Uno di quei giocatori duttili, in grado di svolgere più ruoli e che dà sempre il massimo: il suo nome è Ciurria che oggi, 9 febbraio 2023, compie 28 anni. Patrick rappresenta uno dei pilastri del Monza che, anche grazie al suo numero 84, sta risollevando una stagione che non era partita nel migliore dei modi. Infatti, con l’arrivo in panchina di Palladino tutto è cambiato a partire dal modo di giocare della squadra fino ad arrivare ai risultati che hanno visto trionfare più volte i biancorossi.
Una trasformazione dovuta in gran parte al cambio di mentalità che ha visto nel nuovo tecnico la chiave perfetta e che di conseguenza ha fatto fare un passo in avanti a tutti i suoi calciatori. Tra questi Patrick Ciurria che è diventato uno dei trascinatori del Monza e lo sta dimostrando partita dopo partita grazie alle sue grandi prestazioni.
Ciurria, la storia di chi ce l’ha fatta
Se torniamo indietro però la sua storia non è sempre stata così semplice. Una strada indicatagli da qualcuno che lo segue dall’alto a Ciurria, come raccontato dalla sorella Alessandra ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Infatti un giovanissimo Patrick perse suo cugino Antonio che per lui era come un fratello maggiore e con il quale giocava sempre a calcio. Un fulmine a ciel sereno visto che poco prima dell’accaduto disse al futuro giocatore del Monza di allenarsi perché sarebbe diventato un campione.
Un segno indelebile che lascia non poche ferite, ma che allo stesso tempo porta Ciurria a spingere sull’acceleratore arrivando nelle giovanili del Castellarano, per poi nel 2013 approdare in quelle dello Spezia. Proprio durante questa esperienza inizia a capire di potercela fare visti gli esordi in Coppa Italia e Serie B, ma non era abbastanza per chi come Patrick voleva riuscire a portare il suo cognome in alto anche per suo cugino.
Dopo aver collezionato 24 presenze con la maglia dello Spezia nell’estate del 2016 viene girato in prestito prima al Sudtirol per poi andare nel gennaio del 2017 al Siena dove riesce a trovare 3 gol in 15 apparizioni in Lega Pro. La carriera di Ciurria sembra iniziare ad avvertire un calo, ma è proprio in questo momento che Il Fante, soprannome affibbiatogli durante la sua esperienza nella compagine ligure che significa ragazzo, inizia a far vedere nuovamente di cosa è capace.
La svolta arriva con il suo approdo al Pordenone avvenuto nell’estate del 2017, dove riesce a ritrovare quella fiducia nei suoi mezzi che sembrava aver perso. I risultati si vedono fin da subito con un Ciurria che sembra essere galvanizzato e realizza 6 gol in 29 presenze in Serie C, vincendo l’anno seguente anche il campionando e arrivando in Serie B. Diventa così un vero e proprio leader della sua squadra tanto che nell’annata 2020-2021 scende in campo 36 volte realizzando 9 reti e 11 assist.
Ciurria, l’inizio della favola con il Monza
A luglio del 2021 arriva la grande chiamata da parte di Berlusconi e di Galliani che invitano Ciurria ad unirsi al grande progetto del Monza. Patrick non può far altro che accettare l’offerta che il 31 luglio lo porta a vestire in maniera ufficiale la maglia biancorossa. Una scelta particolare e di cuore quella del numero di maglia, ovvero l’84 riferito all’anno di nascita di suo cugino Antonio. Una parte di cuore che sempre ha portato con sé anche in occasione della promozione in Serie A.
Infatti durante i grandi festeggiamenti per la vittoria contro il Pisa che ha sancito il passaggio nella massima serie italiana del Monza, è stato fatto scrivere sul pullman “Destinazione Paradiso”, canzone che il cugino Antonio suonava spesso con la sua chitarra. Come una sorta di riconoscimento quello fatto da Ciurria che non ha mai voluto dimenticare chi ha creduto in lui fin da bambino dicendoglielo anche prima della sua scomparsa.
Le emozioni sono tante e difficili da controllare, ma adesso per Ciurria c’è un’altra grande montagna da sorpassare l’esordio assoluto in Serie A e l’obiettivo salvezza. Un traguardo non semplice da raggiungere considerando il livello delle tante squadre presenti, ma al quale Berlusconi e Galliani vogliono arrivare senza problemi. La campagna acquisti del Monza infatti, si rivela essere una delle migliori con gli arrivi di Cragno, Izzo, Pessina, Sensi, Rovella fino ad arrivare a Petagna e Caprari.
Una squadra costruita per sognare in grande fin dalla prima partita, ma che però non si rivela essere tale. L’inizio di stagione è a dir poco catastrofico considerando il mercato fatto in estate e che vede il Monza perdere le prime 5 partite giocate e pareggiare la sesta contro il Lecce per 1 a 1. Berlusconi e Galliani decidono che è il momento di rivoluzionare l’ambiente esonerando Stroppa e prendendo Palladino.
I risultati sono immediati con il Monza che trionfa per 1 a 0 contro la Juventus di Allegri caricandosi così in vista dei match successivi che vede i biancorossi indemoniati. Le due partite seguenti infatti, vengono vinte dalla squadra di Palladino contro la Sampdoria e lo Spezia. Punti importanti che cominciano a pesare in classifica e che vedono la società del patron Berlusconi risalire sempre di più.
Uno degli autori principali di questa grande rimonta è proprio uno di quei calciatori che più di tutti sa cosa significa lottare per raggiungere il proprio obiettivo, ovvero Ciurria. L’attaccante italiano infatti, complice l’arrivo di Palladino, si è trasformato diventando uno dei giocatori più decisivi, soprattutto contro le big. Il primo in Serie A è arrivato nel pareggio per 2 a 2 contro l’Inter, seguito la giornata successiva dalla rete contro la Cremonese dove il Monza ha trionato per 2 a 3.
Ultimo, ma non per importanza è quello che Ciurria ha siglato contro la Juventus nel match terminato per 0 a 2 a favore della squadra di Palladino. Insomma una vera e propria trasformazione che adesso vede la formazione biancorossa al 10° posto in classifica, a pari punti con i bianconeri e a 12 lunghezze di distanza dal Milan. Una storia che mette i brividi e che può solo esser d’ispirazione, con Patrick che adesso può puntare al prossimo traguardo, magari alzando un trofeo per sé stesso e per chi lo protegge da lassù.