Il destino talvolta è beffardo. Ci sono circostanze in cui la fortuna gira dalla parte giusta, per poi ripensarci e voltare di nuovo le spalle. Ma il lavoro, la tenacia e soprattutto la bravura e il talento, vengono sempre ripagati. In un modo o nell’altro. Si potrebbe riassumere così il britannico George Russell, pilota della scuderia Mercedes che quest’anno ha esordito con il team anglo-tedesco, al fianco della leggenda Lewis Hamilton. Russell è approdato nel team di Brackley dopo tre anni in Williams, in cui ha raccolto quasi solo delusioni, complice una macchina non all’altezza delle qualità del britannico. Giorgione ha comunque mostrato lampi di classe con la monoposto inglese, su tutti l’incredibile seconda posizione conquistata in qualifica sotto la pioggia di Spa nel 2021.
George attendeva la sua promessa sposa, la Mercedes che però aveva procrastinato un po’ troppo l’ingresso in scuderia del classe ’98. Russell rischiava persino di restare a piedi, finché quella tanto attesa chiamata non si materializza, ufficialmente. Nero su bianco, nel settembre 2021. Russell approda così alla Mercedes, dominatrice assoluta nell’era ibrida. Viene messo al fianco del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, uscito sconfitto all’ultimo giro nel GP di Abu Dhabi contro Max Verstappen, al termine di una gara zeppa di polemiche. Per il 63 inizia la nuova esperienza, nella stagione dei cambiamenti regolamentari in Formula 1.
Le prime gare di George Russell: l’unica luce per la Mercedes
La stagione di Formula 1 2022 mette in chiaro fin da subito su chi sarà orientata la lotta iridata. Ferrari e Red Bull dimostrano di essere nettamente avanti rispetto alle Mercedes. Il team campione del mondo costruttori è alle prese con diversi problemi che affliggono le Frecce d’Argento, primo fra tutti il porpoising, vero grattacapo dei team di Formula 1. Nella prima uscita in Bahrain, trionfa la Ferrari di Leclerc, le Mercedes, tornate all’originario color argento, vengono favorite dal doppio ritiro Red Bull e arrivano alle spalle delle due Rosse. Russell giunge quarto dietro il compagno di squadra.
Nello spezzone iniziale di stagione, l’ex pilota della Williams si dimostra maggiormente a suo agio rispetto a Hamilton, in costante difficoltà con la messa a punto della propria monoposto. Il 63 risulta decisamente più costante rispetto al Re Nero. Grazie ad alcuni ritiri di Ferrari e Red Bull, Russell consegue i primi piazzamenti a podio con la Mercedes. Il giovane britannico giunge terzo nel GP di Melbourne in Australia, in Spagna e a Baku. L’ex Williams capitalizza al meglio le occasioni, come i ritiri di Verstappen e Sainz a Melbourne, e quelli di Leclerc nei due appuntamenti seguenti. George Russell diventa così Mr. Consistenza, data la sua grande abilità di capitalizzare punti e risultati. Con un Lewis Hamilton in crisi anche a causa del porpoising, spetta a Giorgione tenere a galla il team di Brackley. Dopo le prime nove gare, Russell è l’unico della griglia ad essere arrivato sempre a punti.
George Russell: la prima pole position in Formula 1
La Formula 1 fa tappa a Silverstone per la decima prova del mondiale 2022. Max Verstappen è in testa alla classifica lanciato verso il suo secondo titolo consecutivo. Russell è al quarto posto davanti al secondo pilota della Ferrari Carlos Sainz. Il GP di Gran Bretagna si traduce nel primo zero in classifica per Russell, coinvolto nell’incidente con Zhou e Gasly in partenza. All’appuntamento britannico segue il GP dell’Austria, in cui Russell termina quarto appena fuori dal podio alle spalle del compagno di squadra Hamilton. Al GP di Francia, complice l’incidente di Leclerc, il giovane inglese riesce a conquistare il terzo posto. Momento da incorniciare è il sorpasso effettuato ai danni di Perez al termine della Virtual Safety car, in cui Russell gioca d’astuzia e approfitta di un’incertezza del messicano per scavalcarlo.
Il circus approda in Ungheria, per l’ultimo GP prima della sosta estiva. All’Hungaroring il freddo fa la differenza, penalizzando fortemente le due Ferrari. A stampare la pole position è George Russell, contro ogni pronostico, autore di un giro pressoché perfetto che gli consegna la prima partenza al palo della sua carriera in F1. Il giovane britannico della Mercedes parte molto bene, tenendo dietro le Rosse. Leclerc però lo raggiunge e lo sorpassa poco prima di metà gara. Ma il monegasco rimane vittima della strategia errata della Ferrari, precipitando in sesta posizione. Max Verstappen effettua l’undercut su Russell, che poi perde la posizione anche su Hamilton, autore di un’ottima gestione gomme e di una gara estremamente cinica. Russell termina in terza posizione, portando entrambe le Mercedes sul podio, al termine di una prova estremamente solida e concreta.
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La TD39 e i miglioramenti della Mercedes
La Formula 1 2022 riprende a fine agosto in occasione dell’appuntamento del GP del Belgio. Per la gara dei Spa-Francorchamps viene applicata la direttiva tecnica 39, una norma adottata dalla FIA per ovviare al problema del porpoising. Le Red Bull sono nettamente favorite per la vittoria, nonostante Max Verstappen parta in fondo allo schieramento per la sostituzione di varie componenti della power unit. L’olandese è autore di una super rimonta che lo porta a vincere davanti a Perez e Sainz, partito dalla pole position. Russell termina quarto, a poca distanza dal ferrarista, e davanti all’altra Ferrari di Leclerc, scattato anch’egli dagli ultimi posti della griglia. La Mercedes mostra dei miglioramenti dall’entrata in vigore della TD39, mettendo in mostra un ottimo passo gara. I progressi delle Frecce d’Argento vengono confermati già nel successivo GP d’Olanda a Zandvoort.
Russell è in forma già dalle prove libere, evidenziando assieme a Hamilton i buoni frutti dello sviluppo della scuderia anglo-tedesca. Le Mercedes W13 di Hamilton e Russell scelgono di montare le gomme medie, al contrario degli avversari che partono con le soft. Il classe ’98 scatta dalla sesta casella e si avvia sulla strategia a una sola sosta, esattamente come il compagno di team, perciò entrambe le Frecce d’Argento riescono a scalare nelle prime due posizioni. Ma nell’ultimo spezzone di gara, Valtteri Bottas si ritira e la race direction manda in pista la Safety car. Russell approfitta del passaggio delle vetture all’interno della corsia dei box per montare le gomme soft, rientrando alle spalle di Verstappen. Alla ripartenza, Super Max si sbarazza di Hamilton. Dopo qualche tornata, anche Russell piomba su Sir Lewis sfornando un sorpasso da brividi ai danni dell’anglo-caraibico, concludendo la corsa al secondo posto.
Formula 1, George Russell: da Monza al Brasile
La Mercedes lancia la sfida alla Ferrari, per il secondo posto nel campionato costruttori. Ma a Monza le Frecce d’Argento faticano sin dalle prove libere. Grazie alle penalità di Verstappen, Perez, Sainz e Hamilton, Russell riesce a ottenere la partenza in prima fila, alle spalle del monegasco della Ferrari Charles Leclerc. Il britannico deve però cedere il passo a Verstappen e da lì in poi si limita a gestire la terza piazza fino alla bandiera a scacchi. Al buon podio brianzolo segue l’infelice week-end di SIngapore. Russell è costretto alla partenza dalla pit lane, per la sostituzione di diversi componenti della propria power unit. La gara del classe ’98 è in salita fin dalle prime battute, complice la pista umida. Il giovane inglese della Mercedes azzardo troppo presto le gomme slick, compromettendo definitivamente le sue speranze di rimonta. Russell chiude al quattordicesimo posto, a due giri dal vincitore Sergio Perez.
Nel GP del Giappone a Suzuka, Russell parte solo ottavo, dietro anche alle due Alpine. A farla da padrone sono le condizioni climatiche avverse e le discussioni in seguito agli ingressi dei trattori in pista. Il 63 chiude nella medesima posizione di partenza, mentre Max Verstappen si laurea campione del mondo per la seconda volta. All’evento successivo, durante il GP degli Stati Uniti, è protagonista di una manovra piuttosto scellerata alla prima curva. Nel tentativo di sorpassare Hamilton, finisce lungo e va a speronare la vettura di Sainz, costringendo lo spagnolo al ritiro. Per tale manovra, a Russell vengono comminati cinque secondi di penalità. Termina il week-end con una quinta posizione molto staccato dai primi. Nel GP del Messico, l’ex pilota della Williams scatta secondo ma giunge quarto all’arrivo, conquistando comunque il punto addizionale del giro veloce.
Il magico week-end di Interlagos: la prima vittoria di Russell
Gli appuntamenti mondiali vedono Lewis Hamilton più in forma rispetto al compagno di box, leggermente sottotono rispetto all’avvio di stagione decisamente esaltante. In classifica generale, Hamilton lima la distanza da Russell, portandosi a quindici punti di distacco, quando il circus fa scalo a Interlagos per il GP del Brasile. L’appuntamento carioca prevede anche la Sprint Race, con le qualifiche che si svolgono il venerdì. Protagonista assoluto è Kevin Magnussen che approfitta delle condizioni climatiche incerte e riesce ad artigliare un’incredibile pole position con la Haas appena prima che cominci a piovere. Russell sigla il terzo tempo, prima che egli stesso esca di pista, causando la bandiera rossa, che di fatto pone fine alle qualifiche. Da quel momento in poi, infatti, la pioggia fa la sua comparsa e il crono di Magnussen risulta impossibile da battere per chiunque.
Durante la Sprint, solo Verstappen, secondo davanti a Russell, sceglie di montare le gomme media, mentre tutti gli altri piloti di vertice optano per le soft a banda rossa. Sia Verstappen che Russell si sbarazzano facilmente del poleman Magnussen e iniziano a scappare marcandosi a suon di giri veloci. La scelta della gomma della Red Bull non paga e Russell piomba su Verstappen. I due instaurano un duello spettacolare, in cui il britannico attacca ripetutamente Super Max, autore di una strenua difesa, prima di capitolare al quindicesimo passaggio, lasciando strada alla Mercedes. Super Max va in difficoltà con gli pneumatici e subisce i sorpassi di Sainz e Hamilton. George Russell vince la Sprint Race, assicurandosi la partenza al palo per la gara.
La domenica la griglia presenta una prima fila Mercedes con Russell davanti a Hamilton. Il 63 tiene dietro il Re Nero e Verstappen. Un contatto fra i due, favorisce il giovane britannico che ne approfitta per scavare un solco fra sé e gli avversari, con il solo Perez che riesce a tenere il passo della Mercedes. La gara di Russell è pressoché perfetta, per la strategia, per il ritmo, per la gestione delle gomme. Nemmeno la Safety car, che ricompatta il gruppo nell’ultima parte del GP, scalfisce quello che è un autentico dominio di George Russell. Il pilota inglese coglie così il suo primo storico successo in Formula 1, quello che gli era stato portato via dalla sfortuna durante il maledetto GP di Sakhir 2020. Questa vittoria esiste, è autentica ma soprattutto è tutta di Russell. George precede Hamilton al traguardo per una doppietta Mercedes che mancava da un anno.
George Russell: Abu Dhabi e le ambizioni per il 2023
Russell si è scrollato di dosso le pressioni e l’ansia di non riuscire a portare a casa una vittoria. Il trionfo di Interlagos è una rampa di lancio importante per l’ex pilota della Williams, oltre a consentirgli di ipotecare il quarto posto in classifica piloti. Nel GP di Abu Dhabi, ultimo appuntamento stagionale, Giorgione si qualifica sesto, ultimo fra i top team. Il suo start non è fortunato, venendo scavalcato da Lando Norris. Il 63 non demorde e si riprende la sesta piazza, per poi superare anche Hamilton. Durante il primo pit stop, Russell si rende protagonista di unsafe release, rischiando di centrare proprio Norris che sopraggiunge in quello stesso istante, mossa che gli costa cinque secondi da scontare durante la seconda sosta. Penalità che non influisce più di tanto, poiché Russell conclude il GP in quinta posizione, complice anche il ritiro del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton.
In classifica generale il giovane britannico chiude quarto, a quota 275 punti, frutto di otto podi, culminati con la vittoria di Interlagos, e una straordinaria costanza. Difatti Russell ha chiuso a punti in venti gare su ventidue, exploit riuscito solo all’extraterrestre Max Verstappen. Ma l’avvenimento degno di nota è che George si è messo alle spalle il compagno di squadra Lewis Hamilton, il divoratore di record, colui che ha dominato durante l’era ibrida, sconfitto solo da Verstappen nel 2021 all’ultimo giro. Russell può ritenersi soddisfatto della stagione, anche se avrebbe sicuramente preferito una Mercedes performante come gli anni precedenti. Per il 2023, l’obiettivo del team e dell’ex pilota della Williams è sicuramente alzare l’asticella, puntare a competere per il mondiale contro le Red Bull e le Ferrari. Ma, per quanto visto nel 2022, Russell ha tutte le carte in regola per continuare a stupire con il suo immenso talento.