14 novembre 1973: l’Italia di Capello espugna i 100mila di Wembley

Lorenzo Bosca A cura di Lorenzo Bosca
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L’impresa che si ripete

11 luglio 2021, l’Italia di Roberto Mancini è Campione d’Europa, dopo aver battuto ai rigori la nazionale inglese nel fortino Wembley. Nella fossa dei Tre Leoni Chiellini è compagni vengono incoronati sul tetto calcistico del Vecchio Continente. Quella vittoria, che occupa un posto speciale nel cassetto dei ricordi di tutti i supporters sportivi, non è (e si spera non rimarrà) l’unico trionfo azzurro nello stadio londinese.

Esattamente oggi di 48 anni fa un’altra Italia, per certi versi simile a quella manciniana, realizza un’impresa mai riuscita per i nostri ragazzi fino a quel momento: battere l’Inghilterra “a casa loro”. No, non era una “semplice” amichevole, come dimostrano i centomila supporters inglesi assiepati sulle tribune dell’impianto sportivo o l’intensità con cui i padroni di casa hanno combattuto per tutti i 90 minuti. Prima del gol in extremis di Fabio Capello che, ironia della sorte, quarant’anni dopo diventerà allenatore proprio della nazionale di sua Maestà.

Inghilterra-Italia-0-1, i capitani prima della gara
Inghilterra-Italia-0-1, i capitani prima della gara

Una nazionale di camerieri

Zoff, Spinosi, Facchetti (cap.), Benetti, Bellugi, Burgnich, Causio, Capello, Chinaglia, Rivera, Riva. Questi erano gli 11 azzurri scesi in campo agli ordini di mister Valcareggi. L’Italia era stata definita una “nazionale di camerieri”, con il solito cinico umorismo british. Di fronte gli inglesi potevano contare su una formazione di assoluta qualità e che solamente 7 anni prima aveva alzato la Coppa del Mondo proprio a Wembley contro l’allora Germania dell’Ovest. Shilton, Madeley, Hughes, Bell, McFarland, Moore (cap.), Currie, Channon, Osgood, Clarke, Peters. A disp. Clemence, Storey, Brooking, Dobson, Worthington e Keegan sono invece gli 11 a indossare la maglia dei 3 leoni, guidati da coach Ramsey.

É un match combattuto, sofferto, intenso. Dino Zoff , di gran lunga il migliore in campo, è chiamato a compiere alcuni grandi interventi che 60 milioni di italiani possono godersi nella tv ancora in bianco e nero (mentre in Inghilterra si sperimentava quella a colori). É al minuto 86 però che gli occhi del mondo si soffermano su Fabio Capello, il più rapido sulla battuta mal riuscita di Shilton a infilare la palla in fondo al sacco. Scende il silenzio più totale sugli spalti, i camerieri hanno vinto, i camerieri hanno espugnato l’inespugnabile Wembley. 

 

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