Italia a Euro 2024: tra sogni e realtà, Spalletti alla difesa del titolo

Dopo la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar, l'Italia è chiamata a difendere il titolo di campione d'Europa in Germania a Euro 2024: Luciano Spalletti lavora su una Nazionale doppia per mascherare i punti deboli ed esaltare le qualità del gruppo, prima di tutto però dovrà recuperare i concetti di orgoglio e responsabilità per inseguire il sogno

A cura di Riccardo Siciliano Stories
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Sono passati tre anni dalle “Notti Magiche” di Euro 2020 e dal trionfo dell’Italia a Wembley contro l’Inghilterra ai calci di rigore. In mezzo la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar – la seconda consecutiva dopo Russia 2018 – e le dimissioni di Roberto Mancini nel bel mezzo delle qualificazioni verso Euro 2024. In Germania sarà Luciano Spalletti a guidare la Nazionale alla difesa del titolo di Campione d’Europa.

L’Italia ha chiuso al secondo posto il proprio girone di qualificazione alle spalle dell’Inghilterra, staccando il pass per la competizione continentale solamente all’ultima giornata con il sofferto 0-0 con l’Ucraina. Ripetere il percorso di Euro 2020 sembra quasi utopico, considerando soprattutto il livello delle nazionali top, ma i risultati nelle ultime edizioni della competizione continentale lasciano ben sperare.

Il girone dell’Italia

L’Italia è stata sorteggiata nel girone B con Spagna, Crozia e Albania, uno dei raggruppamenti più interessanti insieme a quello D, composto da Olanda, Francia, Polonia e Austria. Gli azzurri faranno il loro esordio il 15 giugno contro l’Albania al BVB Stadion di Dortmund, affronteranno poi la Spagna all’Arena AufSchalke il 20 giugno e infine la Croazia al Leipzig Stadium il 24 giugno.

UEFA Euro
15 Giu 2024
- 21:00
Italia
2 1
Albania
UEFA Euro
20 Giu 2024
- 21:00
Spagna
- -
Italia
UEFA Euro
24 Giu 2024
- 21:00
Croazia
- -
Italia

L’obiettivo minimo è ovviamente la qualificazione agli ottavi di finale: a passare al turno successivo saranno le prime due squadre qualificate di ogni gruppo più le quattro migliori terze. Italia e Spagna sono le selezioni più quotate per chiudere in testa a girone, ma non si può sottovalutare la Croazia, semifinalista all’ultimo Mondiale in Qatar.

I 30 preconvocati di Spalletti

  • PORTIERI: Donnarumma (PSG), Meret (Napoli), Provedel (Lazio), Vicario (Tottenham)
  • DIFENSORI: Acerbi (Inter), Bastoni (Inter), Bellanova (Torino), Buongiorno (Torino), Calafiori (Bologna), Cambiaso (Juventus), Darmian (Inter), Di Lorenzo (Napoli), Dimarco (Inter), Mancini (Roma), Scalvini (Atalanta)
  • CENTROCAMPISTI: Barella (Inter), Cristante (Roma), Fagioli (Juventus), Folorunsho (Hellas Verona), Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), Pellegrini (Roma), Ricci (Torino)
  • ATTACCANTI: Chiesa (Juventus), El Shaarawy (Roma), Orsolini (Bologna), Raspadori (Napoli), Retegui (Genoa), Scamacca (Atalanta), Zaccagni (Lazio)

Portieri

Nonostante una stagione tra alti e bassi, Gianluigi Donnarumma resta il numero uno indiscusso. L’ex Milan ha ricevuto il premio di miglior portiere della Ligue 1 con il PSG, con cui ha raggiunto anche la semifinale di Champions League.

Come secondo ci sarà Guglielmo Vicario, protagonista di una stagione giocata ad altissimi livelli con la maglia del Tottenham nel suo primo anno in Premier League. A contendersi l’ultimo posto saranno Alex Meret, in leggero declino dopo lo Scudetto conquistato con il Napoli, e Ivan Provedel, tornato a difendere i pali della Lazio dopo un infortunio alla caviglia. Esclusi Carnesecchi e Di Gregorio.

Italia a Euro 2024: tra sogni e realtà, Spalletti alla difesa del titolo

Difensori

Scelte praticamente fatte in difesa, dove l’ultimo ad inserirsi è stato Riccardo Calafiori, autore di una stagione fantastica con il Bologna, coronata dalla doppietta contro la Juventus nella penultima giornata di campionato. Può giocare da centrale (sia a 3 che a 4) e da terzino sinistro, elemento non di poco conto considerando l’assenza di Destiny Udogie per infortunio.

Spalletti si affiderà al blocco interista composto da Bastoni, Darmian e Acerbi; a completare il pacchetto dei centrali ci saranno Mancini, che ha risalito posizione con l’arrivo di De Rossi sulla panchina della Roma, Scalvini e Buongiorno.

Ruolo da jolly anche per il fedelissimo del tecnico Giovanni Di Lorenzo, che all’occorrenza può essere schierato anche come terzo centrale di destra. Sulle fasce sono certi di un posto anche Dimarco e Cambiaso, così come la sorpresa Bellanova, che ha fatto il suo esordio con l’Italia a marzo nelle amichevoli disputate negli Stati Uniti.

Italia a Euro 2024: tra sogni e realtà, Spalletti alla difesa del titolo

Centrocampisti

A centrocampo presenti i “senatori” Jorginho, Barella, Cristante, Pellegrini e Frattesi, mentre dalla lista dei preconvocati è rimasto fuori Manuel Locatelli, grande protagonista a Euro 2020 sotto la guida di Roberto Mancini. La novità assoluta invece è la presenza di Nicolò Fagioli, tornato in campo in Bologna-Juventus nella penultima giornata di campionato dopo la squalifica di 7 mesi per lo scandalo scommesse.

Tra i preconvocati a Coverciano ci sono anche Samuele Ricci, centrocampista del Torino, e Michael Folorunsho, rivelazione dell’Hellas Verona. I due giocatori hanno due settimane per dimostrare di meritare un posto nella lista definitiva dei 26 calciatori che partiranno per la Germania, più difficile invece la permanenza di Fagioli.

Lorenzo Pellegrini, Italia

Attaccanti

Dopo l’esclusione di marzo, Scamacca ha fugato ogni dubbio sulla convocazione, disputando due mesi strepitosi con l’Atalanta, coronati con la vittoria dell’Europa League. Con lui in Germania partiranno anche Retegui, che sarà la prima alternativa come numero 9, Chiesa e Raspadori.

Spalletti dovrà fare a meno dell’imprevedibilità di Domenico Berardi, out per la lesione al tendine d’Achille, e Nicolò Zaniolo, fuori per una microfrattura al quinto metatarso del piede sinistro. Saranno El Shaarawy della Roma, Riccardo Orsolini del Bologna e Mattia Zaccagni della Lazio a contendersi uno/due posti per la Germania. Esclusi Matteo Politano e Ciro Immobile.

Scamacca

Stile di gioco e probabile formazione

Dalle pre-convocazioni si può intuire che Spalletti sta lavorando a un’Italia doppia. Nelle prime uscite da ct ha ripreso il 4-3-3 di Mancini, modulo con cui ha fatto le fortune del Napoli, ma con uno stile di gioco differente: meno palleggio, più verticalizzazioni e velocità. Il punto di svolta è arrivato dopo la sconfitta subita per 3-1 con l’Inghilterra: azzurri ottimi nel primo tempo, mentre il calo fisico nella ripresa ha esposto la difesa agli uno contro uno dell’attacco dei Tre Leoni.

Così il tecnico è passato al piano B, un 3-4-2-1 meno estroso e più solido, che possa sopperire alle difficoltà degli esterni offensivi e dei fantasisti, ma comunque ideale per una squadra che vuole giocare a viso aperto. Nelle amichevoli di marzo negli USA abbiamo avuto un primo assaggio del nuovo modulo: l’obiettivo è impostare a cinque, tenendo due mediani in linea, e pressare alti in cinque anche con i laterali.

Prima del debutto con l’Albania, l’Italia affronterà in amichevole Turchia e Bosnia, rispettivamente il 4 e il 9 giugno. Da lì avremo indicazioni più chiare sul sistema di gioco e sulla possibile formazione titolare. Nel caso in cui Spalletti dovesse confermare la difesa a 3, davanti a Donnarumma dovrebbe agire il blocco interista, composto da Darmian, Acerbi e Bastoni, con Mancini e Buongiorno come alternative.

Sulle corsie esterne ci saranno Di Lorenzo e Dimarco, mentre in mezzo al campo la coppia Barella-Jorginho sembra in pole position, con il calciatore dell’Arsenal nelle vesti di regista e il centrocampista nerazzurro pronto ad inserirsi per colpire le difese avversarie. In avanti invece Chiesa e Pellegrini dovrebbero agire sulla trequarti a supporto di Scamacca.

Probabile formazione

ITALIA (3-4-2-1): Donnarumma; Darmian, Acerbi, Bastoni; Di Lorenzo, Barella, Jorginho, Dimarco; Chiesa, Pellegrini; Scamacca. Allenatore: Spalletti

Tra sogni e realtà

Più di moduli, tattica, sistemi di gioco, i concetti su cui più si è soffermato Spalletti in questi primi mesi da commissario tecnico della Nazionale sono orgoglio, partecipazione e responsabilità. La priorità è quella di risentire il forte senso di appartenenza e l’importanza di indossare la casacca azzurra: il risultato finale passa dal ritrovamento di queste caratteristiche.

Spalletti è stato chiaro sin dai primi giorni di insediamento a Coverciano: “Non mi accontento, voglio vincere l’Europeo e poi il Mondiale”. Sarà fondamentale instaurare la sua convinzione anche nelle menti dei calciatori: servono fame, fuoco e disponibilità di sacrificio. Di pari passo sono andate le scelte del ct, decise e coerenti (come l’esclusione di Scamacca dai convocati di marzo), che hanno permesso di ottenere la qualificazione per Euro 2024.

Gli azzurri non hanno – sulla carta – la squadra migliore del torneo: Inghilterra e Francia (probabilmente anche Spagna e Germania) hanno una rosa più attrezzata per la competizione, ma Spalletti non vuole e non offre alibi, vuole alzare l’asticella. Davanti ci sono due settimane di allenamenti intensi per definire una Nazionale con la sua identità. Non possiamo contare su un fuoriclasse di fama mondiale alla Bellingham o Mbappé, ma la compattezza del gruppo potrebbe regalare un nuovo sogno, come accaduto tre anni fa.

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