Torino fra top e flop, da Zapata a Milinkovic: difesa da 30 e lode ma attacco sterile

Tempo di tirare le somme in casa Torino dopo una stagione, sicuramente migliore rispetto alle precedenti, che però, ha portato solo una buona posizione di classifica e niente Europa

Redazione A cura di Redazione
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La stagione del Torino si è appena conclusa, con la finale persa dalla Fiorentina che non ha dunque regalato l’accesso alla prossima Conference League. Una stagione iniziata con delle cessioni importanti nel reparto difensivo: gli addii di Izzo, Singo e Aina potevano minare alla serenità di un reparto che, nella precedente stagione era stato più che sufficente.

Come se non bastasse, la prematura dipartita di Schuurs causa infortunio, aveva fatto pensare ad una stagione complessa, ma con l’ascesa di Buongiorno, premiato anche dalla fascia da capitano, e l’arrivo importante in difesa della rivelazione Bellanova, hanno dato nuova sicurezza, anche grazie ad un super Milinkovic Savic che ha trovato continuità in questa stagione dopo la cessione di Berisha.

torino

Ma se da un lato i granata hanno consolidato una difesa già parecchio forte, dall’altro lato l’attacco ne ha pagato le conseguenze. Un modo di giocare fin troppo difensivista che, sulla singola stagione ha dato ragione a Juric con un buon nono posto, ma sulla lunga e con l’assenza di qualche top le cose potrebbero anche cambiare.

Il problema della squadra torinese è da sempre il mercato. Una squadra che, anno dopo anno naviga sempre sulle stesse acque della tranquillità, eccezion fatta nella stagione 20/21 dove, solo grazie ad un arrivo del tecnico Nicola, la squadra riuscì a salvarsi all’ultima giornata di campionato. Una squadra che anno dopo anno viene smantellata con cessioni di importanti, ripartendo sempre da 0 con nuovi, giovani e inesperti acquisti.

I Top del Torino

Difficile non trovare dei giocatori simbolo di una stagione comunque conclusa in positivo e con una squadra ad un solo passo dall’obiettivo Europa. Una squadra capace di migliorare parecchio il proprio reparti difensivo, diventando una delle migliori difese di questa Serie A, tanti i giocatori artefici di questa crescita ad iniziare da Milinkovic Savic, passando per il perno Buongiorno, alla certezza Rodriguez e ad un Zapata che si è caricato da solo il reparto offensivo granata, senza dimenticare la super rivelazione Raoul Bellanova.

Torino, Milinkovic-Savic

Una difesa da 30 e lode, gli artefici di questa impresa

I meriti di una difesa così solida in questa stagione vanno sicuramente dati, in parte al grande lavoro tattico di Ivan Juric, capace di trasformare una squadra fragile in una corazzata difensiva, ma i meriti non sono del tutto suoi. Infatti il merito va anche distribuito, iniziando dal suo portiere Vanja Milinkovic Savic che ha dimostrato una grande crescita, soprattutto sotto l’aspetto della leadership, caratteristica che gli era spesso mancata.

Senza poi dimenticare capitan Buongiorno, che ha saputo sopperire alla pesante assenza di di Schuurs, caricandosi la squadra sulle palle, nonostante la giovane età. Il centrale ha saputo dimostrare grande carisma e un’ottima fase difensiva, confermando quanto detto di buono su di lui, conquistando anche un posto nei pre-convocati di Spalletti per la spedizione europea.

Dopo di lui non può non essere nominato un altro grande giocatore in grado di abbinare un’ottima fase difensiva ad una fase offensiva spesso pericolosa. Stiamo parlando di Ricardo Rodriguez, autore di un’ottima stagione con la maglia granata, ed in piena sintonia con l’ambiente. Durante la sua stagione ha saputo spesso alternare delle ottime chiusure e letture difensive ad una fase offensiva impostata sul contropiede e sui suoi cross velenosi, senza dimenticare il vizio per il tiro da fuori area.

E come ultimo tassello non potevamo non menzionare il terzino destro di spinta Raoul Bellanova. Dopo una scorsa stagione giocata a buoni livelli ma conclusa con il mancato riscatto dell’Inter, i dirigenti granata decidono di puntare forte su di lui, rivelandosi dopo poco tempo una mossa azzeccata. Infatti il terzino ex primavera del Milan, che si starà mangiando le mani, ha regalato spesso spunti interessanti con le sue percussioni tanto da meritarsi il paragone con Bale e la convocazione per gli europei con la nazionale italiana.

Un attacco sterile con un solo condottiero

torino, zapata

Se la difesa merita una grande menzione, la stessa cosa non vale per l’attacco poco prolifico e con un misero bottino di 36 reti segnate. L’unico merito del reparto offensivo granata va dato a Duvan Zapata, autore di una stagione giocata ad alti livelli, simili a quelli visti con l’Atalanta, e autore di ben 13 gol e 4 assist. Le assenze pesanti dei suoi colleghi di reparto si sono fatte sentire, ma il contributo del colombiano è stato provvidenziale per non vanificare quanto fatto di buono dalla difesa granata.

I flop del Torino

Nonostante la buona stagione sono tante le pedine nello scacchiere granata che avrebbero potuto fare la differenza in questa stagione, a partire dall’ammutinato Schuurs, che dalla sua comunque non ha colpe per il precoce infortunio, un reparto di centrocampo con parecchia sostanza ma con troppe partite sbagliate che ha complicato e non poco la manovra offensiva ed infine un attacco che, tranne Zapata, ha fatto poco o nulla.

Ricci, Torino

Quante delusioni e quanti fantasmi in casa granata

Il primo artefice dello scacchiere granata a finire sulla nostra “black list” è Schuurs. Il centrale difensivo ha dovuto alzare bandiera bianca anzi tempo per un infortunio al crociato che lo ha costretto ai box per l’intera stagione. Ma le vicende sono state fortuite e per questo rispetto agli altri ha sicuramente meno colpe, visto anche il grande rendimento della difesa del Torino in sua assenza.

Chi invece non ha attenuati è il pacchetto di centrocampo Ricci-Ilic-Vlasic, da loro si ci aspettava sicuramente di più viste le premesse di inizio stagione, ma c’è più di qualcuno che in questa stagione ha fatto addirittura peggio, come se per un’intera stagione fossero rimasti nell’ombra.

torino, okereke

Stiamo parlando del tridente Pellegri-Sanabria-Okereke. Il primo ha ormai da tempo smarrito la bussola e nonostante qualche momento positivo, alla fine non riusciva mai a dare continuità. Il secondo ha decisamente toppato, da lui ci si aspetta di più che un misero bottino composto da 5 reti e una stagione da comparsata. Il terzo invece, non ha mai visto la porta, facendo sorgere il dubbio su una sua possibile sparizione. E’ stato il lontano parente di quello visto con la Cremonese e in estate non sarebbe da escludere una sua eventuale cessione.

Torino, ti aspetta una stagione turbolenta

La prossima stagione, sarà parecchio delicata vista la rivoluzione in corso. La mancata qualificazione alla Conference League ha creato parecchi malumori all’interno della squadra, ad iniziare dall’allenatore Ivan Juric, che ha già comunicato l’addio alla guida dei granata.

Alessandro Buongiorno, Torino

Molti saranno i calciatori che lasceranno Torino, Buongiorno sempre più vicino ad un’importante cessione verso un club più rinomato, Zapata che, nonostante la proposta del Cruz Azul prontamente rifiutata, potrebbe decidere di lasciare in caso di offerte da club di Serie A o europei. Ricci che, nonostante una stagione decisamente inferiore rispetto alle aspettative, ha comunque il concreto interesse di diversi club italiani.

Rodriguez, che dopo parecchi anni in Italia, potrebbe optare per un ritorno in patria o una meta più esotica come la MLS o la Saudi Pro League. Dunque sono tante le cessioni in vista per Urbanio Cairo che con questo tesoretto dovrà scegliere cosa fare: puntare su giocatori giovani e in grado di crescere nel medio lungo periodo, per puntare più in là ad un piazzamento europeo, sotto la guida di un tecnico meno rinomato oppure scegliere dei giocatori in avanti con l’età ed affidarsi ad tecnico già conosciuto come Italiano o Barone? Queste sono riflessione che, attualmente lasciano il tempo che trovano ma che fra non molto saranno il centro delle discussioni della dirigenza granata.

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