Con la fine dei maggiori campionati ad avvicinarsi sempre di più è un’estate ricca di appuntamenti. Tra questi c’è sicuramente quello relativo alla Copa America che, anche quest’anno come in passato, è pronta a regalare grandi emozioni. Ad alzare la coppa nell’ultima edizione, ovvero Brasile 2021, è stata l’Argentina di Lionel Messi che ha dimostrato di essere superiore in tutto e per tutto. Adesso, però, è tutto da rifare.
Tra le Nazionali più in voga, nonostante non sia tra le favorite, spicca la Colombia. Una squadra insidiosa e che può dare fastidio all’interno di questa competizione, ma che comunque ha i suoi limiti. La voglia degli uomini di Lorenzo Nestor rimane quella di arrivare più in fondo possibile anche se prima dovranno fare i conti con la realtà di un girone che può rivelarsi una brutta sorpresa.
Il pericolo è dietro l’angolo
La Colombia, dunque, si prepara ad affrontare il 48° appuntamento della Copa America. Un evento atteso a lungo e che finalmente farà dire la sua ai protagonisti in campo, dopo l’ultima vittoria dell’Argentina. La Nazionale colombiana, però, dovrà procedere a piccoli passi, giornata dopo giornata. Infatti, la formazione di Nestor Lorenzo dovrà fare molta attenzione alle squadre presenti all’interno del proprio girone.
Prima fra tutte è il Brasile. La Selecao, vista la sua netta superiorità, rappresenta non solo la compagine da temere maggiormente, ma anche quella da battere. Scontato, ma doveroso è sottolineare come, con tutta probabilità, la Nazionale brasiliana blinderà il primo posto nel girone. Questo però non è di certo un problema per la Colombia che potrà puntare al 2° posto. Infatti, le altre due avversarie saranno Costa Rica e Paraguay. Unica grande sfortuna riguarda il calendario delle partite che non viene di certo incontro a Los Cafeteros.
La Colombia vede il Brasile come ultimo dei suoi appuntamenti e questo potrebbe rappresentare un problema non da poco. Ciò significa che Nestor e i suoi uomini non potranno sbagliare neanche all’esordio di questa Copa America dove dovranno vincere fin da subito contro Paraguay e Costa Rica. Dunque, La Tricolor sarà chiamata ad avere un impatto forte, senza alcun tipo di timidezza, ma soprattutto a portare a casa i tre punti perché il pericolo è dietro l’angolo.
Un attacco pungente
Se c’è un reparto che può essere veramente competitivo per la Colombia è l’attacco. Il sangue che scorre nelle vene dei calciatori colombiani richiama divertimento allo stato puro, soprattutto con la palla in mezzo ai piedi. Non è di certo un caso il netto ed evidente carattere offensivo della squadra. Di giocatori ce ne sono diversi pronti a fare la differenza, ma a spiccare su tutti sono due: Luis Diaz e James Rodriguez.
Il primo, in forza al Liverpool, ha dimostrato di saper essere decisivo sia in Premier League che in Europa. La sua velocità e la sua caparbietà palla al piede sono doti più uniche che rare e Klopp lo sa bene. Dal primo momento in cui il colombiano è approdato nella città inglese ha dimostrato di saperci fare, ma quest’anno ha dato il meglio di sé per continuità e numeri. Tra campionato ed Europa League, infatti, l’attaccante dei Reds ha disputato 44 partite, di cui 37 dall’inizio, e ha realizzato 11 gol e 5 assist.
Un bottino niente male per Luis Diaz che si candida ad essere tra le stelle di questa Colombia. Ma non è finita qui perché passano gli anni, ma la classe rimane. Di questo discorso potrebbe saperne qualcosa un giocatore che ha girato diverse big senza lasciare mai un’impronta indelebile, ovvero James Rodriguez. Tutti si ricordano quel ragazzino che nel Mondiale del 2014 incantò il mondo intero con la maglia de La Tricolor indosso.
Da quell’anno il bambino è diventato uomo, passando per piazze come quelle del Real Madrid e del Bayern Monaco dove le delusioni sono state molte. Forse giudicare un calciatore da un solo Mondiale è stato affrettato? Semplice dirlo con il senno di poi, meno nel momento effettivo della sua rivelazione. Tanto talento inespresso, che non è mai sbocciato veramente e che ha rilegato James Rodriguez sempre e solo ad essere la star nella sua Colombia. Allora, ancora una volta, dovrà dimostrare di essere di essere il trascinatore di questa squadra e di meritare quel numero 10 sulle spalle.
Dunque, Los Cafeteros hanno qualità da vendere quando si parla di attaccare, soprattutto se si considera la grande velocità di alcuni elementi. Come in tutte le cose, però, non ci sono solo aspetti positivi, ma anche negativi. La Colombia, infatti, ha dimostrato in più occasioni di poter far male quando si tratta di offendere, ma non si può dire lo stesso della fase difensiva.
Una difesa ballerina
Se c’è veramente un punto debole per quanto riguarda la Colombia quello è senza ombra di dubbio il reparto arretrato. Non si parla tanto di nomi non all’altezza, sui quali comunque si potrebbe discutere apertamente e a lungo, quanto d’incapacità nell’interpretare i momenti. In alcune partite la pressione si fa sentire più forte che mai ed è lì che le grandi difese vengono fuori, riuscendo a reggere gli urti delle squadre avversarie.
A pilotare la difesa ballerina della Colombia c’è Lucumi che, quest’anno più che mai, con il suo Bologna ha trovato la migliore versione di sé. Un vantaggio da sfruttare per Los Cafeteros che dovranno lasciarsi guidare dal 25enne, fresco di qualificazione in Champions League. Una buona stagione di un calciatore preso singolarmente, però, non cambia le carte in tavola di un reparto. Dunque non rimane che attendere l’inizio dei giochi, con La Tricolor che è pronta per lasciarsi guidare dalle illuminazioni targate James Rodriguez e Luis Diaz.
I convocati della Colombia
PORTIERI: Montero, Ospina, Vargas.
DIFENSORI: Cuesta, Munoz, Sanchez, Machado, Lucumì, Mojica, Arias, Mina, Mosquera.
CENTROCAMPISTI: James Rodriguez, Lerma, Arias, Carrascal, Quintero, Castano, Uribe, Rios, Gomez, Asprilla.
ATTACCANTI: Cordoba, Duran, Luis Diaz, Sinisterra, Borja, Borré.