Uruguay in Copa America: il mix di Bielsa, tra pilastri e nuove leve per tornare a vincere

L'Uruguay vuole riprendersi il posto tra le big internazionali, andando a staccare di nuovo l'Argentina nelle vittorie della Coppa America: con Marcelo Bielsa al comando, la Celeste proporrà un mix di esperienza e freschezza per conquistare il trofeo

Francesca Rofrano A cura di Francesca Rofrano
8 Minuti di lettura

L’estate del 2024 non ci lascerà di certo a bocca asciutta a livello di avvenimenti sportivi. Euro 2024 non sarà l’unica competizione, ma nelle calde notti estive ci terrà compagnia anche la Copa America, una competizione ambita da tutto il Nuovo Continente. A detenere il titolo attualmente è l’Argentina di Scaloni, che nel 2021, ha battuto la concorrenza del Brasile, tra l’altro a casa propria, con il risultato secco di 1-0.

Anche per questa edizione gli albiceleste sono i favoriti, ma da tenere d’occhio sono quelle compagini che racchiudono in sé l’orgoglio e il senso della rivincita, con la volontà ovviamente di andare a riaprire un ciclo. Di chi si può parlare in questi termini, se non dell’Uruguay? La Celeste è infatti la nazionale americana che più, nella sua storia ha imposto il proprio gioco e che è riuscita a mettere in bacheca ben 15 trofei, pareggiati soltanto dagli uomini di Scaloni nell’ultima edizione.

Se da un punto di vista geografico l’Uruguay non è niente più che un lembo di terra, con addirittura meno abitanti della Costa Rica, a livello calcistico la Celeste rappresenta una vera e propria istituzione mondiale.

Negli ultimi anni però si è ritrovata a scivolare forzata da alcune decisioni a volte parecchio controverse dei propri commissari tecnici, sempre più legati all’idea di schierare i senatori e poco propensi a valutare le nuove leve, nonostante il settore giovanile sia ricco di talenti che aspettano soltanto di prendersi il palcoscenico, mancando anche l’accesso alla fase ad eliminazione diretta dei Mondiali in Qatar nel 2022. Ma con il Loco Bielsa, un nome una garanzia, l’Uruguay si presenta a questa competizione con tutta la voglia di tornare lì dove per anni ha guardato tutti dall’alto verso il basso.

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Il calendario dell’Uruguay

Nel corso della 48ª edizione della Copa America, l’Uruguay di Bielsa è stata associata, tramite sorteggi, al gruppo C, un gruppo che almeno apparentemente non dovrebbe infastidire troppo la compagine sudamericana. A contendersi il passaggio al turno successivo saranno Panama, Stati Uniti e Bolivia.

L’esordio in Copa America 2024 per l’Uruguay sarà il 24 giugno dove incontrerà il Panama di Christiansen al Sun Life Stadium. Seguirà poi la sfida contro la Bolivia al Metlife Stadium il 28 giugno, per poi concludere con la fase a gironi il 2 luglio, nel match “in casa” degli Stati Uniti all’Arrowhead Stadium.

Per visibilità e per storia, l’Uruguay non dovrebbe avere rivali nel girone, ma vista la condizione di rinnovamento, tutte le altre nazionali potrebbero cercar di ferire i sudamericani nell’orgoglio: rischio particolare è l’USA che sicuramente è la formazione che si gioca l’accesso agli ottavi di finale proprio insieme alla Celeste, grazie ai suoi campioni che, giorno dopo giorno, riescono ad imporsi nel palcoscenico del calcio internazionale.

I probabili convocati di Bielsa

Mentre molte nazionali hanno già presentato la lista dei pre-convocati, che entro il 12 giugno dovranno diventare 26, il commissario tecnico dell’Uruguay mantiene ancora il mistero attorno a quella che sarà la sua lista, forse per valutare al meglio quelle che potrebbero essere le eventuali sorprese.

Proprio come fatto soltanto qualche mese fa, chiamando in occasione di un’amichevole, Walter Dominguez, attaccante 24 anni di militante nello Juventud Soriano, di un campionato regionale. C’è da dire che però l’ossatura della squadra di Bielsa è forte e compatta, ma non la combinazione per il Loco non è mai fissa.

Incognita portieri

I dubbi di Bielsa potrebbero prevedere persino la porta. La Nazionale Uruguaiana, infatti, potrebbe decidere di affidarsi nuovamente a Sergio Rochet, portiere dell’Internacional, che però ha saltato l’ultimo giro di convocazioni in Nazionale, nonostante gli siano stati affidati le chiavi della porta Celeste nel corso dei Mondiali in Qatar.

Altre possibili opzioni potrebbero vedere anche Santiago Mele dell’Atletico Junior, ma anche Franco Israel dello Sporting Lisbona e Randall Rodriguez. Dall’impostazione che deciderà di dare il CT alla sua squadra, la scelta degli estremi difensori verrà fatta di conseguenza.

Difesa blindata

Se c’è un reparto che invece l’Uruguay e Bielsa tendono a non cambiare è sicuramente quello della difesa. Araujo, Gimenez, Caceres e Vina sono quasi insostituibili. Il punto interrogativo rimane come sempre su Bruno Mendez del Granada e su Matias Olivera che però nelle ultime spedizioni è stato maggiormente preso in considerazione anche per via delle qualità espresse nel corso della sua esperienza a Napoli e per dirla tutta anche con un fiuto per il gol da non sottovalutare e che potrebbe ritornare utile.

Centrocampo fisico

Qualità intrinseca dell’Uruguay è ovviamente la Garra Charrua, quella grinta ed istinto intrinseco che spesso hanno fatto la fortuna della compagine sudamericana e di cui i centrocampisti uruguagi ne sono colmi.

Queste doti si vedono in particolar modo nella solita scelta dei convocati di Bielsa, che oltre ai soliti Bentancur, Ugarte e De La Cruz. Non ci sarà invece Vecino che, dopo l’infortunio che non gli ha permesso di partecipare a Qatar 2022, ha deciso di lasciare la Nazionale per regalare maggior spazio alle giovani generazioni, che dovranno necessariamente prendere il posto di un giocatore che per anni ha retto il centrocampo celeste.

Un attacco stellare

Se gli attaccanti uruguaiani godono di una certa fama non è di certo per casualità. Maggior esponente è per certo Luis Suarez che in questa Copa America potrebbe indossare per l’ultima volta la maglia celeste. Il Pistolero, arrivato all’età di 37 anni ha infatti già annunciato che a breve la sua avventura calcistica arriverà al termine. Che sia l’ultima occasione per provare ad acciuffare il tanto agognato trofeo, vinto soltanto ad Argentina 2011.

Nuove leve più fresche e sicuramente tutte da scoprire sono Olivera e Facundo Torres dell’Orlando City che spicca anche per qualità piuttosto importanti dal punto di vista tecnico, così come Federico Vinas e Pellistri. Più conosciuto a livello internazionale e sicuramente pilastro dell’Uruguay del futuro è Darwin Nunez del Liverpool. I 18 gol e i 13 assist dovrebbero bastargli per una convocazione certa in nazionale.

Probabile formazione

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Rochet; Araujo, Gimenez, Caceres, Vina; Valverde, Bentancur, De La Cruz; Pellistri, Darwin Nunez, Olivera. CT: Bielsa.

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