Real Madrid-Manchester City, Ancelotti sfida Guardiola: lotta di idee tra il maestro e il genio

Real Madrid e Manchester City si sfidano in Champions League, ma è lotta anche di idee tra Ancelotti e Guardiola: il maestro contro il genio

Federica Concas A cura di Federica Concas
5 Minuti di lettura

Nel calcio esistono storie di grandi personalità che spesso si intrecciano tra di loro. Nella notte del Santiago Bernabeu di stasera, 9 maggio, si sovrapporranno le vite calcistiche di due personaggi che hanno scritto pagine memorabili del grande libro del pallone, Carlo Ancelotti e Pep Guardiola. Tattiche e strategie diverse, anche carriere differenti, ma i risultati sono gli stessi per entrambi. Real Madrid e Manchester City daranno vita a una sfida che racconta di più di quello che si vedrà sul terreno di gioco.

Carlo Ancelotti (Real Madrid) - @livephotosport
Carlo Ancelotti (Real Madrid) – @livephotosport

Se si pensa alla Champions League non si può non avere come punto di riferimento il Real Madrid, la camiseta blanca che ha inventato e poi fatto della Coppa dalle Grandi Orecchie un terreno di conquista fin dalla primissima edizione. Dall’altro lato del campo c’è il Manchester City, una squadra caduta e poi risorta, come una nobiltà che ha trovato nuova vita grazie al lavoro e alle possibilità economiche degli sceicchi d’Arabia.

Carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid
Carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid @livephotosport

Real Madrid, Ancelotti è un maestro di fantasia

Tra i tanti temi che tengono banco in vista dell’andata delle semifinali di Champions League tra Real Madrid e Manchester City, c’è quello legato alla tattica delle sue squadre. I due allenatori utilizzano due sistemi di gioco differenti, ma simili nelle finalità. L’allenatore dei Blancos, Carlo Ancelotti, predilige la libertà di movimento sul rettangolo verde e utilizza i suoi campioni quasi come una valvola di sfogo per le sue idee. Fantasia al servizio dell’allenatore e freddezza sotto porta, questo è quello che ci si aspetta da Vinicius, Rodrygo e Benzema.

Real Madrid
Real Madrid @livephotosport

Il centrocampo è anche superfluo da descrivere, Camavinga è ormai leader indiscusso, versatile sia sulla fascia, sia in mezzo al campo all’occorrenza. Valverde, Modric e Kroos a fare da equilibratori tra attacco e difesa nell’esaltazione del gioco del Maestro di Reggiolo, il Real Madrid è pronto a tornare quella macchina da guerra che prende vita negli ultimi scampoli della Champions League, a cominciare da stasera.

Pep Guardiola, Manchester City @livephotosport
Pep Guardiola, Manchester City @livephotosport

Manchester City, Guardiola è il genio della tattica

Discorso differente per il Manchester City, che negli ultimi vent’anni ha visto anche le categorie minori e i fallimenti, ma che ha avuto la fortuna di potersi rialzare e arrivare a livelli che la storia a tinte “Sky Blue” non aveva mai vissuto. L’artefice di questi trionfi è sicuramente Pep Guardiola, un allenatore che ha fatto della tattica la sua missione di vita fin dal periodo di Barcellona, suo trampolino di lancio. Spazio sì alla fantasia in campo, ma con criterio, ognuno degli undici scelti deve necessariamente mantenere i ranghi e rispettare il sistema studiato dallo spagnolo, pena la non riuscita.

Erling Braut Haaland, Manchester City @Livephotosport
Erling Braut Haaland, Manchester City @Livephotosport

Sarebbe facile minimizzare la grandezza del Manchester City solo citando i numeri di Erling Haaland, terminale offensivo che per la prima volta nella storia di Guardiola ha avuto successo per uno con le sue qualità tecniche. I Citizens invece sono una macchina che funziona alla perfezione in ogni suo reparto, dalla difesa sempre attenta anche in fase di impostazione, passando per un centrocampo fatto di piedi mondiali, incursioni e interdizione. L’attacco può contare sul norvegese, ma anche sulla spensieratezza di Alvarez e Mahrez, pronti sempre a stupire.

Josep Guardiola, allenatore del Manchester City @livephotosport
Josep Guardiola, allenatore del Manchester City @livephotosport

Guardiola contro Ancelotti non sarà soltanto un incontro di calcio, ma anche una sfida generazionale tra chi ha scelto da sempre di dare spazio al talento e alla fantasia, e chi si affida alle idee per raggiungere i risultati, un maestro di pallone contro un genio indiscusso della panchina.

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