Union Berlino, Chi è Fischer: l’uomo che ha ribaltato le gerarchie nella capitale

Alla scoperta di Urs Fischer, tecnico dell'Union Berlino: dalla carriera da calciatore fino al percorso compiuto da allenatore

Michael Montani
5 Min di lettura

Sembrerà strano ma, dopo sei giornate di Bundesliga, non troviamo in testa il Bayern Monaco ma bensì una squadra che, negli ultimi anni, aveva ben fatto ma non era mai arrivata cosi in alto. Infatti, per la prima volta nella sua storia, l’Union Berlino è primo in classifica. l’artefice di questa escalation è, senza dubbio , il mister Urs Fischer. Il tecnico nasce a Triengen, in Svizzera, il 20 febbraio 1966. Inizia la sua carriera da calciatore nello Zurigo dove, solo diciottenne, esordisce in prima squadra fino a diventarne negli anni il capitano. Nel 1987 passa al San gallo. Nelle otto stagioni in maglia biancoverde, Fischer dimostra di avere molto carisma e carattere, tant’è che anche qui vestirà la fascia da capitano. Tornerà poi allo Zurigo, dove nella stagione 99/00 vincera la Coppa di Svizzera. Chiuderà la carriera da calciatore con 545 presenze ufficiali. Vanta anche quattro presenze nella nazionale elvetica.

I suoi albori da allenatore

Dopo aver appeso le scarpette al chiodo nel 2003, Fischer inizia la carriera da allenatore nelle giovanili dello Zurigo. Nel 2007 viene promosso assistente dell’allora tecnico biancoazzurro Challandes fino al 2010, quando lo sostituisce come primo allenatore del club. Nella sua prima stagione da head coach, nel 2010/11, porta subito la squadra al secondo posto in campionato, dietro solo alla corazzata Basilea. La stagione successiva parte male e viene esonerato, ma il club lo richiamerà la stagione successiva. Nel 2015 arriva la prima grande chiamata da un top club nazionale, il Basilea, dove in due stagioni, conquista due titoli e una coppa nazionale.

Union Berlino
Union Berlino

L’approdo all’Union Berlino

Nel 2018 Fischer sposa il progetto di un ambizioso Union Berlino, scendendo in 2.Bundesliga, la seconda divisione tedesca. Il tecnico svizzero vince subito il campionato e conquista una storica promozione nella Bundesliga. Nella sua prima stagione in massima serie, conduce la squadra ad una salvezza tranquilla, piazzandosi all’undicesimo posto, a pari punti con i rivali cittadini dell’Herta. In due stagioni, Fischer a già annullato il gap tra le due squadre della capitale.

Il sorpasso cittadino

Fino al momento dell’arrivo di Fischer nella capitale tedesca a comandare, dal lato calcistico, era l’Herta Berlino, squadra che vanta, tra le altre, due Bundesliga (cinque secondi posti), due coppe di lega tedesca e varie finali perse, quattro Coppe Intertoto e una finale di Coppa Uefa persa. L’Union, fino ad ora, ha vinto il suo trofeo più importante nel 1968 con la vittoria della Coppa della Germania Est e vari campionati regionali. Solo nella stagione 2009/2010 riesce ad approdare in 2.Bundesliga, grazie alla vittoria della 3.liga (terza divisione tedesca). Nella stagione 2020/21, arriva il definitivo ribaltone di gerarchie a Berlino. Mentre l’Herta evita per soli due punti il Play-out retrocessione, l’Union sfiora l’Europa per soli due punti, piazzandosi al settimo posto. Europa che conquisterà la stagione successiva, grazie al quinto posto in campionato.

Leggi anche: Bundesliga, quinto turno di campionato: spicca Union Berlino-Bayern Monaco

L’idea di calcio di Fischer e i gioelli dell’Union Berlino

l’Union Berlino di Fischer si schiera in campo con un 3-1-4-2 dove il gioco sulle corsie esterne ne fa da padrone. I due terzini, Trimmel e Ryerson, sono dei veri e propri motorini ma anche molto tecnici. Addirittura i terzi di difesa Leite e Jaeckel, a turno, spingo molto in fase offensiva ad aiutare gli esterni. La fonte di gioco nell’ideale del mister elvetico sono i tre centrali difensivi, da dove parte sempre l’azione, insieme al regista davanti alla difesa Rani Khedira, bravo sia in fase di possesso che di non possesso. L’azione si sviluppa poi in rapide verticalizzazioni per le punte, Becker e Sieb’eu, bravissime nel completarsi con una che viene incontro e l’altra attacca lo spazio.

La finalizzazione dell’azione arriva con lo smistamento sulle fasce per i terzini, aiutati come detto in predenza da uno due esterni del trio difensivo, e una delle due mezzale Schäfer o Haberer, cercando il cross in area di rigore. La fase di transizione è molto alta, con la squadra dell’Union Berlino che pressa molto alla riconquista immediata del possesso.

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