Se nel corso dei primi mesi poteva sembrare un momento passeggero e, di conseguenza, se ne esaltava la grandezza, ad oggi non sono rimaste parole per descrivere ciò che sta inscenando la Sir Safety Susa Perugia nel campionato di Superlega; gli umbri si stanno rendendo protagonisti di un dominio assoluto e, soprattutto, incontrastato, a cui nessun sestetto avversario riesce in alcun modo a porre freno. Le dieci vittorie nella massima serie che hanno portato in dote 30 punti, unite alla conquista della Supercoppa e ai successi in Champions League, non sono arrivate per caso; i Block Devils sembrano essere una macchina perfetta, in cui tutti gli ingranaggi hanno trovato la loro sistemazione ideale e si muovono senza alcun tipo di attrito. E questo perchè a rendere il tutto più fluido ci sono i preziosi insegnamenti del tecnico Andrea Anastasi, che fungono da olio e consentono il corretto funzionamento dell’intero meccanismo.
Tra gli ingranaggi sopracitati ne spicca indubbiamente uno, pregiato perchè difficilmente sostituibile all’interno delle rotazioni della società umbra, e risponde al nome di Kamil Rychlicki; arriva direttamente dal Lussemburgo, uno dei più piccoli stati europei e mondiali, tanto da essere uno dei pochi rappresentati del suo Paese, se non l’unico, a praticare il volley a così alto livello. Al secondo anno alla Sir Safety Susa Perugia ha dimostrato una crescita davvero invidiabile rispetto a quanto fatto vedere durante le stagioni precedenti e si è guadagnato i gradi di opposto titolare; ad impressionare del classe 1996 è l’essere divenuto uno dei migliori non solo del campionato di Superlega, ma dell’intero movimento internazionale. In attesa di capire se potrà migliorare ulteriormente nel corso dei prossimi anni, ripercorriamo la sua carriera con particolare attenzione all’upgrade di cui si è reso protagonista.
Volley, Kamil Rychlicki: i primi passi del figlio d’arte
Nato l’1 novembre 1996 a Ettelbruck, un paese di poco più di 7500 abitanti situato nell’est del Lussemburgo, il piccolo Kamil Rychlicki cresce in una famiglia di sportivi; entrambi i genitori erano pallavolisti e, al termine della loro carriera, sono emigrati dalla Polonia al Granducato. Il figlio d’arte pratica sin da bambino il volley in patria, nella formazione dello Strassen, dove in quattro anni fa incetta di trofei, portandosi a casa tre campionati e quattro coppe nazionali; il ragazzo sembra seguire, almeno a livello di risultati, le orme del padre, anche se comunque milita in una lega non così competitiva a livello europeo. L’upgrade, per l’attuale opposto titolare della Sir Safety Susa Perugia, avviene quando riceve la chiamata da parte del Maaseik; il trasferimento in Belgio non pare condizionarlo particolarmente, tanto da ottenere successi a valanga anche nel corso della nuova parentesi.
Volley, Kamil Rychlicki: l’approdo in Italia a Ravenna

Se il passaggio dal Lussemburgo al Belgio era stato il salto di qualità nei primi scampoli di carriera del giovane Kamil Rychlicki, la chiamata che proviene dalla Superlega, uno dei campionati più importanti e competitivi che esistano a livello mondiale rappresenta un ulteriore passo in avanti nel suo percorso. La prima squadra a credere nelle doti del classe 1996 è la Consar RCM Ravenna, che decide di ingaggiarlo nel 2018; le qualità del ragazzo si rendono da subito evidenti, il suo talento non si discute, ma l’allora tecnico dei romagnoli Marco Bonitta decide di lanciarlo in un ruolo non suo. Sì, perché fino a quel momento il Granduca, come fu ribattezzato proprio nella sua prima parentesi italiana, era uno schiacciatore, ma il suo nuovo allenatore comincia a testarlo come opposto; sebbene il sestetto arranchi nella massima serie, il nativo di Ettelbruck sembra essere incontenibile anche in posto 2.
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Volley, Kamil Rychlicki: l’importante chiamata da Civitanova

La nuova vita da opposto non dispiace affatto a Kamil Rychlicki, che recita talmente bene il nuovo ruolo assegnatogli, tanto da ricevere un’importante chiamata dalla Cucine Lube Civitanova, al tempo tra i migliori sestetti nel panorama italiano e soprattutto mondiale; l’ambientamento del lussemburghese non è difficoltoso, il ragazzo entra sin da subito nei meccanismi e nelle rotazioni del tecnico Ferdinando De Giorgi, ma a imprimere una piccola battuta d’arresto alla carriera in ascesa del classe 1996 è l’avvento della pandemia, che blocca il campionato di Superlega. Nonostante ciò in quella stagione i cucinieri, e quindi anche il Granduca, conquistano il campionato mondiale per club e la Coppa Italia.
L’anno della definitiva consacrazione per Kamil Rychlicki è, però, il successivo. Rientrato parzialmente il pericolo pandemia, il campionato si può giocare con una ritrovata normalità e per lo meno si riesce a portarlo a termine; dopo il secondo posto in stagione e la qualificazione ai Play Off, la Cucine Lube Civitanova diventa Campione d’Italia e si concede il lusso di conquistare la seconda Coppa Italia consecutiva. Ad impressionare sono però i dati che riguardano il nativo di Ettelbruck: il lussemburghese, nel corso di quell’annata, è l’uomo più impiegato dai due tecnici che si susseguono sulla panchina marchigiana, Ferdinando De Giorgi e Gianlorenzo Blengini, ma soprattutto è colui che mette a segno il maggior numero di punti, tanto in campionato (452), quanto in assoluto (588).
Volley, Kamil Rychlicki: la crescita definitiva a Perugia

Nonostante i successi e i trofei conquistati con i marchigiani, nell’estate del 2021 si separano le strade di Kamil Rychlicki e della Cucine Lube Civitanova, anche perché il lussemburghese ha già deciso di abbracciare una nuova avventura professionale con la Sir Safety Susa Perugia; ed anche in Umbria l’opposto sembra non avere grandi difficoltà ad entrare negli schemi del tecnico Nikola Grbić, tanto da vincere da protagonista la Coppa Italia. Il suo percorso di crescita, però, non può non comprendere anche la stagione in corso, che non ne sarà il culmine, perché la sua carriera è ancora lunga, ma inevitabilmente ne rappresenta un passaggio fondamentale; i Block Devils in quest’annata sembrano onnipotenti, quando sono scesi in campo lo hanno fatto per vincere, aggiungendo in bacheca anche una Supercoppa Italiana, e hanno grandissime possibilità di arrivare in fondo a tutte le competizioni.
E Rychlicki è divenuto punto fermo del miglior sestetto al momento nel panorama italiano, iscrive sempre il proprio nome sul tabellino dei marcatori e i suoi numeri sono davvero importanti; in pochi anni è passato dal giocare nel piccolo Lussemburgo al calcare i campi più importanti d’Italia e d’Europa, sempre implementando il proprio bagaglio tecnico e migliorando le proprie prestazioni ogni stagione di più. Il Granduca ha un futuro assicurato, ma soprattutto ha tutte le carte in regola per diventare uno dei punti di riferimento nel suo ruolo; il fatto di rappresentare il proprio Paese natio forse lo limita leggermente, perchè sembra improbabile che possa arrivare a conquistare successi importanti, ma chissà che un giorno non possa accettare di vestire la casacca dell’Italia, essendo divenuto cittadino del Bel Paese.