Coin of Champions e Marco Materazzi ospiti di Special Crypto: “Un progetto concreto che ho sposato in prima persona”

Carlotta Desirello A cura di Carlotta Desirello
9 Minuti di lettura

Coin Of Champions (COC) è un token che vuole coniugare il mondo dell’industria Blockchain con quello dello sport. Il progetto è stato lanciato solo lo scorso settembre, ma in pochi mesi ha riscosso un successo straordinario, dal momento che può già contare su più di 10 mila holders. Ma cosa offre, in particolare, questa realtà, rispetto alle altre che in principio possono apparire simili? A parlare proprio di questo argomento sono stati il responsabile marketing del progetto, Simone Di Sabato, e Marco Materazzi, uno dei tanti campioni dello sport ad aver scelto di rappresentare questa iniziativa come testimonial, il quali hanno avuto modo di rispondere ad alcune domande del famoso imprenditore e youtuber Marco Montemagno, nel video “Crypto e Sport con The Coin Of Champions”, presente sul suo canale Youtube.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Marco Materazzi (@marcomaterazzi)

Abbiamo iniziato a maggio ed è stato fin da subito un’iniziativa molto ambiziosa, perché volevamo unire un gruppo importante di Ambassadors del mondo del calcio per poi passare anche ad altri sport. In poco tempo abbiamo creato un bel progetto, collezionando numeri che valgono i campioni che ci rappresentano”, ha spiegato Di Sabato a proposito di come si è sviluppato agli inizi il progetto. Inoltre, c’è una differenza sostanziale rispetto alle altre realtà: “Diversamente dal 90 per cento dei progetti cripto, che sono di tipo speculativo, noi abbiamo voluto creare un ecosistema. Siamo partiti con l’idea di un progetto, che avesse una parte legata ai bambini per scovare i campioni del domani, oltre che una parte dedicata al fantacalcio, con le carte NFT, e fantasy game legati anche ad altri sport, come pallavolo e tennis”.

Coin of Champions
Coin of Champions

Materazzi e l’approccio a Coin Of Champions

Materazzi, poi, ha avuto modo di parlare invece di come lui e tanti altri Ambassadors si siano legati a Coin Of Champions e cosa comporti la loro presenza, soprattutto da un punto di vista delle garanzie rispetto alla concretezza del progetto: “Io mi sono adeguato al mondo digitale, perché quando decidi di prendere parte a questi progetti devi farlo in prima persona, altrimenti è inutile. Ad esempio, a proposito di NFT, ho voluto capire bene di cosa si trattasse e mi hanno aiutato tutti. Ho scelto di comprendere bene questo mondo, perché quando proponi un progetto devono esserci sempre basi solide e questo mi sembra che si noti, visti anche gli interpreti che ne fanno parte. Noi Ambassadors siamo tutti ex compagni e colleghi, che parliamo tra di noi, e prima di sposare questo progetto, quindi, lo abbiamo guardato tutti insieme”.

L’ex calciatore, poi, ha anche parlato di come COC possa integrare sia adulti, che giovani: “Il progetto è rivolto sia agli agli adulti, che faranno gli allenatori con il fantamercato, sia ai bambini, perché dobbiamo riuscire a fare innamorare i bambini del calcio, ma anche degli altri sport come il nuoto il ping pong, il padel o il tennis. Tutti noi testimonial cercheremo di portare l’esperienza che serve per ogni tipo di ramo”. Materazzi ha anche spiegato come agisce in pratica, quando riceve una comunicazione interna a Coin Of Champions, al quale è possibile iscriversi cliccando qui: “Innanzitutto devo capire da quale gruppo arriva, perché abbiamo, ad esempio, una parte marketing, una operativa e una strutturale. Quando arrivano i messaggi da pubblicare, quindi, cerco di capire chi mi ha scritto e poi ci confrontiamo con Simone, perché ho 50 anni e sono molto all’antica, anche se mi stanno istruendo molto bene. Quando arriva una comunicazione, in ogni caso, ci si muove tutti quanti come una squadra”

Inoltre, il campione del del mondo del 2006 ha raccontato anche della comunicazione verso gli altri testimonial: “Quando parlo con i calciatori di questo mondo, devo dire che ascoltano e si fanno istruire. Inoltre, quando vedono quello che stiamo realizzando comprendono che abbiamo molta credibilità. Penso di essere stato il primo, poi sono venuti Nesta, Zambrotta, Sneijder e molti altri; sono tutte persone che hanno chiesto referenze a me e se sono entrati significa che ho fatto un buon lavoro. Alla fine la faccia è la nostra quindi è giusto che ci sia credibilità”.

Coin of Champions
Coin of Champions

Il progetto “Campioni del domani”

Una delle iniziative più interessanti di Coin Of Champions riguarda quella rivolta ai giovani talenti del calcio, che vorrebbero aver modo di farsi notare. Di Sabato ha spiegato bene come funzionerà in pratica: “Andremo a selezionare delle squadre con un settore giovanile, che ci manderanno video dei loro ragazzi. Questi video verranno poi votati dai token holders e i più votati otterranno premi come una foto con il loro campione del cuore o una maglia autografata. Inoltre, un osservatore li valuterà e i provini verranno girati nel mondo del calcio”. A tal proposito, Materazzi ha spiegato a suo parere quando è il momento più adatto per valutare se un giovane possa aspirare o meno ad una carriera ad alti livelli: Secondo me l’età giusta è sui 16-17 anni, perché è il momento in cui si sceglie una strada. Ci sono ovviamente le eccezioni come me, che a 22 anni giocavo ancora nei dilettanti. Io, però, non ho mai smesso di inseguire il mio sogno e quindi non c’è un età in cui bisogna lasciare perdere. Per esperienza posso dire di continuare sempre a seguire i propri sogni, perché le soddisfazioni arrivano”.

PER ISCRIVERTI A COIN OF CHAMPIONS CLICCA QUI

Lo stesso Montemagno ha trovato il progetto molto interessante, aprendo alla possibilità che, tra 10 anni, un giocatore notato proprio grazie a Coin Of Champions, possa raggiugere i più alti livelli, aspetto su cui anche lo stesso Materazzi punta: “Sì è una bella opportunità per tutti, perché chiunque ha la possibilità di emergere grazie a questo progetto. Io mi auguro un giorno di vedere un ragazzo e poter dire che lo abbiamo aiutato. Ovviamente, poi, il merito è del giocatore, perché se uno ne ha le qualità può giocare un europeo o un mondiale, però poterlo aiutare e dargli questa opportunità è un bel vantaggio“.

Marco Materazzi, ex difensore dell'Inter
Marco Materazzi, ex difensore dell’Inter

L’iniziativa dei tour virtuali negli stadi

Materazzi ha anche commentato un’altra delle iniziative che prenderà il via nel prossimo futuro, ossia quella che permetterà di fare dei tour virtuali all’interno degli stadi, tramite l’acquisto di token: “Questo progetto avvicinerà molto i giovani al calcio, raccontando la storia di ogni squadra e secondo me ci si lavorerà parecchio. Siamo passati dal calcio giocato a quello virtuale, che è in fortissima espansione, tanto che tanti ragazzi sono più vicini al mondo della playstation o degli esports, piuttosto che a quello del calcio reale. Voglio cercare di comprendere il nuovo per magari riuscire a permettere di fare un passo indietro, per poi avanzare insieme con i token e gli NFT”. Anche questa iniziativa, quindi, si aggiunge ai tanti progetti nuovi ed interessanti che piano piano andrà ad offrire il mondo di Coin Of Champions, che anche secondo Montemagno potrà arrivare direttamente ai giovani: “Dopo due anni di Covid, ho avuto modo di andare a San Siro, dove non entravo da una vita, e ho sono rimasto affascinato. Penso, quindi, che fare i tour degli stadi, possa essere sicuramente un’occasione per appassionare i ragazzi al calcio e fargli venir voglia di cimentarcisi”.

Calciomercato, Pronostici e Consigli: seguici anche su ...