La scorsa domenica 21 maggio, a pochi minuti dal termine di Valencia-Real Madrid, si è verificato un ennesimo episodio di razzismo nel mondo del calcio. Vinicius Jr si è rivolto verso la curva dei tifosi ospiti in modo provocatorio, certamente sbagliando, ma dalle tribune sono arrivati diversi insulti discriminatori che riguardavano il colore della pelle del calciatore brasiliano.
Questo il motivo per cui la RFEF, la federcalcio spagnola, ha deciso di punire il Valencia chiudendo la curva del Mestalla per 5 turni. La decisione ha sorpreso un po’ tutti perché la Polizia nazionale e LaLiga andavano in un’altra direzione e il club fa leva proprio su questo nel comunicato rilasciato sul proprio sito web.

Il Valencia duro: “Una grande ingiustizia”
In un comunicato ufficiale pubblicato nella notte tra 23 e 24 maggio, il Valencia ha annunciato “totale disaccordo e indignazione“ nei confronti della scelta della Real Federación Española de Fútbol nei confronti della squadra bianconera. La chiusura della curva del Mestalla per cinque giornate penalizza l’intera tifoseria. Per di più, “il Club non ha potuto vedere le prove della sanzione”.
Si tratta sicuramente di un caso delicato perché da un lato sono arrivate le provocazioni evidenti di Vinicius nei confronti del pubblico del Valencia, dall’altro si è trattato di solamente un gruppo ristretto di persone che ha preso di mira il calciatore del Real Madrid in seguito al gesto da lui compiuto, sfociando nel più becero razzismo.

Il Valencia poi chiarisce nel suo comunicato: “Il Club ha condannato e condannerà in modo assoluto qualsiasi manifestazione di razzismo o violenza. Per questo motivo la società ha collaborato sin dal primo momento con la Polizia e le autorità competenti a chiarire quanto accaduto domenica”.
Il club valenciano ritiene però questa decisione della RFEF “una grande ingiustizia“ e che “si procederà fino all’ultima istanza per la riapertura della curva, chiedendo il massimo rispetto per l’istituzione e i tifosi”.