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Quando a partire dalla stagione 2017-2018 è stato introdotto il VAR – acronimo che sta per Virtual Assistant Referee – l’obiettivo era quello di ridurre il margine di errore umano degli arbitri. In pratica si voleva rendere il calcio uno sport più trasparente, prendendo spunto da altre discipline come il basket o la pallavolo in cui l’utilizzo della tecnologia a supporto dei direttori di gara permetteva di ridurre le polemiche e garantire maggiore chiarezza circa le decisioni prese in campo. Purtroppo, a 5 anni di distanza, sono state raggiunte solo parzialmente queste finalità con il risultato, in alcuni casi, di aumentare le tensioni prima e dopo le partite tra le società e la classe arbitrale. Per questo motivo la Premier League dalla stagione 2022-2023 è pronta a mettere in atto una vera e propria rivoluzione nell’utilizzo della tecnologia VAR.
Premier League, conversazioni pubbliche tra arbitri e sala VAR
Per risolvere la questione e mitigare questo clima di astio sempre più acceso tra allenatori, dirigenti e arbitri, per non parlare dei tifosi, ecco che la Premier League vorrebbe introdurre una meccanica tesa a rendere ancora più chiaro e trasparente l’operato della terna arbitrale. La stagione 2022-2023 comincerà ufficialmente venerdì 5 agosto alle 20:30 con l’anticipo tra Arsenal e Crystal Palace e già dalla prima giornata potrebbe entrare in scena una novità. L’idea, secondo quanto riporta il Times, è quella di rendere pubbliche le conversazioni che avvengono, durante l’incontro, tra la terna arbitrale e gli addetti alla sala VAR a seguito della suddetta partita.
Il motivo per cui la pubblicazione non potrebbe avvenire in diretta è che i legislatori non possono consentirla per motivi legali. In pratica la volontà è quella di aumentare la trasparenza tra le decisioni della classe arbitrale e i tifosi, che verrebbero così coinvolti maggiormente nel processo decisionale: pur non avendo la disponibilità delle immagini durante l’incontro, poter riascoltare le conversazioni della terna arbitrale permetterebbe di fare chiarezza in merito a quanto deciso nelle diverse situazioni di gioco. Non siamo ancora ai livelli della NBA, in cui i tifosi possono vedere in diretta le immagini che gli arbitri decidono di rivedere al monitor per confermare o modificare le proprie decisioni, ma è pur sempre un punto d’inizio per la Premier League.

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Var, ispirazione dalla MLS: obiettivo chiarezza con i tifosi
La proposta della Premier League di rendere sempre più trasparente l’operato degli arbitri, di riflesso potrebbe presto coinvolgere tutto il mondo del calcio. Un’iniziativa della quale ha parlato direttamente Richard Masters, amministratore delegato della Premier League, sostenendo che: “L’opinione generale è che rendere pubblici gli audio sarebbe una buona cosa. Il nostro desiderio è quello di essere sempre più aperti con i tifosi in merito al processo decisionale degli arbitri e stiamo cercando di capire come raggiungere questo obiettivo. Dobbiamo lavorare sui dettagli di questa apertura. L’intenzione è quella di far comprendere come gli arbitri arrivano a prendere determinate decisioni”. Masters ha poi confermato che l’idea ha avuto ampio sostegno ma non ha chiarito se l’introduzione di tale novità avverrà già a partire da questa stagione, che inizierà con il derby di Londra tra l’Arsenal del tecnico Mikel Arteta e il Crystal Palace dell’ex Arsenal e ora allenatore delle Eagles Patrick Vieira.
Si tratterebbe in ogni caso di un’iniziativa avanguardista, nonostante una meccanica simile sia già da tempo in atto sui campi della Major League Soccer (MLS). Difatti nel campionato statunitense, da tempo è prevista la revisione delle decisioni arbitrali e la condivisione dei dialoghi tra arbitri e addetti VAR in seguito pubblicata settimanalmente sul canale YouTube della MLS. Una pratica che sta funzionando sotto la guida del capo del settore arbitrale Howard Webb, ex arbitro di Premier League. Non sarà poi un caso che lo stesso Webb assumerà presto la carica di nuovo capo della sezione arbitrale nel massimo campionato inglese: una decisione che in qualche modo evidenzia quale sia la direzione che la Premier League intende intraprendere nell’utilizzo del VAR.

Var, valutazione dei pro e contro di questa novità
In generale l’impiego della tecnologia a supporto degli arbitri ha portato chiarezza, limitato il numero degli errori e soprattutto risolto diversi interrogativi in materia di fuorigioco cambiando l’esito di alcuni incontri e insegnando, a malincuore, ai tifosi a non esultare prima di avere la certezza della convalida del gol. Al contempo sono aumentate le discussioni e interpretazioni in merito alle scelte arbitrali, nonché le critiche di società, allenatori, giocatori fino ai tifosi. Per non parlare del complottismo che ogni tanto ricompare: una retorica utile solo a giustificare i pessimi risultati di una squadra e ad architettare trame romanzesche secondo cui ai piani alti c’è chi decide i risultati a tavolino per perseguire i propri interessi.
La novità proposta dalla Premier League potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio, capace sia di fare chiarezza e rendere più comprensibili le motivazioni che portano ad una decisione sia aumentare l’astio già forte tra dirigenti, tifosi e classe arbitrale a seguito di personali interpretazioni del regolamento. Ad ogni modo, anche la Serie A con il presidente Lorenzo Casini sta da tempo lavorando a un modo per rendere sempre più efficiente e trasparente l’utilizzo del VAR ricordando che non è una moviola, bensì uno strumento nato per aiutare gli arbitri a ridurre il margine di errore. Vedremo se la novità proposta dalla Premier League avrà successo e verrà poi estesa nel resto del panorama calcistico.