Mentre ci avviciniamo alla conclusione della stagione ciclistica 2022, con Il Lombardia, la Classica delle Foglie Morte, che sabato 8 ottobre chiuderà il ciclo delle grandi corse del panorama europeo, è il momento di trarre un bilancio su ciò che è emerso dall’asfalto. Uno dei protagonisti della scena delle due ruote da qualche anno è Wout Van Aert, eclettico corridore belga capace di vincere tre Mondiali consecutivi nel ciclocross, prima di affermarsi su strada, dove parte spesso come uomo da battere su diversi terreni, dalle volate alle cronometro, dalle classiche sul pavè a quelle del Nord.
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Il fiammingo ad inizio di quest’anno ha rinunciato ai Mondiali di ciclocross negli Stati Uniti, per cercare di approcciarsi al meglio alla stagione su strada, nella quale aveva come obiettivo dichiarato quello di ottenere un trionfo in una Classica Monumento, e di vincere la classifica a punti del Tour de France 2022. Obiettivi centrati solo in parte, con appena nove vittorie messe a referto, un bottino non troppo soddisfacente per un corridore come Van Aert, che ha da poco rinnovato il suo contratto con la Jumbo-Visma fino al 2026.
Wout Van Aert, i risultati nelle Classiche Monumento
Eppure la stagione 2022 era iniziata come meglio non poteva, con la vittoria all’esordio in strada nella Omloop Het Nieuwsblad, davanti al nostro Sonny Colbrelli, ripetendosi un mese dopo alla E3 Harelbeke, precedendo il compagno di squadra Laporte. Pochi giorni prima era arrivato un ottavo posto alla prima Classica Monumento della stagione, la Milano-Sanremo, vinta nel 2020. Dopo non aver preso parte al Giro delle Fiandre causa Covid, Van Aert partecipa alla Parigi-Roubaix, dove ci si attendeva gran battaglia con Mathieu van der Poel, il rivale di sempre. Nessuno dei due riesce a trionfare, con il belga che deve accontentarsi del secondo posto alle spalle di Dylan van Baarle, mentre con un altro piazzamento, sul terzo gradino del podio alla Liegi-Bastogne-Liegi, conclude la prima parte di stagione.
Wout Van Aert, un Tour de France da protagonista

In una memorabile edizione del Tour de France, la numero 109, che passerà alla storia per l’epico duello tra Tadej Pogačar e Jonas Vingegaard, Wout Van Aert è stato senza dubbio uno dei protagonisti assoluti, risultando decisivo ai fini della vittoria finale del danese, grazie anche alle sue trenate in salita. Il fiammingo ha conquistato la classifica della maglia verde, con quasi il doppio di punti di vantaggio sul secondo classificato Jasper Philipsen. Otto i podi totali, con tre vittorie di tappa. La prima con un’azione capolavoro nella quarta frazione a Calais, partendo ai meno dieci dall’arrivo e resistendo al ritorno del gruppo grazie alle sue doti da cronoman. La seconda in volata nella tappa numero otto, mentre nella ventesima frazione arriva il trionfo nella prova contro il tempo di Rocamadour.
Wout Van Aert, il quarto posto nel Mondiale di Wollongong
Una delle corse segnate in rosso sul calendario per il corridore della Jumbo-Visma era il Mondiale di Wollongong, in Australia, in cui il classe ’94 partiva da super favorito, in un percorso adattissimo alle sue caratteristiche. Prestazione abbastanza anonima per il belga, che ha visto il suo compagno di squadra Remco Evenepoel conquistare il titolo iridato, con un’azione strepitosa alla quale il gruppo principale non è riuscito a porre rimedio, vanificando le speranze di giocarsi la vittoria per Van Aert. Alla fine è arrivato un piazzamento ai piedi del podio, dopo una volata del gruppo inseguitore nella quale per sua stessa ammissione non sapeva di giocarsi un posto nei primi tre, causa scarsa informazione data dalla mancanza delle radioline in gara.

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