Quasi un deja-vu 24 ore dopo la partita della Francia che, esattamente come l’Inghilterra, vince per 0-1 con un Austria dura a morire ma costretta a piegarsi ad una qualità tecnica nettamente superiore degli uomini di Deschamps. In comune però con la squadra di Southgate anche un gioco espresso di sicuro poco esaltante, non all’altezza di una squadra così attrezzata.
Sia chiaro, i Galletti hanno portato meritatamente a casa i 3 punti, dopo una partita in cui hanno decisamente attaccato e creato di più dei propri avversari, ma qualcosa in più, tanto a livello di squadra quanto nei singoli, era lecito aspettarselo. Luci e ombre di un gruppo che deve ancora diventare squadra, aggrappato alle giocate dei singoli e poco alle idee di gioco.
Sta di fatto che la Francia irrompe ad Euro2024, ottiene il bottino pieno, la cosa più importante, e affianca al primo posto del girone l’Olanda, prossimo avversario di Deschamps e co. venerdì 21 giungo alle 21:00. Il grido Allez les Blues risuona all’ESPIRIT Arena di Dusseldorf, ma per arrivare in fondo servirà qualcosa di più.
Tutto in 2 minuti: la fortuna aiuta la Francia
Per quanto i Galletti abbiano avuto il pallino del gioco in mano per più tempo, la gara cambia in 2 minuti cruciali per le sorti del risultato finale, in cui la fortuna aiuta non poco la Francia: al 36′ Baumagartner si trova a tu per tu con Maignan dopo il buco della difesa transalpina e la sponda di Sabitzer, ma l’attaccante austriaco non riesce a scavare il pallone, incontrando il piede del portiere del Milan sul suo tiro.
Appena due giri di orologio più tardi, azione personale di Mbappé sulla destra, e sul suo cross la goffa e sciagurata deviazione di testa di Wober vale il vantaggio della Francia, e il risultato non cambierà più. Lo stretto indispensabile è sufficiente, con più di un’occasione sui piedi di Kylian e di Giroud per chiuderla, ma la poca qualità dell’Austria permette ai Blues di correre pochissimi rischi.
Kanté sontuoso, Maignan e la difesa reggono
Un tema curioso degli ultimi giorni è stato l’impatto che questo Euro2024 ha avuto sui giocatori impegnati in Arabia quest’anno, con un filo conduttore che ha visto i vari Brozovic, Milinkovic-Savic e Mitrovic fare non poca fatica a reggere i ritmi. A spezzare tale regola un N’Golo Kanté sontuoso quasi come ai tempi di Leicester.
Gary Lineker diceva che il 70% del globo era ricoperto dall’acqua, il restante 30% da Kanté, e proprio questa frase è da riesumare guardando la partita dell’ex Chelsea. Il recupero difensivo che fa nel secondo tempo in campo aperto è qualcosa che farebbe fatica a fare un ragazzino, quello che lui, a 33 anni e dopo una stagione in Arabia, evidentemente si sente ancora.
Dietro di lui reggono bene la difesa e Maignan, seppure qualche sbavatura da correggere c’è ancora. Il portiere del Milan deve di fatto compiere un solo grande intervento, ma in questo si riconoscono i campioni tra i pali. Proprio quell’uscita su Baumgartner è la chiave che porta la Francia a ribaltare poi il fronte, trovare il vantaggio e trionfare. Galletti che dunque vincono con corsa e solidità, non le armi che ci aspettavamo di vedere.
Attacco deludente: Mbappé tra gol mangiato e naso rotto
Da anni si parla di una Nazionale francese non bella da vedere ma con delle bocche di fuoco là davanti inarrestabili, piuttosto spente però nella gara contro l’Austria. Thuram è il solito giocatore utile, pronto ad inserirsi in ogni spazio, ma decisamente impreciso nell’ultima giocata; Griezmann è fumoso ed entra in poche giocate decisive, per un giocatore che è il faro qualitativo della squadra.
E poi c’è Mbappé: sulla rete, stranamente, c’è il suo zampino, visto il cross da cui scaturisce l’autogol, con tanto di esultanza pacata e discorso ai compagni accorsi per festeggiare. Una gara però condita anche da un errore da matita rossa a tu per tu con il portiere, onestamente difficile da sbagliare, e dalla parentesi sfortunata del naso rotto, con un Deschamps visibilmente preoccupato a fine gara.
Ora arriva l’Olanda, un primo step un po’ più alto rispetto ad un Austria con tanta voglia, corsa e grinta ma con un tasso qualitativo insufficiente per un simile livello. Come detto prima, la Francia può e deve dare qualcosa di più per portarsi a casa Euro2024, per una generazione che, di fronte ad una Natura che le ha dato forza raramente vista nella storia del calcio per un tempo così lungo, ha portato a casa “soltanto” un Mondiale.