La Slovacchia di Calzona è pronta per Euro 2024; i falcons sono a caccia del riscatto dopo la mancata qualificazione ai mondiali in Qatar dello scorso anno. La mano dell’attuale allenatore del Napoli è sotto gli occhi di tutti: la sua Slovacchia ha staccato agevolmente il pass per la Germania, concludendo la fase a gironi alle spalle solo del Portogallo.
Dai precedenti al calendario, passando per i 26 convocati che voleranno in Germania. Tutto quello che c’è da sapere sulla Slovacchia in vista degli europei del prossimo giugno.
I precedenti della Slovacchia
La Slovacchia è alla terza partecipazione consecutiva agli Europei. Quella del 2020, non brillantissima, ha visto gli slovacchi eliminati al primo turno della competizione; leggermente più lungo il cammino del 2016, chiusosi con un’eliminazione agli ottavi rimediata per mano della Germania, dopo un netto 3-0.
I falcons non hanno mai vinto il Campionato Europeo UEFA da nazione indipendente, ma molti giocatori slovacchi hanno contribuito al trionfo della Cecoslovacchia a EURO 1976.
Il calendario della Slovacchia
La Slovacchia è stata sorteggiata nel gruppo E, insieme a Belgio, Ucraina e Romania. Il Belgio di Kevin De Bruyne resta la grande favorita del girone, con le restanti squadre pronte a lottare per il secondo posto.
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Le scelte di Calzona
Calzona dovrà sciogliere gli ultimissimi dubbi prima di stilare l’elenco dei convocati, ma la strada sembra ormai tracciata. Non sono attese novità tra i pali, dove a difendere la porta slovacca ci sarà Dubravka. Il portiere del Newcastle si è reso protagonista di un’ottima stagione con gli inglesi, acquisendo esperienza e minutaggio anche in Champions League.
In difesa, nessun dubbio su Milan Skriniar; il centrale del Psg sarà la stella del reparto. Da capire chi lo affiancherà; tra le diverse opzioni, Calzona sembrerebbe orientato a puntare sul classe 1996 Denis Vavro, ex conoscenza del calcio italiano, ora al Copenaghen. Diverse le alternative sulle fasce, con Gyomber della Salernitana e Hancko del Feyenoord favoriti per la loro abilità in fase di non possesso.
Stanislav Lobotka sarà, ovviamente, la mente del centrocampo slovacco. Il centrocampista del Napoli, pur non riuscendo a replicare l’ultima stagione monstre, è stato tra i pochi giocatori azzurri in grado di salvare la faccia in un’annata disastrosa. A lui saranno affidati tutti i compiti di regia e costruzione della manovra. Al suo fianco potrebbero agire altri due calciatori made in Serie A: facciamo riferimento all’ex Parma Juraj Kucka e ad Ondrej Duda, centrocampista del Verona.
I veri nodi da sciogliere per Calzona riguardano l’attacco: Robert Bozenik dovrà contendersi un posto da titolare in attacco con Robert Polievka. Il primo, centravanti della Boavista, ha concluso la stagione in doppia cifra (11 reti segnate), mentre Polievka del Dukla Banska Bystrica, ha messo a referto 13 reti in 27 partite.
Sulle fasce offensive, il ct della Slovacchia non avrà sicuramente carenza di giocatori: da Suslov, protagonista al Verona con 4 gol e 5 assist stagionali, a David Strelec, stella del campionato Slovacco. Attenzione anche a Robert Mak, esperto classe 1991 del Sydney. Nella bagarre verso un posto da titolare, non va escluso il duo praga composto da Ivan Schranz dello Slavia e Lukas Haraslin dello Sparta.
La probabile formazione
Nessun dubbio sul modulo, il 433 è ormai un must per Calzona. In porta, nonostante la concorrenza di Rodak, sarà Dubravka il titolare. Pochi dubbi sulla linea difensiva a 4; da destra verso sinistra dovrebbero agire Gyomber, Vavro, Skriniar e Hancko.
In mezzo, Patrik Hrosovsky del Genk, Erik Jirka del Viktoria Plzen e Dominik Holly del Jablonec, proveranno a ribaltare le gerarchie che vedono nel trio Kucka, Lobotka e Duda il centrocampo titolare. Mak, complice la giovane età, avrà voglia di dimostrare il suo valore a destra, mentre Suslov dovrebbe accaparrarsi una maglia sulla fascia opposta. Infine, Bozenik dovrebbe essere il punto di riferimento dell’attacco slovacco.
SLOVACCHIA (4-3-3): Dubravka; Gyomber, Vavro, Skriniar, Hancko; Kucka, Lobotka, Duda; Mak, Bozenik, Suslov.
Il calcio moderno di Calzona
Dopo gli anni vissuti al fianco di Maurizio Sarri, di cui è stato storico vice fino alle stagioni in azzurro, Francesco Calzona è diventato cultore del 4-3-3; non ci sono dubbi, la sua nazionale utilizzerà ancora una volta questo sistema di gioco. La Slovacchia interpreta un calcio moderno ed offensivo che però non trascura la fase difensiva.
Lo stesso commissario tecnico, ha sempre negato di essere un integralista da sola costruzione dal basso, verticalizzazione e intensità, ma al contrario è il giusto mix di tutti questi fattori che permette ad una squadra di eccellere.
Il centrocampo è il reparto cardine delle squadre di Calzona: Lobotka sarà il perno e avrà compiti inerenti, prevalentemente, alla gestione del possesso; mentre dalle mezzali ci aspettiamo densità ed inserimenti.