La Spagna si prepara ad affrontare Euro 2024. Come di consueto, la squadra attualmente guidata dal tecnico Luis de la Fuente, partirà tra le favorite per la vittoria finale della competizione. “La scoperta” di una nuova proposta di calcio sembra entusiasmare Morata e compagni, con il centravanti dell’ Atletico Madrid chiamato a guidare la Spagna verso la conquista del 4° titolo europeo della sua storia.
Dai precedenti al calendario, passando per i 26 convocati che voleranno in Germania. Tutto quello che c’è da sapere sulla Roja in vista degli europei del prossimo giugno.
I precedenti
La Spagna è reduce da due eliminazioni europee consecutive – Euro 2020 in semifinale, Euro 2016 agli ottavi – contro l’Italia. Risale invece al 2012 – proprio contro gli azzurri, allo stadio Olimpico di Kiev – l’ultimo successo delle Furie Rosse nella competizione.
Il calendario
La Spagna è stata sorteggiata nel gruppo B, insieme a Croazia, Italia ed Albania. Il girone non è sicuramente dei più semplici: gli azzurri, che avevano sconfitto gli spagnoli nella semifinale di Wembley ad Euro 2020, avranno voglia di difendere il titolo di campioni in carica dopo la mancata qualificazione ai mondiali in Qatar.
Mentre la Croazia di Modric, fresco di rinnovo con il Real Madrid, è ormai diventata certezza della competizione. Dal 1996 infatti, la nazionale di calcio croata ha sempre partecipato a questo torneo. Nulla togliendo all’Albania, qualificatasi dopo il pareggio con la Moldavia, è lecito aspettarsi una bagarre tra Spagna, Italia e Croazia per i primi due posti del gruppo.
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Le certezze di La Fuente
Un mix perfetto di Gioventù ed esperienza, potrebbe essere riassunto in questo modo il gruppo allenato da Luis de la Fuente in vista degli europei. Il ricambio generazionale era inevitabile, ma le basi poste negli anni scorsi con la vittoria della Nations League e la semifinale di Euro 2020, consentiranno alla Furia Rossa di approdare in Germania con l’etichetta di big assoluta.
Salvo sorprese, la porta spagnola sarà protetta da Unai Simon. L’estremo difensore dell’Athletic Bilbao, si è distinto anche quest’anno in liga: 35 partite giocate, 33 gol subiti e 93 parate dovrebbero garantirgli la titolarità agli europei. In difesa, sarà ancora l’esperienza a padroneggiare.
Con i big, Laporte e Carvajal, pronti ad essere protagonisti dell’ennesima competizione ufficiale. A proposito di big, gli iberici dovranno fare a meno di Gavi, perno del centrocampo del Barcellona, che ha concluso anzitempo la stagione per la rottura del legamento crociato e del compagno di squadra Alejandro Balde, terzino sinistro ai box a causa di un grave strappo muscolare.
Sarà dunque Rodri – 8 gol e 9 assist quest’anno col City – a raccogliere le redini del centrocampo, con l’arduo compito di non far rimpiangere il veterano Busquets ormai ritiratosi dalla nazionale. Ma, visti i precedenti con i Citizens, non dovrebbero esserci particolari dubbi a riguardo.
Sulla fascia destra offensiva invece, i riflettori saranno puntati su Lamine Yamal. Il classe 2007, considerato miglior giovane d’Europa, è reduce da 7 gol e 10 assist stagionali ed avrà voglia di consacrarsi definitivamente tra i grandi del calcio europeo.
Alvaro Morata sarà ancora una volta il centravanti titolare della selezione, nonostante le ripetute critiche ricevute in carriera a causa della scarsa continuità realizzativa. Il 19 dell’Atletico Madrid è il prototipo di attaccante che tutti gli allenatori vorrebbero avere: rapido nell’attaccare la profondità, valido tecnicamente e con un più che discreto fiuto del gol.
Dubbi e ballottaggi
Sono ancora diversi i nodi da sciogliere per La Fuente prima di stilare l’11 tipo che accompagnerà la Spagna agli Europei. Alle sopracitate certezze iberiche infatti, si vanno a contrapporre gli inevitabili dubbi legati a convocati e titolari.
Pau Torres, difensore centrale dell’Aston Villa, è insediato da Robin Le Normand. Il difensore centrale francese, neutralizzato spagnolo, si è reso protagonista di una grande stagione con il Real Sociedad, collezionando 29 presenze in liga e 7 in Champions League. Vedremo se proprio l’esperienza acquisita nella fase a gironi della massima competizione per club basterà a convincere il ct spagnolo.
Le condizioni fisiche di Pedri, invece, rappresentano il più grande punto interrogativo della mediana spagnola, qualora stesse bene, sarebbe protagonista indiscusso della competizione. In caso contrario, Fabian Ruiz del Psg potrebbe essere una valida alternativa. In attacco i dubbi riguardano la fascia sinistra, con le opzioni Dani Olmo, Ferran Torres e Nico Williams. I primi due, dotati di maggiore tecnica e abilità in contropiede, sembrerebbero essere più idonei alla proposta di calcio di La Fuente.
La probabile formazione
Spagna (4-3-3): Unai Simon; Carvajal, Pau Torres, Laporte, Grimaldo; Rodri, Zubimendi, Fabian Ruiz; Yamal, Morata, Olmo.
Le novità tattiche di La Fuente: più contropiede e meno tiki-taka
Il passaggio di testimone da Luis Enrique a La Fuente, sembrava dover rappresentare un percorso di totale continuità con quello avviato in passato dall’attuale tecnico del Psg. Vuoi per il DNA bel giochista spagnolo, vuoi per l’esperienza accumulata dal ct negli anni in cui ha allenato l’under 19, U21, U23, in pochi avrebbero immaginato che il neo allenatore della Spagna potesse apportare delle, più che discrete, novità tattiche all’interno della Roja.
Va sottolineato innanzitutto che, a differenza del suo predecessore, La Fuente non è un fautore del falso nueve. Il 433 infatti, sarà il modulo di riferimento in Germania, con Morata che avrà i classici compiti del 9 moderno: attacco alla profondità e capacità realizzativa nel trasformare in rete i cross provenienti dagli esterni. Proprio quest’ultimi dovranno essere rapidi ed efficaci in contropiede.
Si, proprio il contropiede; bandito e considerato eretico dagli spagnoli, è tornato in auge con il neo ct che lo ha definito «un esercizio di intelligenza calcistica». A centrocampo, la squadra non verrà snaturata: Rodri detterà i tempi di gioco e sarà fondamentale in fase di non possesso, raccogliendo così l’eredità di Busquets. Mentre le due mezzali, avranno compiti prevalentemente tecnici nella costruzione della manovra.
La strada sembra ormai tracciata, la Spagna sarà una squadra camaleontica che adotterà nuovi schemi e soluzioni, senza però abbandonare i principi tattici del passato.