Dopo una stagione con tanti colpi di scena il verdetto finale era arrivato e si era delineato il tabellone dei playoff dopo che il Girone B di Serie C si è concluso. Tuttavia è ora arrivata l’ufficialità della decisione di spostare l’inizio degli stessi all’11 maggio, a causa del deferimento del Siena dal Tribunale Federale Nazionale e conseguente udienza.
Serie C, Siena deferito: slittano i playoff
Il Siena è a rischio penalizzazione dopo aver già subito una decurtazione di due punti in classifica. I toscani hanno chiuso al decimo posto e hanno guadagnato di conseguenza l’accesso ai playoff, ma un’ulteriore sanzione potrebbe colpire i bianconeri, che potrebbero trovarsi fuori dalle migliori 10 e di conseguenza private del diritto di partecipare alla post season di Serie C.
Avendo chiuso a quota 48 lunghezze in classifica e con Rimini e Recanatese a 47, una penalizzazione del Siena potrebbe cambiare in maniera radicale il quadro dei playoff di Serie C, che si trova al centro di tante indagini. Come visto con la Reggina in Serie B infatti, il mancato versamento dei contributi Irpef può portare anche ad una sanzione di due punti e l’udienza, fissata per l’8 maggio, potrebbe quindi risultare fondamentale.
Serie C, il comunicato: “Confidiamo nella comprensione di club e tifosi”
La Serie C ha emesso una nota sullo slittamento dei playoff, dove ha scritto: “In considerazione del deferimento, il Consiglio direttivo della Lega Pro ha deciso, nel rispetto delle decisioni della Giustizia Sportiva e a tutela delle sue associate, di posporre l’inizio delle partite di playoff 2022/23 all’11 maggio 2023, confidando nella comprensione dei club coinvolti e dei rispettivi tifosi“.
Restano quindi in attesa Rimini e Recanatese, con la seconda in particolare che potrebbe conquistarsi l’accesso ai playoff, mancato sul campo, in caso di penalizzazione nei confronti del Siena. La Serie C si prepara quindi ad un finale molto emozionante, dove a tenere banco saranno anche le questioni extra campo, con tutti gli occhi che saranno puntati sull’udienza dell’8 maggio.