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Un’altra edizione del Roland Garros è ormai alle porte. La terra battuta di Parigi si prepara ad ospitare i migliori giocatori del circuito ATP e WTA, che si daranno battaglia fino all’ultimo game, spingendosi oltre i propri limiti, per cercare di regalarsi uno dei trofei più prestigiosi del circuito. Le attenzioni, dal lato maschile, sono poste principalmente su Rafael Nadal, Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, a caccia rispettivamente del 22°, del 21° e del 1° successo Slam, senza dimenticare il N°2 al mondo Daniil Medvedev, che nonostante non parta tra i favoriti e non ami particolarmente la terra rossa rimane sempre un avversario scomodo da affrontare; per quanto riguarda il circuito femminile invece, la favorita al trionfo non può che essere la straordinaria Iga Świątek, che si presenta a Parigi come la giocatrice da battere, reduce da 28 successi consecutivi e dalla riuscita difesa del titolo al WTA Masters 1000 di Roma, valsole il 5° successo consecutivo in questo 2022.
Iga Świątek per il 6° titolo consecutivo
Vincitrice del Roland Garros 2020, Iga Świątek non può non essere considerata la giocatrice favorita ad alzare la coppa sulla terra battuta di Parigi. Di strada ne ha fatta la giovane polacca da quel successo in finale contro l’ex N°4 al mondo Sofia Kenin, che le è valso il suo primo titolo Slam e l’ingresso tra le pretendenti al trono WTA negli anni a venire.
La giocatrice di Varsavia, diventata N°1 al mondo a seguito del ritiro di Ashleigh Barty, che nel mese di marzo ha deciso di abbandonare il tennis all’età di 26 anni, sta vivendo un 2022 mozzafiato ed arriva a Parigi come la vera giocatrice da battere, essendo reduce da 28 vittorie consecutive, che le hanno permesso di trionfare consecutivamente a Doha, Indian Wells, Miami, Stoccarda e Roma.
Il fatto di giocare al meglio dei 3 set, e non al meglio dei 5 come accade lato ATP, mette comunque le migliori giocatrici WTA nelle condizioni di poter battere la polacca, che non può permettersi partenze a rilento, come spiegato dall’ex tennista Mats Wilander ai microfoni di Eurosport: “Se fossero stati cinque set, direi che Iga Swiatek è sempre la grande favorita perché al livello in cui giocherebbe nell’arco dei cinque set, sarebbe sempre la grande favorita. Lei è sicuramente la favorita, ma è molto più difficile essere costantemente la favorita su tre set. Iga ha sempre bisogno di buone partenze nelle partite mentre Novak Djokovic non ha bisogno di una buona partenza in nessuna partita e dopo una, due ore, lentamente diventerà il favorito in una partita che durerà almeno tre ore“.
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Krejčíková incognita, Pavlyuchenkova assente
Al Roland Garros è finalmente atteso il ritorno in campo di Barbora Krejčíková, campionessa a Parigi nel 2021, mentre sarà assente l’altra finalista Anastasia Pavlyuchenkova, che ha comunicato il proprio forfait dal secondo slam stagionale, ma anche dal resto dei tornei e l’intenzione di curare al meglio il proprio ginocchio, che continua a tormentarla, per poi cominciare al meglio la programmazione del 2023.
La N°2 al mondo, la cui ultima presenza ufficiale risale al 23 febbraio, nel corso del WTA 1000 di Doha, quando è uscita sconfitta contro Jelena Ostapenko agli ottavi di finale, torna a Parigi dopo una lunga assenza, provocata da un infortunio al gomito, che non le ha permesso di prendere parte allo swing su terra battuta e di conseguenze di prepararsi al meglio per la difesa del titolo in Francia.
Di conseguenza, la tennista ceca arriva sulla terra francese da grande incognita, dal momento che non si conosce il suo attuale stato di forma; ciò che è certo è che sarà piuttosto agguerrita nel cercare di difendere il proprio titolo, a partire dalla sfida del 1° turno contro Diane Parry, giovane tennista di casa, che spinta dal proprio pubblico, proverà a sfruttare il lungo stato di fermo della campionessa in carica. In ogni caso, a lungo andare la maggiore qualità e classe della tennista ceca dovrebbe venire fuori e questo dovrebbe permetterle di lasciarsi alle spalle il primo incontro, tutt’altro che proibitivo per lei.
Badosa per ritrovarsi, Sakkari cerca il grande salto
Scendendo lungo le posizioni, non possono non essere considerate Paula Badosa e Maria Sakkari, rispettivamente N°3 e N°4 al mondo WTA. La tennista spagnola, che nell’edizione precedente è uscita a sorpresa ai quarti di finale contro Tamara Zidanšek, è apparsa ben lontana dal suo miglior stato di forma nelle recenti uscite. La giocatrice nata a New York aveva cominciato al meglio il proprio 2022, conquistando il titolo a Sydney e raggiungendo la semifinale al WTA 1000 di Indian Wells (persa contro Sakkari), ma è apparsa un po’ spaesata nei suoi ultimi appuntamenti, nei quali non ha raccolto certamente i risultati degni del suo ranking.
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Nonostante ciò, intervistata ai microfoni di Marca, Badosa è apparsa piuttosto sicura di poter riuscire a lasciarsi alle spalle questo momento negativo, per dare il meglio di sé al Roland Garros: “Sono molto preparata fisicamente e dal punto di vista del tennis. Mentalmente mi sarebbe piaciuto arrivare un po’ più calma, […], giocare da favorita non è mai facile, soprattutto per i rivali che giocano senza nulla da perdere e alzano di più il livello. È un’altra sfida che avrò e non vedo l’ora di affrontarla“.
Dall’altra parte, anche Sakkari non ha pienamente convinto negli ultimi incontri ed adesso arriva a Parigi con l’intenzione di provare a difendere la semifinale raggiunta nel 2021, dopo aver eliminato proprio l’attuale N°1 del mondo Iga Świątek ai quarti di finale; la tennista greca ha disputato un 2021 straordinario, conclusosi però con un grosso amaro in bocca, non essendo riuscita a completare mai la propria corsa al titolo, a discapito delle tante semifinali e finali raggiunte. La giocatrice di Atene quindi, fatte queste premesse, non parte tra le favorite, ma chissà che Parigi non possa darle l’ispirazione giusta per l’exploit tanto desiderato.
Da Kontaveit a Sabalenka
Anett Kontaveit, N°5 WTA, è stata una vera e propria dominatrice nel finale di stagione del 2021, accumulando una serie di 12 vittorie consecutive, che le hanno permesso di trionfare a Mosca e Cluj Napoca, prima che Garbiñe Muguruza fermasse la sua striscia positiva all’ultimo atto delle WTA Finals. Dopo il successo a Pietroburgo e la finale a Doha conquistata quest’anno, la tennista estone ha raggiunto i quarti di finale a Stoccarda (prima partecipazione su terra), ma ha abbandonato il torneo di Roma ai sedicesimi di finale; cambio di rotta a Parigi? Difficile ipotizzarlo, considerando anche che la terra battuta non è esattamente la superficie a lei più congeniale, rispetto al cemento e l’erba.
Poi ancora Ons Jabeur e Aryna Sabalenka, N°6 e N°7 WTA. Con 17 vittorie su terra battuta conquistate nel 2022, nessuno come lei nel circuito femminile, la tennista tunisina non può non essere considerata una delle possibili favorite al titolo; finale a Charleston, vittoria al WTA 1000 di Madrid e finale a Roma, persa contro la solita Iga Świątek, i suoi successi su terra in questa stagione, che la candidano di diritto tra le pretendenti al trono di Francia.
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Dall’altra parte, la tennista bielorussa è apparsa in ripresa a Roma, dove ha perso in semifinale contro la giocatrice polacca; la sensazione è che però servirà una versione nettamente migliore dell’ex N°2 al mondo, se vorrà candidarsi tra le favorite a Parigi. Poi ancora Karolína Plíšková, Danielle Collins e Garbiñe Muguruza, che vanno citate vista la loro classifica (rispettivamente 8ª, 9ª e 10ª al mondo), ma che per quanto visto nelle ultime settimane non sembrano essere in grado di inserirsi tra le pretendenti al titolo.
Halep cerca l’exploit, Osaka e Andreescu le sorprese
Simona Halep, ex N°1 al mondo e vincitrice del Roland Garros nel 2018, non può non essere considerata una delle pretendenti al titolo; la tennista rumena, che attualmente occupa la posizione N°19 nel ranking WTA, nelle scorse settimane ha avviato una collaborazione con l’ex allenatore di Serena Williams Patrick Mouratoglou, con l’intenzione di riprendersi il proprio posto nella TOP 10, dopo due anni (2020 e 2021) non particolarmente esaltanti, per via dei diversi problemi fisici che non le hanno permesso di rendere al meglio e trovare continuità di risultati.
La campionessa rumena non ha certamente bisogno di presentazioni e nonostante le precoce uscita al WTA Masters 1000 di Roma, dove ha ceduto per 0-2 contro Danielle Collins ai sedicesimi di finale, arriva a Parigi con grande entusiasmo, come dichiarato da lei stessa ai microfoni di Eurosport: “Mi sento in salute, finalmente! Ora non ho problemi, né infortuni. Sono molto felice di essere tornata in campo e non vedo l’ora di giocare, voglio continuare a migliorare; il Roland Garros è il mio torneo preferito e mi sento sempre bene quando sono lì. Avrò sempre un grande ricordo del mio titolo conquistato nel 2018 perché è stato il mio primo Slam, ho sempre sognato di vincere gli Open di Francia“. Chissà allora che la terra francese non possa esserle d’ispirazione per incanalare una serie di vittorie che potrebbero ridarle quello slancio e quella fiducia che l’avevano contraddistinta nella sua scalata ai vertici WTA.
Infine, sarà interessante vedere i percorsi di Naomi Osaka e Bianca Andreescu, entrambe in netta ripresa, dopo aver vissuto dei periodi difficili che le hanno fatte precipitare in classifica; rispettivamente N°38 e N°72 WTA, meritano una menzione a parte perché la loro classifica attuale non rispetta certamente il loro reale livello. La giocatrice giapponese, anche lei ex N°1 al mondo, nonostante la giovane età (24 anni) può già contare nella propria bacheca 4 successi slam, mentre la campionessa canadese, vincitrice dello US Open nel 2019 sembra essere pronta per competere ad alti livelli dopo aver superato i problemi fisici che avevano fermato la clamorosa striscia di successi raccolti proprio nel 2019. Allora, non resta che attendere l’inizio del Roland Garros, che prenderà ufficialmente il via il 22 maggio con le sfide dei primi turni e godersi il meglio del tennis femminile, in attesa di conoscere la nuova campionessa di Parigi.