Parma, ora basta passi falsi: ottenere i play-off di Serie B per sognare in grande

A sei giornate dalla fine del campionato di Serie B, il Parma sogna la massima serie dopo una stagione di alti e bassi: obiettivo play-off alla portata, con la prospettiva di giocarseli da protagonisti

A cura di Lorenzo Zucchiatti ParmaSerie B

È ormai una realtà lontana quella che vedeva il Parma occupare le posizioni alte della classifica di Serie A, giocarsi lo scudetto come nella stagione 96/97, arrivato secondo dietro alla Juventus di soli due punti, o vincere trofei come la Coppa Uefa nel 98/99, per altro ultima squadra italiana ad averla portata a casa. Un Parma dove militavano, giusto per citarne alcuni, campioni del calibro di Asprilla, Chiesa, Crespo, Verón, Cannavaro o Thuram.

Dopo quegli anni gloriosi, la società emiliana è passata attraverso periodi duri e travagliati, individuabili nel caso Parmalat del 2004 e nel fallimento e conseguente ripartenza dalla Serie D del 2015, verso i quali però ha sempre saputo reagire con veemenza. il presidente italo-americano Krause, insediatosi quasi tre anni fa, vuole pian piano riportare il club ai fasti di un volta, iniziando dal ritorno in Serie A.

Fabio Pecchia, Parma - @livephotosport
Fabio Pecchia, Parma – @livephotosport

I ducali infatti, dopo la retrocessione di due anni fa ed una stagione, la scorsa, decisamente sotto le aspettative, vogliono dichiaratamente tornare nella massima serie e, nonostante molteplici alti e bassi anche quest’anno, i play-off sono ora una realtà alla portata. Sei “finali” nel campionato di Serie B prima della chiusura della regular season nelle quali il Parma dovrà far valere il nome che porta per presentarsi agli spareggi da una delle favorite alla vittoria.

Adrian Benedyczak, Parma @livephotosport
Adrian Benedyczak, Parma @livephotosport

Parma, troppi alti e bassi: l’imperativo è trovare continuità

Guardando le statistiche, ciò che traspare sin qui dal campionato dei gialloblu è un sostanziale equilibrio: 13 vittorie, 8 pareggi e 11 sconfitte con 38 gol fatti e 34 subiti. Un andamento sicuramente buono per una squadra da centro classifica ma non per chi, dopo una scorsa stagione deludente chiusa al dodicesimo posto, partiva ai blocchi di partenza con l’obiettivo della promozione diretta.

Stagione quella dei crociati caratterizzata fin dalla prime battute da una profonda discontinuità: basti pensare che il Parma, reduce dalla vittoria al Tombolato di Cittadella e dal successo, in precedenza, in casa contro il Palermo, non vinceva due partite consecutive da inizio ottobre 2022 (battendo Ascoli e Frosinone). Un trend ad elettrocardiogramma che non hai mai permesso alla squadra di stanziarsi stabilmente tra i primi posti della classifica.

Bernabè (Parma) @Livephotosport
Bernabè (Parma) @Livephotosport

Ancor più sintomatico di questa intermittenza nei risultati e nelle prestazioni è un ulteriore dato: contro le 6 squadre attualmente sopra in classifica, i ducali, nelle 11 partite giocate, hanno ottenuto 19 punti, 10 dei quali contro Frosinone e Genoa, che ad oggi sembrano le uniche a poter essere promosse in Serie A. A ridimensionare le ambizioni dei gialloblu non sono stati dunque gli scontri diretti, ma piuttosto le inaspettate sconfitte contro Benevento, Spal, fanalini di coda della Serie B, Cosenza, Ascoli e Ternana.

Esultanza Parma @livephotosport
Esultanza Parma @livephotosport

Con l’obiettivo promozione diretta ormai definitivamente sfumato, data la distanza di 13 punti dalla seconda piazza, imperativo diventa per gli uomini di Pecchia trovare quella continuità che è mancata per tutto l’arco del campionato. Il tecnico dovrà essere bravo a focalizzare l’attenzione dei suoi solo sul campo, vista anche la notizia shock rilasciata settimana scorsa di una possibile penalizzazione in classifica per il Parma per un ritardo nei pagamenti.

Parma, chi convince e chi delude: da un Vásquez trascinatore ad un attacco sterile

Il primo a giocarsi molto in questo finale di stagione e da cui ci si aspetta un impatto rilevante sulla testa dei giocatori è proprio l’allenatore Fabio Pecchia: il tecnico di Formia, cresciuto sotto gli insegnamenti di Rafa Benitez a cui ha fatto da secondo al Napoli, al Real Madrid e al Newcastle, vuole zittire definitivamente chi quest’anno, a più riprese, sperava in un suo esonero, cercando di bissare la storica promozione in Serie A ottenuta l’anno scorso con la Cremonese.

Franco Vazquez (Parma) e Idrissa Toure - @livephotosport
Franco Vazquez (Parma) e Idrissa Toure – @livephotosport

Per farlo conterà senza dubbio su quello che è per distacco il miglior giocatore della squadra, ovvero Franco Vásquez. A dirlo non sono solo i numeri dell’ex trequartista di Palermo e Siviglia, che con 8 gol e 5 assist è il miglior marcatore ed assistman della squadra, ma anche prestazioni e giocate individuali tali da renderlo un calciatore che farebbe comodo a molti club di Serie B. Il 34enne argentino non può concedersi pause se vuole trascinare i suoi ai play-off.

Pecchia (Parma) @Livephotosport
Pecchia (Parma) @Livephotosport

Se El Mudo sta facendo anche più di quanto gli si possa chiedere, non si può dire lo stesso del resto dell’attacco parmigiano: appare evidente che la mancanza di una punta capace di garantire una quindicina di gol almeno sia stato il problema più grosso dei ducali, con Inglese e Benedyczak fermi rispettivamente a 4 e 5 gol. A ciò si aggiunge un Dennis Man talentuoso ma discontinuo (4 gol) ed un Valentin Mihaila impiegato solo 10 volte su 32 partite causa infortuni.

Dopo che in estate al parco attaccanti era stato aggiunto solo l’ex Frosinone Charpentier, il quale ha collezionato 7 presenze e 0 gol all’attivo, ci si aspettavano rinforzi a gennaio. La cessione di Tutino al Palermo ha portato al conseguente arrivo a Parma di Luca Zanimacchia, fedelissimo di Pecchia. L’ex Cremonese ha sicuramente portato un po’ di brillantezza alla trequarti parmense, ma il suo apporto in fase realizzativa si ferma ad un gol in 10 presenze.

Esultanza Parma - @livephotosport
Esultanza Parma – @livephotosport

Parma, rush finale play-off: tutti uniti per centrare l’obiettivo

Al netto degli attaccanti poco prolifici, i crociati occupano comunque il 7° posto in classifica momentaneo a +4 sul Palermo 9°. La vittoria nell’ultimo turno per 0-1 contro il Cittadella ha messo in luce, oltre al solito Vásquez autore dell’assist decisivo, l’ivoriano Drissa Camara. È proprio Il giovane prodotto del vivaio a regalare la vittoria al Parma, privo del proprio talento cristallino Adrián Bernabé causa squalifica, e a siglare dunque il suo quarto gol stagionale.

Gianluigi Buffon (Parma) - @livephotosport
Gianluigi Buffon (Parma) – @livephotosport

Ora, ad aprire la 33ª giornata nell’anticipo serale di venerdì 14 aprile, il Parma fa visita al Modena in un derby emiliano tutt’altro che scontato: i canarini, grazie alla vittoria esterna sul campo del Perugia, si sono portati a -4 dal Pisa 8º in classifica e coltivano il sogno di un posto nei play-off alla prima stagione in Serie B dopo cinque anni di assenza. Ducali che invece vogliono vendicare il risultato dell’andata, quando al Tardini uscirono sconfitti per 1-2.

Dopo la vicina trasferta di Modena, il calendario dei crociati presenta partite che, per un motivo o per l’altro, risultano dure ed impegnative: su tutte lo scontro play-off dal sapore di Serie A in casa contro il Cagliari. A seguire il trittico di sfide contro le attuali ultime tre della classifica di Serie B tra quali il Benevento, Brescia e Spal, nobili cadute in cerca di punti per salvare una stagione sin qui disastrosa. La regular season si chiuderà per i gialloblu nel proprio stadio contro il Venezia.

Fabio Pecchia, allenatore del Parma @livephotosport
Fabio Pecchia, allenatore del Parma @livephotosport

Pecchia dunque, che per la trasferta al Braglia avrà tutta la rosa a disposizione, compreso il capitano Gigi Buffon recuperato dagli acciacchi patiti, si augura di vedere un Parma, come afferma in conferenza stampa, “con idee di gioco abbinate ad un’identità e mentalità vincente”. Ducali che, oltre a saltare sul treno play-off, vogliono invertire il trend negativo contro i “cugini”: solo una vittoria, datata 6 dicembre 1987, nelle 23 partite giocate in B con il Modena.

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