La Fiorentina si aggrappa ai gol di Dusan Vlahovic, protagonista dell’ultimo scorcio di stagione viola: Prandelli ha scelto il suo attaccante
Fiorentina, Vlahovic mattatore: viola aggrappati ai gol di Dusan
Nella sfida di ieri valida per l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia, la Fiorentina ha offerto una buona prova di resistenza contro l’Inter di Antonio Conte. Sebbene i nerazzurri abbiano trovato il gol del vantaggio ad un minuto dalla fine dei supplementari, i viola e soprattutto Prandelli possono sorridere per quanto fatto vedere in campo.
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Oltre al gol di Kouame, che ha quasi rimandato la festa interista ai rigori, l’intensità e la prestanza fisica del resto della squadra ha finalmente mostrato i frutti del lavoro fatto da Prandelli. Nonostante l’assenza di Ribery, le prestazioni di Castrovilli ed Amrabat a centrocampo sono emblematiche per quanto riguarda il buon lavoro svolto fin qui, ma guardando al primo tempo si nota ancora una ricerca di equilibrio che è costata inizialmente cara ai viola.

Con l’ingresso di Dušan Vlahović però le cose cambiano e la Fiorentina diventa più spregiudicata e soprattutto fisica. La Fiorentina e Prandelli sembrano aver ritrovato il proprio bomber che ieri ha messo in campo tanto sacrificio per provare a ribaltare il risultato. Al di là della sconfitta, con l’ingresso del serbo in campo si è visto come il gioco di Prandelli migliori quando fa affidamento su una punta di spessore, che riesce a fare reparto da solo mettendoci il fisico e smistando palloni per la risalita dei compagni.
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Ora Vlahović sembra finalmente adattato al modulo proposto dal tecnico viola, sebbene abbia faticato parecchio nella prima parte di stagione sopportando tantissime critiche. A soli vent’anni, l’attaccante è stato chiamato a riempire gli spazi lasciati vuoti dall’inadeguatezza di altre punte per il ruolo voluto da Prandelli. Il tecnico viola, però, ha sempre difeso il proprio attaccante evidenziando come la giovane età sia un ostacolo per l’adattamento di un giocatore che ha tante responsabilità quando scende in campo. Nonostante ciò, la fiducia è stata ripagata alla grande, visto che Vlahović è andato a segno sei volte in campionato e non accenna a fermarsi. La prestazione in Coppa Italia non può far altro che confermare quanto visto fin qui. La Fiorentina sembra aver trovato due spalle sulle quali poggiarsi e, sebbene la sconfitta bruci ancora per le modalità in cui è arrivata, il patron Commisso può sorridere per avere in casa un talento come quello del Serbo.