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Una partita giocata all’insegna della rimonta. Potrebbero essere riassunti così i 94 minuti della 36ª giornata di Serie A tra Venezia e Bologna. Un match in cui la rimonta è stata all’ordine del giorno. Con i lagunari in vantaggio per due a zero per poi essere superati. Poi il rigore per il Venezia e il gol allo scadere fanno ancora ben sperare su una salvezza che appare utopica. In tutto questo la bellissima notizia è il ritorno in panchina di Sinisa Mihajlovic. Un rientro amaro per lui.
Venezia-Bologna 4-3, parla Mihajlovic: “L’arbitro è scappato a fine partita”
È un Mihajlovic visibilmente arrabbiato quello che si è presentato ai microfoni di DAZN: “Noi siamo partiti malissimo, siamo entrati in campo poco aggressivi. Questo lo dimostra il primo gol subito, quello non lo subisce nemmeno quando si gioca scapoli contro ammogliati. Poi abbiamo avuto la forza di reagire, l’abbiamo ribaltata e avevamo la partita in mano. Poi c’è stato questo rigore che non mi convince: l’arbitro ha arbitrato bene, ha lasciato correre però ha fischiato questo rigore che non riesco a capire. Medel prima tocca la palla poi sfiora il piede dell’avversario”.
Continua il tecnico: “Poi al VAR ha confermato la sua scelta. Poi è strano che l’arbitro al triplice fischio sia andato subito negli spogliatoi, quasi scappando. In un certo senso aveva la coscienza sporca. Mi dispiace perché comunque se abbiamo perso è colpa nostra. A Roma c’era una trattenuta netta su Orsolini e ci avevano dato fallo di mano contro. Questi rigori non si dovrebbero fischiare. Ha rovinato la sua prestazione l’arbitro. Questo gol ci ha fatto innervosire. Ci dispiace per la gente che è venuta. Questa sconfitta ci brucia, ora dovremo cercare di prendere più punti possibili”.
Riguardo l’approccio e la successiva rimonta, cosa la fa arrabbiare?
“Mi fa più arrabbiare l’approccio. Sembrava una partita più facile perché loro sono quasi in Serie B, come concentrazione e cattiveria agonistica devi essere superiore rispetto alle partite con Milan, Inter e Juve. Invece, siamo partiti male pensando che sarebbe stata facile. Con i cambi l’abbiamo ribaltata e questo rigore ci ha tagliato le gambe. Succede quasi sempre a noi poi vedi che a parti invertite le cose sono diverse”.
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Riguardo i cambi invece?
“Eravamo sotto 2-0 e volevamo essere un pochino più aggressivo davanti perché dopo venti minuti abbiamo creato e giocato. Il secondo tempo siamo ripartiti bene”.
Il futuro suo e di questa squadra?
“Se guardiamo le ultime sei partite abbiamo gettato le basi per il futuro, se guardiamo questa gara forse era meglio che rimanevo in ospedale e magari vincevamo comunque”.