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Dopo circa 6 mesi di detenzione in Russia, arriva una condanna pari a 9 anni di reclusione per la cestista statunitense Brittney Griner. La star della WNBA, classe 1990, era stata arrestata a febbraio 2022 per detenzione di sostanze stupefacenti, trovatele all’interno di alcune cartucce per sigarette elettroniche. Secondo quanto riportato da Reuters, la vicenda che ha scosso il mondo del basket femminile e non solo, è giunta al termine: il tribunale di Khimki, nella periferia di Mosca, ha emesso la condanna dopo che l’atleta, già dichiaratasi colpevole a luglio, ha ribadito la sua colpevolezza, aggiungendo comunque, per l’ennesima volta, di non aver avuto alcuna intenzione di violare la legge russa: “Ho commesso un errore in buona fede e spero che la mia vita non finisca qui“.
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WNBA, condanna per Brittney Griner: “Mi hanno insegnato a prendermi la responsabilità dei miei errori”
La cestista di Houston ha rilasciato le sue ultime dichiarazioni in tribunale: “I miei genitori mi hanno insegnato tanto: responsabilità e impegno sono fondamentali e per questo mi dichiaro colpevole delle accuse a mio carico“. La stessa ha poi continuato parlando dell’aspetto politico della questione. Mentre NBA e WNBA pensano infatti all’inizio della nuova stagione, il rientro in territorio statunitense per Griner sembra ancora complicato: “Mi chiamano pedina politica, ma io spero che la politica ne rimanga fuori” ha detto in merito alle trattative tra Washington e Mosca per il rilascio congiunto della cestista e del trafficante d’armi Viktor Bout.