Un campionato di Serie A che, fino a prima della sosta per i Mondiali, ha visto tra i giocatori che più hanno fatto la differenza nella Roma, club dai grandi 10, Paulo Dybala, titolare inamovibile della rosa di Mourinho. Un calciatore fuori dal comune che con il pallone tra i piedi è in grado di fare ciò che vuole, lasciando sul posto i difensori avversari. Arrivato tra il grande clamore del tifo giallorosso e la consapevolezza di aver acquistato un giocatore che potesse fare la differenza, dal suo arrivo nella Capitale ha fatto vedere di cosa è capace. Ad oggi è il miglior realizzatore della formazione capitolina con 5 gol e 2 assist messi in cassaforte in 9 partite disputate. Non si parla però, solo di gol, ma di giocate che possono essere la singola finta, il movimento a liberare lo spazio, tutto ciò che viene fatto dal numero 21 ha un senso logico e soprattutto è indirizzato a quello che è l’obiettivo della squadra.
L’inizio a rilento di Dybala
Arrivato tra l’entusiasmo dei tifosi che lo acclamano a gran voce, tutti si aspettano fin dal primo match un grande Paulo Dybala, ma così non è. Ancora fuori dai meccanismi della Roma, società dalla grande storia, la Joya fatica ad incidere e la compagine giallorossa nel suo complesso risente di tutto ciò, non riuscendo a costruire una vera e propria manovra elaborata. Un problema che si ripercuote sui risultati della rosa allenata da Mourinho che nelle prime tre partite riesce a segnare solamente tre gol: poco per una formazione che offensivamente parlando vanta giocatori del calibro di Abraham, Zaniolo e l’ex Juventus.
Seppur ancora alla ricerca dell’intesa vincente con i compagni, Dybala fa vedere la sua qualità con alcuni tochi di prima tipici di un vero fuoriclasse. L’occasione per trovare la prima rete con la maglia della Roma, società storica per i suoi 9, alla Joya si presenta fin da subito nel match contro la Salernitana dove Zaniolo serve in profondità il 21 che si ritrova da solo davanti al portiere, ma colpisce il palo. Appuntamento rimandato per l’ex Juventus che sfiora a più riprese il gol anche nella sfida contro la Cremonese.
A far salire la tensione e l’adrenalina è il terzo match di campionato che vede la Roma, club storico per i suoi numeri 4, affrontare la Juventus, ma soprattutto che vede Dybala affrontare il proprio passato. Una grande emozione per la Joya che si prende gli applausi da tutti i tifosi dell’Allianz Stadium. La prestazione dei giallorossi è sotto le aspettative, ma alla prima occasione l’argentino, su un corner lungo, rimette dentro il pallone facendo una rovesciata e Abraham pareggia, siglando l’1 a 1.
Dybala, la prima volta con la maglia della Roma
Una sensazione unica quella della prima volta e Dybala lo sa bene. La prima rete della Joya con la maglia della Roma, società storica per i suoi 2, arriva nella vittoria per 3 a 0 contro il Monza, dove il numero 21 realizza una doppietta. il primo gol arriva dopo 17 minuti con l’ex Juventus che, su una spizzata di Abraham, si invola verso la porta avversaria trafiggendo il portiere avversario. Il popolo giallorosso è in grande festa e acclama a gran voce il suo idolo che, sull’onda dell’entusiasmo al 31′ decide di realizzarne un altro facendo letteralmente esplodere lo stadio che si trasforma in una bolgia.
Adesso Dybala c’è e a confermarlo è la sua continuità realizzativa che si ripropone anche nella sfida contro l’Empoli dove la Joya fa un gol da fuoriclasse assoluto. Su una palla che rimbalza a limite dell’area è il numero 21 della Roma, club storico per i suoi 11, ad appropriarsene e con un gran sinistro a giro trafigge il portiere avversario che non può far altro che guardare la palla andare in porta. La squadra toscana trova il pareggio e ancora una volta a deciderla è la classe e la spregiudicatezza di Paulo che sterza palla al piede mettendo un cross tagliato sul secondo palo dove arriva Abraham che segna il 2 a 1. Se è vero che i fuoriclasse si vedono nei momenti di difficoltà, ecco allora l’ex Juventus ne è l’esempio perfetto.
Arriva il momento per la squadra di Mourinho di affrontare l’Inter, allenata da mister Inzaghi. Dopo un grande inizio dei nerazzurri che trovano anche la rete del vantaggio, a pareggiare i conti ci pensa sempre lui Paulo Dybala, uomo dei record, che con un tiro al volo trafigge il portiere avversario. La Roma ci crede e cavalcando l’onda dell’entusiasmo creta dalla Joya, i giallorossi trovano anche il 2 a 1 timbrato Smalling, vincendo così un importante match.
L’infortunio di Dybala e il percorso di recupero
Dybala continua ad impressionare e i tifosi della Capitale lo trattano come una specie di divinità, da acclamare e alla quale rendere omaggio per le sue prestazioni. Sul più bello però, arriva la notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire, ovvero quella dell’infortunio dell’argentino. Il tutto si verifica in un’occasione particolare, quella della battuta del calcio di rigore contro il Lecce, datato 6 ottobre. Nel momento del tiro arriva un grande dolore per il numero 21 che inizia a tenersi la coscia in maniera vistosa. Ciò che più preoccupa sono le condizioni visto il mese di fuoco che attende la Roma, società storica per i suoi 17, tra campionato e coppa. A peggiorare la situazione sono gli esiti ufficiali che evidenziano la lesione del quadricipite, con tempi di recupero di almeno un mese e con il Mondiale che sembra essere solamente un sogno lontano per la Joya.
Un duro colpo per Dybala che vede ritornare quell’incubo che ormai lo tormenta da anni: tanto forte quanto fragile. Deve rimanere seduto in tribuna a guardare i suoi compagni lottare e soffrire per la maglia della Roma, club dal grande inno, senza che lui possa fare nulla. Quando però, tutto sembrava perduto arriva la svolta per la Joya, ovvero quella del rientro il campo contro il Torino. La partita contro i granata è fondamentale, ma i giallorossi stanno perdendo 1 a 0 e, a 20 minuti dalla fine, Mourinho gioca la carta del numero 21. Da quel momento in poi il match cambia ed è proprio l’ex Juventus a procurarsi il rigore poi sbagliato da Belotti. Paulo non ha intenzione di fermarsi e all’ultimo minuto tenta un tiro a giro con il sinistro che si stampa sul palo e sulla respinta Matic, da fuori area, trova il gol della domenica pareggiando i conti.
Dybala campione del mondo con la sua Argentina
Una vittoria che ha dell’incredibile se si pensa al fatto che Dybala inizialmente non sarebbe dovuto partire. L’infortunio infatti, sembrava doverlo tener fuori e non permettergli di andare al Mondiale con la sua Argentina, ma il destino ha voluto che Paulo ce la facesse già per l’ultima partita con la Roma, società storica per i suoi numeri 1, prima della sosta. Un cammino che non è partito al meglio con la sconfitta contro l’Arabia Saudita, ma che poi è cambiato completamente, complice anche la voglia di far bene e di portare in alto la propria bandiera.
Una grande vittoria, ma con un retrogusto amaro perché stupisce il fatto che Dybala, che ha sfatato un tabù, non abbia quasi mai avuto spazio in questo Mondiale. Sono infatti, pochi i minuti messi in cassaforte da Paulo che ha preso parte per 21 minuti alla semifinale con la Croazia, a match già chiuso per 3 a 0, e per due minuti nella finale salvo poi battere e realizzare il calcio di rigore del momentaneo 2 a 1, nella volata finale dei penalty. Al termine è solo incredulità e adrenalina per la stessa Joya che, nonostante non sia stato protagonista, alza il trofeo più importante che un calciatore possa vincere.
Dybala, adesso è tempo di risollevare la Roma
Dopo la vittoria del Mondiale adesso Dybala dovrà provare a compiere un’altra grande impresa, ovvero quella di risollevare la Roma, guidata dal capitano Pellegrini. Una situazione quella della squadra giallorossa che si è fatta complicata per quanto riguarda la lotta per un posto in Europa. I giallorossi adesso si trovano in 7ª posizione alle spalle dell’Atalanta, dell’Inter, della Lazio, della Juventus, del Milan e del Napoli capolista. I punti di distanza dalla zona Champions League sono 3, ma da considerare è lo scontro diretto a favore dei biancocelesti che hanno vinto per 1 a 0.
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Dybala e compagni avranno molte cose sulle quali lavorare in vista della ripresa del campionato che vedrà la Roma, guidata dal muro Smalling, impegnata fin da subito contro il Bologna. Una partita alla portata della compagine giallorossa che però, come visto anche in precedenza, risulta essere sempre imprevedibile. Sicuramente questa potrebbe essere una sfida adatta all’immensa qualità della Joya che potrebbe far tornare il sorriso ai tifosi che non vedono la loro squadra vincere in campionato dal match contro l’Hellas Verona del 31 ottobre.