Chiesa-Juventus, è rottura definitiva: le tappe del divorzio

Thiago Motta ha annunciato la rottura con Federico Chiesa, escluso dai convocati per l'amichevole contro il Brest: l'esterno della Nazionale ha 27 giorni di tempo per trovarsi una nuova sistemazione

Riccardo Siciliano A cura di Riccardo Siciliano
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Federico Chiesa divorzia a neanche un mese di distanza dal matrimonio. Non parliamo di una separazione con la sua Lucia Bramati, bensì quella con la Juventus, compagna di avventura dal 2020. L’esterno della Nazionale non è stato convocato per l’amichevole con il Brest di Pescara: la decisione è stata presa di comune accordo da società e Thiago Motta. Ripercorriamo le tappe che hanno portato alla rottura definitiva.

L’infortunio al ginocchio

Arrivato dalla Fiorentina nel 2020 per un affare complessivo da 60 milioni di euro, Chiesa era destinato a diventare il futuro della Juventus. L’Europeo vinto con l’Italia da protagonista nel 2021 sembrava averlo lanciato tra i grandi del calcio mondiale, ma il percorso di crescita è stato bruscamente frenato dalla rottura del legamento crociato rimediato nel gennaio del 2022.

L’infortunio di Chiesa

Da quel momento, Chiesa non è più riuscito a tornare sui livelli espressi nel 2021. Il numero 7 dei bianconeri è stato fermato da diversi problemi fisici nelle ultime stagioni, dove il feeling con Massimiliano Allegri non è mai stato dei migliori. Nella scorsa annata sono stati 9 i gol siglati in 33 presenze in campionato, di cui appena 3 contro le prime 10 della classifica (con Lazio, Napoli e Bologna).

La trattativa per il rinnovo

Il distacco con la Juventus è iniziato con i primi approccio per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2025. Il club bianconero ha iniziato una politica di taglio degli stipendi e aveva proposto a Chiesa un prolungamento alle stesse condizioni di quelle attuali (5 milioni netti a stagione). Il giocatore invece sente di meritare un contratto da top player, status acquisito dopo l’Europeo vinto nel 2021.

Federico Chiesa con la maglia della Juventus
Federico Chiesa con la maglia della Juventus

Il rinnovo-ponte

Tra le idee di Giuntoli c’era anche quella di un rinnovo-ponte per rimandare tutto alla prossima estate, al termine del Mondiale per Club. In questo modo, la Juventus avrebbe più tempo per trovare un acquirente, mentre il calciatore avrebbe la possibilità di mettersi in mostra in una vetrina come quella della Champions League. Invece, dall’entourage dell’esterno non è mai arrivata l’apertura a questo tipo di soluzione. Il fallimento all’Europeo in Germania però non ha migliorato la sua posizione.

La decisione di Thiago Motta

La trattativa per il prolungamento non è mai decollata e il cambio in panchina non ha migliorato la situazione. Entrambe le parti sono rimaste insoddisfatte del finale dell’ultima stagione, mentre Thiago Motta non ritiene l’esterno un elemento indispensabile per il suo progetto. L’obiettivo della Juventus è quello di cederlo quest’estate per non rischiare di perderlo a parametro zero.

Lo strappo definitivo

Chiesa è rientrato alla Continassa il 23 luglio, tre giorni dopo le nozze. Il numero 7 dei bianconeri ha lavorato inizialmente con gli altri esuberi della rosa, mentre il resto della rosa era impegnata nel ritiro in Germania. Il giocatore si è poi aggregato regolarmente al resto dei compagni sotto gli ordini di Thiago Motta, senza esclusioni (al contrario degli altri giocatori in uscita).

Chiesa con la maglia della Juventus

L’esclusione con il Brest: l’annuncio di Thiago Motta

Chiesa si è allenato tutta la settimana con i compagni, ma non ha comunque preso parte all’amichevole con il Brest, terminata con il risultato di 2-2. Nessun problema fisico dietro l’esclusione. Al termine del match, lo stesso Thiago Motta ha annunciato i motivi della scelta: “Chiesa è rimasto fuori per motivi di mercato, sia lui che gli altri rimasti a casa, tranne Miretti che è infortunato. Siamo stati chiari con loro. Sono bravi, ma devono cercare delle soluzioni dove possono giocare di più. Sia per Chiesa che per gli altri sono decisioni prese“.

Gli scenari futuri

Adesso, Chiesa ha 27 giorni di tempo per trovare una nuova sistemazione. La Juventus vuole evitare di perderlo a zero (c’è l’Inter all’orizzonte), ma al momento non sono arrivate proposte concrete. La Roma aveva trovato un’intesa con i bianconeri – ma non quella con l’ex Fiorentina – prima di virare su Soulé, mentre l’interesse del Napoli non si è mai concretizzato, così come quello di Chelsea e Tottenham. Ad oggi, è impossibile decifrare il futuro del calciatore. Giuntoli ha fissato a 20-25 milioni di euro il prezzo del cartellino: la situazione potrebbe sbloccarsi solamente negli ultimi giorni di mercato.

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