Andriy Mykolayovych Yarmolenko nasce il 23 ottobre del 1989 nella vecchia Leningrado, oggi conosciuta come San Pietroburgo. Dopo un periodo di 3 anni (esattamente dopo il crollo dell’Unione Sovietica), la famiglia del calciatore tornò nella loro terra natale e si stabilì nella città di Chernihiv. Tra Il 2006 ed il 2007 il giovane Andriy muove i suoi primi passi nel calcio professionistico nel Desna Chernihiv, dove totalizzerà 9 presenze e 4 gol, prima di passare nella 2a squadra della Dinamo Kiev nell’anno successivo, con cui farà 37 presenze e 9 gol. Dopo solo un anno passerà finalmente alla squadra maggiore, dove passerà ben 9 anni che gli varranno 340 presenze e 137 gol e 90 assist. Saranno anni incredibili per l’ala ucraina, che nel rinomato club dell’est vincerà 3 campionati, 2 coppe e 3 Supercoppe d’Ucraina.
Nell’ultima sua stagione, quella del 2016-2017, riuscirà inoltre a vincere il titolo di capocannoniere della Premier-liga totalizzando 15 gol. Dopo quasi un decennio passato a diventare grande in patria, finalmente la grande opportunità per Yarmolenko, che nell’estate del 2017 passerà al Borussia Dortmund per 25 milioni di euro. Una cifra notevole all’epoca, ma giustificata dalle grandi potenzialità dell’eclettico esterno offensivo. Con le maglia delle vespe però Andriy passerà un anno tribolato e difficile, concluso con sole 26 presenze e 6 gol che metteranno in discussione la carriera del classe ’89, che proverà a rilanciarsi nell’estate del 2018 in Premier League con la maglia del West Ham che sborserà ben 20 milioni di euro per provare a vincere la scommessa Yarmolenko.
West Ham, rilancio Yarmolenko: l’approdo in Premier League
Come già detto in precedenza l’avventura al Signal Iduna Park con la maglia del Borussia Dortmund non può di certo considerarsi fortunata per Andriy Yarmolenko, che deciderà di rilanciare la sua carriera nell’estate del 2018 trasferendosi per circa 20 milioni di euro al West Ham, una delle società più nobili e dal grande fascino in Premier League. Nonostante diversi acciacchi che ne condizioneranno il percorso saranno anni da protagonista per l’ucraino, che a distanza di 4 anni dall’approdo in maglia Hammers totalizzerà 75 presenze con 11 gol e 7 assist. Numeri che non raccontano abbastanza dell’importanza all’interno della rosa del classe ’89, che risulta comunque uno degli elementi di maggior personalità del club oggi allenato da David Moyes. Le qualità di Yarmolenko sono fuori discussione, e al di là di qualche problema fisico che ne ha ostacolato l’esplosione definitiva si è sempre distinto soprattutto in Nazionale, dove è considerato insieme al mancino dell’Atalanta Ruslan Malinovskiy il maggior talento della sua generazione.
Yarmolenko, non solo club: i numeri e le statistiche con la Nazionale Ucraina
Anche se al di sotto delle iniziali aspettative, la carriera del simbolo dell’Ucraina Andriy Yarmolenko è tutt’oggi di ottimo livello e di pregevole fattura. Parliamo pur sempre di un 4 volte giocatore dell’anno ucraino, che proprio con la maglia della sua Nazionale è riuscito probabilmente a toccare i suoi picchi qualitativi più elevati. Dopo 28 presenze e 8 gol distribuiti tra Under-19 e Under-21 infatti, il classe ’89 approda in Nazionale maggiore con l’esordio datato 5 settembre 2009. Ancora oggi l’ala destra degli Hammers veste con grinta ed assoluta dedizione la maglia del suo paese, con cui ha collezionato ben 106 presenze condite da 44 gol. Numeri notevoli, nettamente al di sopra del rendimento con le varie maglie dei club vestite durante la sua carriera. Motivo per cui tutt’oggi alla soglia dei 33 anni, Yarmolenko è considerato un vero eroe in patria, probabilmente l’uomo immagine in grado di elevare qualitativamente e caratterialmente l’organico della Nazionale ucraina.
Andriy Yarmolenko: tecnica e versatilità al servizio del West Ham
Andriy Yarmolenko è considerato in patria uno dei migliori talenti ucraini. Il classe ’99 è ormai un veterano della Premier League con i suoi 4 anni di militanza nel West Ham del tecnico David Moyes, e vanta diverse qualità, su tutte la versatilità. Il calciatore degli Hammers infatti predilige il ruolo di ala destra, ma non disdegna anche altri compiti come quello di giocare sul versante opposto, o addirittura di svolgere il ruolo di seconda punta. Mancino di piede e dotato di grande fisicità grazie al suo 1 metro e 89 centimetri, Yarmolenko può garantire tanta corsa e presenza in qualsiasi fase di gioco, oltre che mantenere un certo standard qualitativo grazie alle sue doti tecniche. Parliamo pur sempre di un calciatore eclettico, che in carriera ha totalizzato nei vari club 445 presenze, condite da ben 154 gol e 106 assist.
Numeri importanti, che sarebbero potuti essere molto più elevati se qualche infortunio di troppo non ne avrebbe frenato l’ascesa. Su tutti quello che nel 21 ottobre del 2018 ne causò la lacerazione del tendine d’Achille, con conseguenti 222 giorni di stop e ben 32 partite saltate. Da li in poi altri infortuni muscolari si sarebbero susseguiti, ma nonostante questo Andriy Yarmolenko è riuscito a rialzarsi ad ogni caduta, ed il popolo ucraino conosce bene questa sensazione, dopo gli ultimi e tragici giorni di guerra che stanno devastando l’intero paese.
Ucraina, dal calcio alla guerra: Andriy Yarmolenko come simbolo di speranza
Continua ad impazzare purtroppo la guerra al confine tra la Russia e l’Ucraina, con i rispettivi leader Volodymyr Oleksandrovyč Zelens’kyj e Vladimir Putin intenzionati a non muoversi di un cm rispetto alle loro idee. Una guerra che devasta già da ben 8 anni l’Ucraina orientale avendo avuto inizio nel 6 aprile del 2014, quando alcuni manifestanti armati, secondo alcune ricostruzioni e come riportato da Wikipedia, si sarebbero impadroniti di alcuni palazzi governativi nelle regioni di Donec’k, Luhans’k e Charkiv, dopo che la Crimea aveva annunciato l’annessione alla Federazione Russa. In tutto questo tempo purtroppo il conflitto non si è mai placato, anzi è esploso dopo una serie di escalation il 24 febbraio del 2022, quando il numero 1 russo Vladimir Putin ha deciso di invadere lo Stato Ucraino. Sarebbero tante le recriminazioni da entrambi gli schieramenti, che seguirebbero ore e ore di dibattito, ma fatto sta che la guerra, seppur possa suonare ridondante e scontato, non è mai la soluzione. Anche i personaggi di spicco del mondo dello sport si sono mobilitati in questi giorni per cercare di mandare un messaggio positivo di speranza. Inutile dire che, ad esempio nel mondo del calcio, i più turbati siano i giocatori ucraini e russi, toccati in prima persona da questa brutta vicenda.
Oltre al “nostro” Ruslan Malinovskyi, trequartista ucraino che condivide lo spogliatoio dell’Atalanta con il suo amico russo Aleksej Andreevič Mirančuk, abbiamo anche Andriy Yarmolenko, uno dei primi a schierarsi apertamente. Ecco le dichiarazioni dell’ala destra del West Ham rilasciate in un video sul suo profilo instagram personale: “Sono nato a San Pietroburgo, ma sono cresciuto in Ucraina e mi considero ucraino al 100%. Ho una domanda per i giocatori russi. Ragazzi, perché state seduti come stronzi e non dite niente? Nel mio Paese uccidono persone, uccidono donne, uccidono madri, uccidono i nostri bambini. Ma voi non dite niente, non avete commentato”. Un vero e proprio attacco frontale ai fautori della guerra, ma soprattutto un richiamo a tutti i calciatori russi ad esporsi in merito alla vicenda, ripudiando la scontro tra le due parti.

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