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Si avvicina l’inizio di Wimbledon, torneo più antico e prestigioso del circuito ATP. Novak Djokovic è il detentore del titolo dal 2018, il serbo ha infatti trionfato nelle ultime tre edizioni dato che nel 2020 la competizione non si è svolta a causa della pandemia di Covid-19. Essendo il campione in carica, come da tradizione, inaugurerà il campo Centrale nella prima giornata contro il sudcoreano Kwon Soon-woo. Quest’anno la situazione è particolarmente anomala: i tennisti russi e bielorussi non potranno partecipare a Wimbledon causa del veto imposto per le vicende geopolitiche tra Russia e Ucraina. Oltre a questo, l’ATP ha deciso di non assegnare punti che rimarranno aggiornati agli eventi precedenti.

Novak Djokovic ha ribadito in conferenza stampa la sua posizione contro la vaccinazione obbligatoria, confermando quindi la sua assenza agli US Open. L’opinione del tennista sulla questione non gli ha permesso di partecipare a tornei tra i più importanti al mondo, come l’Australian Open e i Masters 1000 di Indian Wells e Miami. Djokovic è il favorito per Wimbledon, nonostante negli ultimi sette mesi abbia giocato solamente 22 partite. Come da qualche anno a questa parte, il serbo non ha preso parte a nessun torneo sull’erba in preparazione al Grande Slam di Londra. Unica eccezione un match di esibizione con Felix Auger-Aliassime vinto in due set, con il punteggio di 6-2 6-1. Come detto, non è la prima volta che Nole esce dai radar dopo Parigi, la differenza sostanziale sta però nel fatto che in questo strano 2022 abbia giocato pochissimo.

La stagione di Djokovic: più ombre che luci
La stagione di Djokovic è iniziata negativamente: al primo torneo dell’anno in quel di Dubai, è stato eliminato ai quarti di finale piuttosto agilmente dal ceco Jiri Vesely. Vista l’impossibilitò di partecipare a gran parte delle competizioni non essendo vaccinato, il serbo ha disputato pochissime partite prima di Wimbledon. Esclusa la parentesi negli Emirati, l’ex numero uno al mondo ha iniziato a giocare con più regolarità solo sulla terra battuta. Fa il suo ritorno in campo a Montecarlo dove, complice una forma fisica comprensibilmente non ottimale, cede al terzo set sotto i colpi martellanti di Alexander Davidovich Fokina.
Per ritrovare qualche certezza in più, Djokovic decide di prendere parte al torneo di casa di Belgrado, arrivando in finale non senza qualche difficoltà. Ad attenderlo Andrey Rublev, che si aggiudica la vittoria infliggendo al serbo un pesante 6-0 nel set decisivo. Il ritorno al successo arriva in mezzo a due sconfitte pesanti. Prima di trionfare agli Internazionali BNL d’Italia contro Stefanos Tsitsipas.
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Infatti, Nole era stato battuto in semifinale a Madrid dal giovane prodigio Carlos Alcaraz. L’ultima presenza in un torneo ufficiale coincide con la sconfitta al Roland Garros con il rivale di sempre, Rafael Nadal. I due si potrebbero incontrare di nuovo a Wimbledon, con Djokovic alla ricerca del suo settimo trionfo della carriera sull’erba londinese.

Il possibile percorso di Djokovic a Wimbledon
Primo turno: Kwon Soon-woo (75)
Secondo turno: Kokkinakis (82), Majchrzak (91)
Terzo turno: Kecmanovic (30)
Quarto turno: Opelka (18), Basilashvili (27)
Quarti di finale: Alcaraz (7), Sinner (13)
Semifinale: Ruud (5), Hurkacz (10)
Finale: Nadal (4), Berrettini (11)