Real Madrid, da Cristiano Ronaldo a Casemiro: quando vendere diventa un’arte

Tra le innumerevoli doti del Real Madrid è da annoverare senza dubbio l'arte di vendere: a provarlo sono i "capolavori" Cr7 e Casemiro

Rachele Carosi A cura di Rachele Carosi
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Tra le innumerevoli e straordinarie doti del club blanco questa è senza dubbio la più notevole. Parliamo del Real Madrid, la storia di un club e una società che rappresentano il fiore all’occhiello del calcio spagnolo. Era il 5 agosto 2018 nel corso del match di International Champions Cup, la Juventus è in vantaggio per una rete proprio sul Real Madrid quando compare sugli spalti un bambino che sorregge un cartello dal titolo: “Who Needs Ronaldo? “. Immagine questa che presto sarebbe diventata virale per i tifosi blancos e non solo, che cercavano disperatamente di esorcizzare la sconvolgente perdita dell’uomo simbolo del Real, l’uomo che ha permesso a Florentino Pérez di vincere quattro Champions in cinque stagioni: Cristiano Ronaldo.

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Cristiano Ronaldo nel 2018
Cristiano Ronaldo nel 2018

L’arte di vendere: Cristiano Ronaldo

La sua clausola rescissoria ammontava alla cifra inarrivabile di 1 miliardo di euro. Parliamo di Cristiano Ronaldo, l’uomo simbolo da sempre dell’epoca d’oro del Real che inaspettatamente nel luglio 2018 ha scelto di lasciare la camiceta blanca per sbarcare a Torino ed incontrare la Vecchia Signora. Fu uno shock per società e tifosi ma non per il presidente Peréz che sembrava avesse avvertito prima degli altri che la luce accecante emanata dal fenomeno di Madeira si sarebbe presto affievolita. I fatti sembrerebbero ad oggi aver, in parte, dato ragione al presidente blanco con il portoghese senza più una “dimora” sicura e all’eterna ricerca di un club che possa soddisfare la sua sete di grandezza, come riportato da MARCA. Con questo addio, il Real ha dimostrato di essere un club in grado di sovrastare persino l’immagine di una stella come quella di Ronaldo e di non farsi scalfire dall’impopolarità che le proprie azioni possano portarsi dietro.

Casemiro, Real Madrid @Image Sport
Casemiro, Real Madrid @Image Sport

L’arte di vendere: Casemiro

Ultimo in ordine temporale è stato proprio lui. Parliamo di Casemiro, il centrocampista del Manchester United, venduto nel corso di questo mercato estivo tra gioie e dolori per la cifra stellare di 70 milioni di euro al club inglese. Mercato che ha visto ai saluti anche Isco e Marcelo, simboli anche loro del Real di Cr7. In particolare, per il 30enne brasiliano: “Dopo la finale di Champions League ho parlato con il mio agente e gli ho detto che avevo la sensazione che stavo finendo il mio ciclo con il Real. Ci ho pensato, ho cercato di essere onesto con tutti ma la sensazione era la stessa: il mio ciclo era finito, volevo vivere una nuova sfida, provare un campionato diverso e una cultura diversa”. Il Real si dimostra ancora un volta un club non soltanto in grado di acquistare i migliori giocatori sulla piazza ma anche saperli vendere “nel momento giusto”.

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Real Madrid-Atletico Madrid 2015-2016
Real Madrid-Atletico Madrid 2015-2016

Il Real che “crea e distrugge”

Sembrerebbe quasi che il Real Madrid imponga un continuo e inesorabile ricambio generazionale, la cui massima potrebbe essere a tutti gli effetti quella del “tutti sono utili, nessuno è indispensabile“. La società blanca crea stelle e le “distrugge”. Così è stato anche per il capitano Sergio Ramos e, poco dopo, per Raphael Varane ceduto al Manchester Utd. Il talento, secondo i blancos, brucia in fretta ed è necessario avere sempre i “nuovi” calciatori più forti, i talenti più freschi. Oggi i simboli di questo Real sono il 19enne Eduardo Camavinga e il classe 2000 Aurélien Tchouaméni, in attesa che anche l'”anziano” Modric sia scalzato definitivamente dal trono.

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