Gerard Deulofeu, un canterano all’Udinese: dalle giovanili del Barcellona alla maglia bianconera

Redazione A cura di Redazione
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Gerard Deulofeu ha trovato nuova linfa vitale all’Udinese, entrando da subito ai primi posti delle gerarchie del mister Luca Gotti prima, e Gabriele Cioffi poi. I friulani non stanno di certo attraversando una delle migliori stagioni degli ultimi anni, ma l’attaccante spagnolo dall’inizio del campionato non ha nascosto la voglia di mettersi in mostra, con la tranquillità di chi è consapevole dei propri mezzi e delle proprie esperienze. L’obiettivo dell’ex Barcellona è quello di trascinare i bianconeri ad una salvezza aritmetica il prima possibile, grazie ai suoi 7 gol in 22 presenze finora, che sono destinati ad aumentare da qui a maggio.

Deulofeu, attaccante dell'Udinese
Deulofeu, attaccante dell’Udinese

Gli inizi al Barcellona e l’etichetta di “nuovo Messi”

Gerard Deulofeu nasce nel 1994 a Riudarenes, una piccola cittadina della Catalogna, quasi al confine con la Francia. Da subito la sua vita si tinge di blaugrana, quando nel 2003 inizia a frequentare la cantera del Barcellona, proseguendo tutta la trafila delle giovanili fino alla chiamata della squadra B dei catalani. Il giovane talento spagnolo esordisce in campionato col Barcellona B nella partita contro il Còrdoba, disputando una stagione tranquilla condita da 9 gol in 34 presenze.

Già dall’anno successivo, l’ambiente comincia a notare in lui qualcosa di speciale, tanto da cucirgli addosso l’etichetta di “nuovo Messi, dopo un’annata accompagnata da 18 gol nella serie B spagnola e riuscirà a regalarsi anche il sogno dell’esordio in Champions League con la prima squadra, contro il Bate Borisov. Nello stesso anno esordirà anche in Liga, subentrando al campione David Villa ed entrando a far parte a tutti gli effetti della rosa principale del club. La sua avventura in Catalogna si chiude, almeno momentaneamente, allo stesso modo di come ha avuto inizio. Per uno strano scherzo del destino infatti, la sua ultima partita con i Culés è stata proprio contro il Còrdoba, squadra contro cui aveva esordito.

Gerard Deulofeu ai tempi del Barcellona
Gerard Deulofeu ai tempi del Barcellona

Il passaggio all’Everton e l’Europa League col Siviglia

Arriva per Deulofeu il momento della prima stagione da professionista a tutti gli effetti, grazie alla chiamata dell’Everton dalla Premier League, che lo ingaggerà in prestito per una stagione. Durante il suo primo anno in Inghilterra, ai Toffees segna il suo primo gol al debutto contro lo Stevenage in Carabao Cup e si ripete in campionato nel match contro lo Stoke City vinto per 4-0. Al termine della stagione, dopo aver collezionato 4 gol in 29 presenze, fa ritorno tra le fila del Barcellona, che però non ha intenzione di reintegrarlo nel progetto e decide di girarlo in prestito al Siviglia.

Nonostante le parole di sconforto appena arrivato sotto la guida di Unai Emery, dichiarandosi dispiaciuto per la decisione di Luis Enrique di non trattenerlo per via della scarsa possibilità di minutaggio, Deulofeu si integra subito con la maglia dei Rojiblancos. Nell’arco della stagione disputata in Andalusia, l’esterno spagnolo colleziona 17 presenze in Liga e 5 in Europa League, dove insieme ai suoi compagni trionferà alla fine della competizione. Al termine della stagione viene finalmente ceduto di nuovo all’Everton, stavolta a titolo definitivo, per la cifra di 6 milioni di euro, con il diritto di recompra per le successive due stagioni.

Gerard Deulofeu ai tempi dell'Everton
Gerard Deulofeu ai tempi dell’Everton

L’esperienza negativa ai Toffees e la chiamata del Milan

Il ritorno in Premier League lascia ben sperare per Deulofeu, quando finalmente riesce a disputare una stagione completa tra i titolari dell’Everton siglando anche 4 gol in campionato con il club. All’inizio della stagione successiva però si capisce subito che c’è qualcosa che non va, l’ex Siviglia si ritrova inspiegabilmente ai margini della rosa e non riesce a capirne il motivo. Si rivolge quindi al tecnico Ronald Koeman, che però semplicemente lo invita a trovarsi una nuova squadra. Gerard, dispiaciuto per l’occasione sprecata a Liverpool, riceve la proposta di prestito dal Milan, una grande opportunità che per lui vuol dire fiducia da parte di un club importante a livello mondiale.

In accordo col presidente dei Toffeemen, lo spagnolo si trasferisce in Serie A a titolo temporaneo per una stagione. In maglia rossonera sembra ritrovare l’entusiasmo che gli era mancato in Inghilterra e riesce a sfoggiare tutto il suo repertorio: dribbling, velocità e anche 4 gol in campionato. Il Milan è una squadra che attraversa un momento di transizione, come dimostrano i risultati di quel periodo, ma grazie anche alle sue prestazioni il Diavolo riuscirà ad agguantare la qualificazione ai preliminari di Europa League al termine della stagione.

Gerard Deulofeu ai tempi del Milan
Gerard Deulofeu ai tempi del Milan

L’illusione del ritorno a “casa” e l’esperienza al Watford

Grazie ai sei mesi disputati con la maglia del Diavolo, il Barcellona si convince delle qualità di Deulofeu e decide di esercitare il diritto di recompra dall’Everton, fissato a 12 milioni di euro. I catalani illudono Gerard di potergli regalare finalmente il posto in prima squadra che sogna da quando dava i primi calci al pallone nelle giovanili, ma la sua esperienza al Camp Nou dura solo sei mesi, nei quali non trova abbastanza spazio per continuare la sua avventura in Catalogna. Il Watford di Pozzo decide di farsi avanti e lo ingaggia con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto.

La sua avventura in maglia giallonera non parte benissimo, infatti un infortunio gli impedisce di disputare tutta la seconda parte di stagione in Premier League. Gli Hornets però credono in lui e decidono comunque di riscattarlo per una cifra intorno ai 13 milioni di euro, dimostrando di aver azzeccato l’investimento visto l’alto rendimento di Gerry, così soprannominato in quella annata, che chiuderà il campionato con 12 gol e 5 assist in 35 partite giocate. L’anno successivo prosegue con gli stessi ritmi, ma è costretto ai box proprio nel momento topico, mentre i suoi compagni lottano per non retrocedere in Championship senza successo.

L’approdo in bianconero come stella dell’Udinese

La famiglia Pozzo sembra essere parte integrante del destino di Deulofeu, tanto che è proprio l’Udinese a prenderlo in prestito con diritto di riscatto dal Watford, dopo la retrocessione del club in Championship. Quando Gerard approda alla Dacia Arena, i tifosi bianconeri ripongono grandi aspettative in lui, che col suo talento può regalare gioie al pubblico friulano e diventare insieme a Rodrigo De Paul la stella del club. Nella sua prima stagione sotto la guida di Gotti, insieme alla squadra disputa un campionato più che tranquillo, raggiungendo la 14ª posizione in classifica e la salvezza con 40 punti.

Nella finestra di calciomercato estivo, l’attaccante ex blaugrana viene riscattato e continua la sua avventura in Serie A, disputando fino a questo momento un buon campionato, nonostante l’esonero di Gotti, condito da 7 gol in 22 presenze. Nelle ultime interviste ha dichiarato di voler portare la squadra ad una salvezza aritmetica il prima possibile per potersi godere un finale di stagione senza sorprese fino all’ultima giornata. Il suo futuro non ha ancora certezze, a giochi fatti dovrà sedersi al tavolo con la dirigenza friulana per discutere di quello che succederà in estate, ma quello che è certo è che per i tifosi sarebbe un duro colpo perdere un giocatore del suo talento.

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