Euro2024 si avvicina e la Romania sta preparando gli ultimi dettagli prima della partenza verso la Germania. Parecchie big si stanno preparando al meglio per questo torneo, come la Germania che ha dalla sua i favori del pronostico, la Francia piena zeppa di talenti e con l’obiettivo di sfatare il mito degli Europei, il Portogallo all’ultimo valzer di Cristiano Ronaldo, la Spagna pronta alla riscossa e colma di giovani pronti ad esplodere l’Italia per difendere il titolo ed infine il Belgio eterna incompiuta ed all’ultima chiamata.
Proprio nel girone dei Red Devils c’è una squadra col senso di rivalsa e con l’obiettivo di volersi togliere l’etichetta di “squadra cuscinetto” per diventare una di queste outsider del torneo. Si tratta della Romania guidata dal suo astro, mai nascente, Ianis Hagi. Squadra piena di giovani in cerca di rivalsa e con tanti volti noti del nostro campionato.
Una storia amara: i precedenti della Romania
Una storia parecchio amara e colma di delusione quella della Romania che nella sua storia vede come unico “successo” quello nel 2000 con l’eliminazione ai quarti di finale per mano dell’Italia. Prendendo in esame le ultime edizioni della competizione la squadra dell’Est Europa ha sempre alternato la non qualificazione all’eliminazione prematura ai gironi, con l’ultima partecipazione datata 2016 in Francia.
Proprio nell’ultima edizione del 2016 la squadra tricolore ha concluso la propria avventura con l’eliminazione precoce in un girone abbordabile composto da Francia, Svizzera e Albania. In quel caso la squadra fu bersagliata da una pesante critica della tifoseria, soprattutto nei confronti dell’allora talentino della squadra e figlio della storica leggenda del calcio rumeno, Ianis Hagi.
La squadra nella sua storia ha superato i gironi di una competizione europea solamente nel 2000; una storia sicuramente meno gratificante rispetto all’organico di livello che ha avuto la nazionale in parecchie manifestazioni. Ma negli ultimi tempi qualcosa sembra essersi smosso; infatti negli ultimi periodi, dopo una serie di mancate qualificazioni, la squadra ha sempre alternato assenze pesanti a qualificazioni amare.
Sicuramente la squadra allenata da Iordanescu ha tutte le motivazioni per provare a sfatare un mito e superare per la seconda volta nella loro storia i gironi di un campionato europeo, magari con l’occasione di fare qualcosa di più.
Belgio, Slovacchia e Ucraina: il girone delle outsider
Se si pensa al girone dell’ultima partecipazione della Romania le somiglianze con l’attuale girone in cui sono capitati i rumeni è molto simile. In quel caso la squadra partiva leggermente indietro rispetto alla Svizzera m comunque aveva tutte le carte in regola per passare, invece il destino riservò un solo punto e ultimo posto. Anche in questo caso la Romania parte leggermente indietro rispetto all’Ucraina, ma perché questa volta le chance di passare sono maggiori?
Innanzitutto, bisogna considerare la big del girone, il Belgio di Romelu Lukaku, chiamato all’ultima occasione per portare in patria un titolo internazionale. Considerando inoltre, che parecchi giocatori della generazione d’oro, sono ormai all’ultima partecipazione di livello con la maglia dei Red Devils.
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Successivamente abbiamo l’Ucraina di Dovbyk. La squadra vuole ripetersi dopo il cammino di Euro2020 concluso con l’eliminazione i quarti di finale per mano dell’Inghilterra. Gli ucraini hanno concluso il girone di qualificazione proprio dietro gli inglesi e all’Italia, ottenendo il pass tramite i playoff con le vittorie su Bosnia e Finlandia. Gli ucraini si candidano dunque come possibile rivelazione di questo torneo.
Per ultima la Slovacchia, alla terza storica qualificazione e con la grinta di voler superare il girone per riuscire a ripetere lo storico successo del 2016 con l’eliminazione agli ottavi di finale. I ragazzi di Calzona hanno tutte le carte in regola per far bene e magari imporsi in questo girone come possibile sorpresa.
Dunque seguendo queste motivazioni, la Romania potrebbe essere spacciata, anche per via delle ultime partecipazioni non proprio rosee, ma occhio ad Hagi e compagni in grado di compiere un mezzo miracolo staccando il pass per Euro24 da prima nel girone di qualificazione, davanti alla Svizzera, favorita ai nastri di partenza e dunque in grado di ripetersi, magari con un’altra impresa.
I 28 pre-convocati della Romania dal tecnico Iordanescu
La nazionale rumena, sulla stella linea delle altre nazionali, ha diramato una lista composta da 28 pre-convocati stilata dal ct Iordanescu in vista delle amichevoli, da questa lista ne verranno poi esclusi due, portando il numero a 26 giocatori che partiranno in direzione della Germania. Ecco le scelte:
La Romania è formata da un mix di talenti provenienti da vari club e campionati. In porta, potranno vantare giocatori come Nita (Gaziantep) e Moldovan (Atletico Madrid), che nelle gerarchie parte davanti, ma vista la poca costanza nell’Atletico potrebbe perdere il posto. Gli altri due convocati sono Tarnovanu (FCSB) e Sava (Cluj)
In difesa il nome di spicco è quello di Dragusin (Tottenham), pilastro difensivo affiancato da Burca (Al-Okhdood), Rus (Pafos) e Racovitan (Rakow). Sulle corsie le opzioni sono varie, grazie anche alla versatilità dei difensori menzionati in precedenza. Sono stati scelti anche Bancu (Craiova) Raitu (Rayo Vallecano), che hanno dimostrato di poter mantenere saldamente il post da titolare nel ruolo di terzini, garantendo entrambe le fasi, assecondando lo stile offensivo per sostenere le avanzate della squadra, ma anche quelle difensive. Oltre a loro sono stati scelti anche Mogos (Cluj) e Nedelcearu (Palermo).
A centrocampo sicuramente Stanciu (Damac), autore di 14 gol con la nazionale rumena, è destinato a partite da titolar con la 10? sulle spalle e la fascia da capitano. A supportarlo ci sarà Hagi (Alaves) e come alternative Olaru (FCSB) e Coman (FCSB). Come opzioni difensive ci sono i due Marius Marin (Pisa) e Razvan Marin (Empoli).
In attacco la guida sarà Puscas (Bari) autore di 11 gol con la Romania e con la n°9 sulle spalle. A dargli supporto Dragus (Gaziantep), Alibec (Al-Muayyad) e Birligea (Cluj).
Stile di gioco e modulo della Romania
Il selezionatore rumeno Iordanescu dovrebbe confermare il suo 4-2-3-1, sistema contropiede che non punta molto sul possesso palla. Moldovan sarà titolare in porta, dietro a una retroguardia composta da Ratiu, Dragusin, Burca e Bancu. Marin e Screciu agiranno in mediana, con Hagi, Stanciu e Dragus che lavoreranno alle spalle dell’unica punta Puscas.
Romania (4-2-3-1): Moldovan; Ratiu, Dragusin, Burca, Bancu; Marin, Screciu; Hagi, Stanciu, Dragus; Puscas. All: Iordanescu.