Buona la terza? Italia, basta scherzi

Vietato sbagliare in casa, all'Olimpico, contro la Macedonia del Nord: l'Italia va verso il completamento del percorso verso Euro 2024, con una terza possibilità che la storia le consegna

Luca Vano A cura di Luca Vano
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Si accendono tutti i riflettori dell’Olimpico e i presenti insieme ai tifosi da casa si preparano ad urlare il canto più bello del mondo. Torna la Nazionale e lo fa con un impegno che definire cruciale sembra alquanto riduttivo. Italia-Macedonia del Nord è importante per il prosieguo senza nuove insidie del cammino verso Euro 2024, fondamentale per evitare l’ennesimo spareggio, indispensabile per il futuro del calcio del nostro Paese.

Nessun volo pindarico, solo pura realtà: fallire l’appuntamento Europeo dopo due Mondiali sarebbe la pietra tombale su una gestione di luci e grigiori, che prova a rilanciarsi quantomeno dal punto di vista tecnico grazie a Luciano Spalletti. Il CT migliore a cui affidarsi, nel momento migliore della sua carriera. Per l’Italia si tratterà di una duplice terza volta, in uno sport che già fa fatica a concedere due chance consecutive. Dunque, basta scherzi.

Luciano Spalletti, CT Italia
Luciano Spalletti, CT Italia @livephotosport

Due Mondiali, e fermiamoci qui

La Svezia, poi la Macedonia del Nord. Due tiri, uno deviato e uno che in altri tempi sarebbe stato definito gol della domenica. Tanto è bastato a far fuori l’Italia dalle rassegne iridate in Russia e Qatar, lasciando un’intera generazione di calciatori senza Mondiali e almeno due di giovani tifosi che non l’hanno mai vista superare la soglia continentale per giocarsi la Coppa più bella.

Il risarcimento parziale è stato itinerante e piuttosto godurioso, con il ritorno delle Notti Magiche ad Euro 2020, in un’epoca post-covid in cui l’Italia era divenuta imbattibile in ogni disciplina esistente sul pianeta. Sembra passato un secolo, ma il breve lasso di tempo ci viene in soccorso. Non può esser di certo andato tutto in malora in così poco. L’impegno dell’Olimpico questa sera, dunque, assumerà i tratti di una terza chance da non sprecare: vincere e giocarsi tutto con l’Ucraina è il minimo sindacale.

Trajkovski
Trajkovski, Macedonia del Nord

Italia, conto aperto con la Macedonia del Nord

La storia della Nazionale è storia di prime volte. Trofei, esordi, reti. Talvolta di seconde possibilità, come quelle che Spalletti ha fornito a Bonaventura – titolare stasera – ed El Shaarawy, dopo una lunga assenza in Azzurro. Da oggi, potrà essere anche narrazione che si snocciola su tre capitoli, tutti contro la Macedonia del Nord.

Con Elmas e compagni la fortuna non aiutò l’allora CT Mancini, ma l’Italia ci ha messo decisamente del suo. Inutile ricordare la bordata di Trajkovski nella stessa porta del madornale errore di Berardi, al Barbera di Palermo. Quasi superfluo, ma necessario, segnalare l’esordio amaro di Spalletti che concluse l’andata non andando oltre un 1-1 in trasferta.

Dunque, anche i numeri giocano a favore della selezione tricolore. Basta soltanto fare ciò che è nelle proprie corde, sentirsi consapevolmente superiori dimostrandolo però anche con il pallone tra i piedi. Il tempo delle parole è finito, così come l’attesa: l’Italia chiamò, è giunta l’ora di non postdatare più alcuna risposta.

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