO 2016 e provare a conquistare degli storici quarti di finale, che mancano dall’edizione del 1972, dove i magiari arrivarono addirittura in semifinale.
L’Ungheria quindi, parte sfavorita sulla carta rispetto a Scozia, Svizzera e Germania. I magiari però potranno fare affidamento sulla grande coesione del gruppo, la bravura, ormai ampiamente dimostrata, del tecnico in panchina e le giocate di Szoboslai, che potrebbe risolvere una partita complicata, magari con un tiro da fuori, specialità della casa. Nonostante dunque gli sfavori del pronostico, la cenerentola del torneo potrebbe essere proprio l’Ungheria.