L’Udinese è riuscita a conquistare per un altro anno ancora la permanenza in Serie A per la prossima stagione. La squadra di Cannavaro ha conquistato la salvezza all’ultima giornata, superando nella sfida dello stadio Stirpe, il Frosinone per 0-1 grazie al gol di Davis, vera rivelazione dell’ultima parte di stagione. L’annata della squadra di Udine però non si può definire del tutto positiva, nonostante il raggiungimento dell’obiettivo stagionale, viste le 13 sconfitte in serie A e le sole 6 vittorie conquistate in tutta la stagione, di cui 2 nelle ultime 3 partite giocate.
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Dalla squadra di Pozzo tutti si aspettavano una salvezza tranquilla, vista anche la presenza di alcuni giocatori di livello superiore, che potrebbero tranquillamente competere per obiettivi più alti della salvezza come Pereyra, Thauvin e Bijol, cercato anche dall’Inter, senza dimenticarsi di Samardzic. I friulani però non sono riusciti ad ingranare per tutta la stagione. Fortunatamente Cannavaro è riuscito, nelle ultime 5 giornate di campionato a salvare il campionato dell’Udinese.
Dalla firma di Cannavaro al cambio in porta, i momenti chiave della salvezza friulana
La stagione dell’Udinese stava deludendo le aspettative di inizio anno, con la squadra friulana che progettava una salvezza tranquilla, come ormai la squadra di Pozzo ci aveva abituato nelle stagioni precedenti. A 5 giornate dal termine del campionato, con la squadra di Udine in piena zona retrocessione, è arrivata la decisione che ha poi salvato la stagione: l’esonero di Cioffi e l’arrivo di Fabio Cannavaro.
Il campione del mondo nel 2006 ha preso la squadra con 5 partite da giocare ed un solo obiettivo: salvare l’Udinese. Il tecnico campano ha svolto un lavoro eccezionale, subentrando a Gabriele Cioffi e conquistando 5 risultati utili su 5: 2 vittorie e 3 pareggi, che alla fine, grazie alla vittoria contro il Frosinone all’ultima giornata, sono valse la permanenza in Serie A il prossimo anno.
Un altro momento importante della stagione è stata la decisione, della quale bisogna attribuire il merito a Cioffi, di effettuare un cambio in porta, sostituendo il super titolare, Marco Silvestri, con Maduka Okoye, con l’ex portiere del Watford che ha permesso alla retroguardia bianconera di ottenere maggiore solidità al reparto difensivo.
Da Pereira a Lucca, i top della stagione dell’Udinese
Analizzando la stagione dell’Udinese possiamo individuare chi si è distinto per le buone prestazioni, rientrando dunque tra i top dei friulani. Sicuramente Okoye, per quanto riguarda il reparto difensivo: il portiere ex Sparta Rotterdam è stata una delle intuizioni giuste di Cioffi, che ha iniziato a schierarlo titolare, togliendo come detto il posto a Silvestri. L’estremo difensore ha risposto presente, risultando anche decisivo nell’ultima partita contro il Frosinone.
Per quanto riguarda il centrocampo il migliore è stato sicuramente Roberto Pereyra, giocatore con una ormai certa esperienza in Serie A, visto anche il suo periodo alla Juventus. Il tucumano ha segnato 4 gol e fornito 4 assist in 27 presenze stagionali, risultando fondamentale negli equilibri della squadra di Pozzo.
In attacco invece la rivelazione è stata Lorenzo Lucca, alla prima esperienza in Serie A da titolare. L’attaccante ex Ajax alla sua prima stagione italiana ha risposto presente, dimostrando di saper essere efficace in area di rigore e nel gioco aereo, visti i suoi 201cm. L’ex Pisa ha collezionato 8 reti e 4 assist in 37 presenze stagionali.
Da sottolineare anche la rivelazione Keinan Davis, attaccante fondamentale nelle 8 partite disputate con l’Udinese, specialmente da subentrato, dove ha segnato anche 1 rete: quella decisiva che è valsa la salvezza.
I flop della stagione: da Silvestri a Walace
La stagione però non può definirsi totalmente positiva, vista la fatica con cui è stata ottenuta la salvezza ed i 3 allenatori avuti nell’arco della stessa stagione. Tra i peggiori dell’annata dei friulani troviamo sicuramente Marco Silvestri: l’estremo difensore ha avuto anche qualche guaio muscolare in stagione, ma il suo rendimento quando è sceso in campo non è stato all’altezza delle aspettative: 28 gol concessi in 17 presenze in serie A.
L’altra vera delusione della stagione friulana è stata sicuramente rappresentata da Walace. Il calciatore brasiliano è uno degli uomini più esperti dell’Udinese, vista le sue ormai 4 stagioni a Udine, ma in questa annata l’ex Amburgo non è riuscito a garantire quella solidità in mezzo al campo a cui ci aveva abituato. In 37 presenze il brasiliano ha totalizzato solo 2 gol e ben 7 ammonizioni, numeri non sufficienti per uno della sua esperienza.
Le prospettive dell’Udinese per il prossimo anno sono tutte da verificare, perché ancora bisogna capire chi sarà alla guida della squadra, visto che la permanenza di Cannavaro non è scontata. L’obiettivo resterà la salvezza, sperando nel 2024/25, di ottenerla con meno fatica.