Parla Luis Alberto, tutto sull’addio alla Lazio: “Rapporto con Lotito non buono”

Dopo tanto silenzio, parla Luis Alberto dell'addio alla Lazio e della scelta Qatar: alla base di ciò che è successo la fine di un ciclo ed un rapporto con Lotito ormai deteriorato

Lorenzo Zucchiatti A cura di Lorenzo Zucchiatti
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Una storia d’amore delle più travagliate quella di Luis Alberto con la sponda biancoceleste della capitale, fatti di momenti altissimi ed altri bui dove la separazione sembrava scontata. Questa alla fine è arrivata dopo ben 8 anni di onorato servizio, un addio alla Lazio che il Mago si immaginava diverso, con l’abbraccio della gente per cui ha lottato.

Anche di questo ha parlato ai microfoni di As, senza risparmiarsi: “L’estate scorsa ero vicino alla cessione, e anche questa stagione non è andata bene. Era il momento giusto. Dopo le dimissioni di Sarri tutto è peggiorato, e il mio rapporto con Lotito non era dei migliori. Ho capito che il mio ciclo era finito, e dovevo trovare una via d’uscita”.

Luis Alberto, Lazio

Il dispiacere per aver lasciato la Lazio è grande, ma la decisione era inevitabile: “Non è stato il miglior finale possibile, mentalmente ho fatto fatica ad andare ad allenarmi, e il rapporto con Lotito non mi ha aiutato per niente. Il cerchio doveva essere chiuso. Lascio tanti amici e tanto amore in quella che considero la mia seconda casa”. Un Luis Alberto dispiaciuto ma consapevole.

La scelta Qatar, i sostituti di Luis Alberto

Con i biancocelesti che pensano a Colpani per sostituirlo, il Mago ha commentato anche la scelta Qatar: “Ci sono state chiamate e interessi, ma nulla si è concretizzato. In Spagna era quasi impossibile perché nessun club avrebbe pagato per un trasferimento. il Qatar era un’opzione già la scorsa stagione, ma il trasferimento non si era completato, e avevo dato loro la mia parola che ci sarei andato quando avrei potuto”.

Solo il tempo dirà se tale destinazione sarà l’ultima di Luis Alberto prima di appendere le scarpe al chiodo, ma dal canto suo la Lazio non ha potuto far altro che accettare tale situazione e muoversi per i sostituti: abbiamo detto di Colpani, la cui sfida con la Fiorentina è aperta, ma non è finita qui.

Stengs e non solo occupano la mente della società, pronta a consegnare a Baroni, subentrato al dimissionario Tudor per visioni diverse con il club, una rosa che possa andare a riprendersi quella Champions League che Sarri aveva ottenuto tramite un ottimo secondo posto.

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