Euro 2024, alla (ri)scoperta di Kanté: l’uomo chiave della Francia

N'Golo Kanté è la vera sorpresa della fase a gironi di Euro 2024: convocato a sorpresa dopo due anni di assenza dalla Nazionale francese, il centrocampista di proprietà dell'Al Ittihad è stato nominato come migliore in campo nelle prime due partite con Austria e Olanda ed l'uomo chiave della rosa di Deschamps

Riccardo Siciliano A cura di Riccardo Siciliano
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Lo scorso maggio ha sorpreso tutti la scelta di Didier Deschamps di convocare N’Golo Kanté per Euro 2024. Il centrocampista classe 1991, che ha avuto un ruolo chiave nel Mondiale vinto nel 2018, non vestiva la maglia della Francia da ben due anni e dalla scorsa estate gioca in Saudi Pro League con l’Al Ittihad, trasferimento arrivato dopo una stagione passata più in infermeria che in campo al Chelsea.

Nel 2022-2023 Kanté ha disputato appena 9 partite con il Chelsea fra tutte le competizioni e il passaggio in Arabia Saudita sembrava essere il primo passo verso la fine della carriera. Nell’ultima stagione invece sono state ben 44 le presenze con l’Al Ittihad, in cui ha messo a referto anche 4 gol e 6 assist.

Prestazioni che hanno convinto Deschamps a portarlo in Germania (per la gioia dei tifosi e dei compagni di squadra), dove a 33 anni sta disputando un Europeo da protagonista assoluto.

L’esordio impressionante di Kanté

Kanté è tornato a vestire la maglia della Francia lo scorso 5 giugno in occasione dell’amichevole giocata a Metz contro il Lussemburgo: l’ultima presenza risaliva esattamente a due anni, il 3 giugno 2022 in Francia-Danimarca di Nations League. Deschamps ha deciso di affidarsi da subito al perno dei Blues nel 2018, che non ha deluso le aspettative.

Nella vittoria all’esordio contro l’Austria abbiamo assistito a una prestazione vintage di Kanté, che sembrava essersi sdoppiato in mezzo al campo. Contro una delle squadre più aggressive viste in Germania fino a questo momento, il centrocampista francese è stato in grado di rispondere colpo su colpo, pareggiando il livello austriaco.

Al termine della partita è stato il giocatore con più intercetti (2), il secondo per duelli difensivi vinti nella propria metacampo (4) e il primo per chance create (2). Kanté non è stato fondamentale solamente in fase difensiva, ma anche in impostazione, dove ha agito da vero e proprio regista (73 palloni toccati, meno solo di Koundé nella Francia).

La fotografia della sua partita arriva all’84’, quando a metacampo Saliba si fa anticipare da Wimmer, che si ritrova la palla davanti con 40 metri di campo aperto in direzione Maignan: a sbucare dalla sinistra è proprio Kanté, che gli sporca il secondo tocca in conduzione e poi la passa indietro al portiere del Milan. Dieci minuti dopo verrà premiato come migliore del match.

La conferma con l’Olanda

Kanté ha abbinato la solita quantità ad una prova di grande qualità, caratteristica unica rimasta intatta nonostante l’anno vissuto in Arabia Saudita. Gli ultimi dubbi sulla sua condizioni fisica sono svaniti dopo la seconda partita disputata contro l’Olanda, dove è stato premiato nuovamente come MVP dell’incontro (unico giocatore dell’Europeo a vincerlo per due volte).

Ancora una volta i numeri parlano da sé: 3 uno-contro-uno vinti, zero palloni persi, 3 occasioni create, 4 duelli vinti, 100% di duelli aerei vinti, 4 tocchi nell’area avversaria e 22 passaggi completati nell’ultimo terzo di campo. In due partite i chilometri percorsi sono stati quasi 23, con il 92% di passaggi riusciti.

La Francia contro l’Olanda non è riuscita ad andare oltre lo 0-0, ma la prestazione del centrocampista è stata fondamentale per portare a casa almeno un punto. In una squadra quasi totalmente dipendente dal talento di Kylian Mbappé, Kanté è l’uomo incaricato di mettere ordine in mezzo al campo e mantenere l’equilibrio tattico in mezzo al campo.

Contro la Polonia non è riuscito a replicare la stessa prestazione delle prime due uscite (Deschamps lo ha sostituito al 61′), ma il calciatore di proprietà dell’Al Ittihad è stato comunque uno dei migliori dei transalpini, creando una delle migliori occasioni da gol per Dembelé, che davanti la porta ha calciato addosso a Skorupski.

Futuro in Europa?

Dopo aver visto i vari Brozovic, Milinkovic-Savic e Mitrovic soffrire il ritmo europeo dopo una stagione trascorsa in Arabia Saudita, Kanté è stato l’unico giocatore ad uscire rigenerato dal campionato pre-pensionistico saudita: già all’inizio del raduno la sua forma fisica era sembrata al top, le partite del girone hanno confermato le impressioni.

Alla vigilia della partita contro la Polonia, il calciatore non ha escluso un ritorno nel Vecchio Continente: “La mia carriera in Europa non è finita, mi piacerebbe tornare. In Arabia Saudita ho fatto una buona stagione, è un calcio diverso. Sono contento di essere tornato a giocare per la Francia e voglio dare tutto per la mia nazione, questa è l’unica cosa che conta”.

Focus su Euro 2024, dove ha la possibilità di portare a casa l’unico grande trofeo che manca nella sua personale bacheca dopo la Champions League (vinta nel 2021 con il Chelsea) e il Mondiale. Nella fase ad eliminazione diretta Deschamps non si priverà di Kanté, diventato una sorta di talismano per i Galletti: il centrocampista è ancora imbattuto nelle partite disputate tra Europei e Mondiali (12 vittorie e 6 pareggi).

Il 70% della Terra è coperto dall’acqua, il resto da N’Golo Kanté“, il detto inventato quasi 10 anni ai tempi del Leicester è ancora validissimo. Il centrocampista 33enne sta vivendo una nuova giovinezza ed è esattamente ciò di cui ha bisogno la Francia, molto deludente fino ad adesso, per arrivare all’obiettivo finale.

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