Verso EURO 2024, la Scozia insegue il sogno: Clarke per la storia

In Germania tra poche settimane prenderà il via EURO 2024, con la Scozia del CT Clarke che si presenterà per cercare di coronare il sogno di raggiungere per la prima volta la fase ad eliminazione diretta

Francesco Mazza A cura di Francesco Mazza
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Mancano ormai meno di tre settimane all’inizio di EURO 2024, giunti alla sua 17a edizione, che si svolgerà in Germania dal 14 giugno al 14 luglio. Le formazioni presenti andranno tutte alla caccia del titolo conquistato dall’Italia nel 2021, con gli Azzurri di Luciano Spalletti che dovranno così cercare di difenderlo. Tra le squadre che potrebbero fungere da rivelazione della competizione c’è la Scozia, che nel corso delle qualificazioni si è dimostrata essere un’avversaria da rispettare.

La nazionale allenata da Clarke ha infatti concluso il proprio girone alle spalle della Spagna, calando di prestazione solamente nelle ultime tre sfide, dopo aver conquistato ben cinque vittorie in altrettante giornate. Gli scozzesi sono una formazione giovane con elementi di talento e avranno come obiettivo quello di provare a raggiungere gli ottavi di finale, mai accaduto nella loro storia. Nelle tre partecipazioni precedenti infatti, compresa l’ultima nel 2021, la Scozia è sempre stata eliminata al primo turno.

I convocati di Clarke

  • Portieri: Gunn, Clark, Gordon, Kelly
  • Difensori: Robertson, Tierney, Hendry, Porteus, Cooper, McKenna, Hanley, Taylor, Souttar, Ralston, McCrorie
  • Centrocampisti: McGregor, Christie, Gilmour, McGinn, McLean, McTominay, Armstrong, Jack
  • Attaccanti: Dykes, Adams, Shankland, Doak, Forrest

Robertson e Tierney perni difensivi

Nel corso del girone di qualificazione, la Scozia è stata una delle grandi sorprese soprattutto per l’organizzazione dimostrata anche in fase difensiva. Prima di subire sette reti nelle ultime tre partite, con il pass per la Germania però ormai in tasca, la porta della formazione britannica era stata violata solamente in un’occasione dal rigore di Haaland nel match contro la Norvegia. Se questa solidità dovesse tornare ad essere un fattore, la Scozia diventerebbe un’avversaria ancora più ostica da affrontare, in una competizione dove subire poco può essere determinante.

Il nome cardine del reparto è sicuramente quello di Robertson, pilastro del Liverpool che porterà tutta la sua esperienza, oltre che grandissima qualità. Tra i profili da seguire non si può non nominare Tierney, in forza alla Real Sociedad, e che in nazionale si è reinventato braccetto per trovare un posto da titolare vista proprio la presenza del giocatore dei Reds sulla corsia mancina. Per quanto riguarda il capitolo portieri, Gunn sarà il numero uno, con Clark come prima alternativa.

Centrocampo guidato da McGinn: McTominay la rivelazione

Dove la Scozia può vantare diverse soluzioni interessanti è il centrocampo, nonostante l’aggravante dell’assenza di Lewis Ferguson, fermato dalla rottura del legamento crociato. Tra i leader rientra sicuramente McGinn, distintosi in questa stagione con la maglia dell’Aston Villa, ottenendo anche la qualificazione in Champions League. Il classe ’94 è all’apice della propria carriera ed EURO 2024 potrebbe essere il palcoscenico per mostrare ulteriormente le qualità già ammirate in Premier League.

A spiccare nel reparto è anche la figura di Scott McTominay, che con la maglia della propria nazionale ha saputo tirare fuori il meglio di sé rispetto a quanto mostrato con il Manchester United. Con la Scozia ha trovato, oltre a continuità di rendimento, anche un certo feeling con il gol, realizzandone ben 7 nel corso delle qualificazioni, anche grazie al ruolo da trequartista vestitogli dal Clarke. Menzione di riguardo poi anche per Gilmour, McGregor e Christie, alternative importanti per il CT scozzese.

Da Shankland a Dykes: i nomi per l’attacco

Dove invece la Scozia sembra faticare maggiormente è in attacco. Nel reparto offensivo infatti manca infatti qualcosa a livello qualitativo, nonostante Clarke possa contare anche sul capocannoniere della Scottish Premiership, ovvero Lawrence Shankland, autore di 20 reti con gli Hearts, in un campionato però di seconda fascia.

Gli altri due numeri 9 a disposizione saranno invece Che Adams e Lyndon Dykes, entrambi provenienti dalla Championship, rispettivamente con le maglie di Southampton, fresco di promozione in Premier League, e Queens Park Rangers. Tra i pre convocati invece la sorpresa è rappresentata da Doak, giovanissimo classe 2005 in forza al Liverpool.

La probabile formazione

Il CT Steve Clarke ha disposto tatticamente la sua Scozia con diversi moduli nel corso delle qualificazioni, ma nelle ultime due amichevoli disputate sembra aver virato verso il 3-4-2-1. A difendere i pali ci sarà Dunn, mentre la linea difensiva dovrebbe essere composta da Porteus e Tierney come braccetti e Porteus da perno centrale. Sulle corsie laterali, rispettivamente a sinistra e destra, agiranno Patterson e Robertson, che avranno compiti sia in fase offensiva sia in quella difensiva.

A centrocampo, McGregor e Gilmour potrebbero formare il duo titolare, ma occhio anche all’abbassamento in questo ruolo di McTominay, che garantisce non solo tecnica e qualità, ma anche una notevole fisicità, con l’inserimento sulla trequarti di Christie. Uno degli intoccabili sembra essere invece McGinn, che giocherà quindi a sostegno dell’unica punta, con Dykes che potrebbe essere il favorito almeno nel match d’esordio, insidiato però sia da Adams che da Shankland.

SCOZIA (3-4-2-1): Gunn; Porteus, Hendry, Tierney; Patterson, McGregor, Gilmour, Robertson; McGinn, McTominay; Dykes. Allenatore: Clarke

Il girone della Scozia

Per provare a raggiungere il traguardo della qualificazione agli ottavi di finale, la Scozia dovrà superare il gruppo A, cercando di posizionarsi tra le prime due in classifica, ovvero quello in cui sono inseriti i padroni di casa della Germania. La formazione di Nagelsmann è decisamente superiore sulla carta, con il primato del girone che sembra essere decisamente alla portata. Gli scozzesi avranno l’onore, il prossimo 14 giugno, di inaugurare la competizione proprio contro i tedeschi, con l’intenzione di provare a rovinargli la festa.

Se l’ostacolo rappresentato dalla Mannschaft sembra difficilmente sormontabile per la formazione di Clarke, la lotta al secondo posto potrebbe essere decisamente aperta. A far compagnia alla Scozia ci saranno infatti Ungheria e Svizzera, contro le quali i britannici potranno giocarsi al meglio le proprie chances di passaggio del turno.

Proprio in quest’ottica già la prima giornata sarà decisamente importante, con il risultato tra magiari e svizzeri che permetterà di capire quale dovrà essere il percorso della Scozia negli scontri diretta nella seconda e terza sfida di questa fase a gironi. Vista anche la possibilità di staccare il pass per la fase ad eliminazione diretta classificandosi tra le quattro migliori terze, Clarke e i suoi ragazzi hanno un’importante occasione di scrivere la storia del proprio Paese.

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