Tra calciomercato e nuove tattiche: l’Inter di Inzaghi prende forma

Simone Inzaghi aspetta con ansia la conclusione del calciomercato: uno sguardo agli schemi tattici dell'Inter del futuro

Francesca Rofrano A cura di Francesca Rofrano
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La sessione di calciomercato è da sempre stata croce e delizia di tutte le tifoserie. Capita spesso però che speranze e grandi sogni vengano facilmente infranti nel giro di poco tempo. L’Inter si è ritrovata a dire addio a due dei profili più chiacchierati di quest’estate. La suggestione della DyLuLa è rimasta tale, dal momento in cui Dybala ha scelto di cominciare un nuovo capitolo della sua carriera calcistica a Roma e con la 21 giallorossa sulle spalle. Dopo questo duro colpo, è arrivata la fumata nera anche per Gleison Bremer. Il corteggiamento al brasiliano da parte dell’amministratore delegato Marotta, durato mesi, non è bastato per impedire l’approdo del miglior difensore della Serie A 21/22 alla Juventus. Scene che non hanno fatto altro che peggiorare l’umore dei fan della Beneamata

Inzaghi
Inzaghi, Inter @ImageSport

Malgrado queste trattative non siano andate a buon fine, non si può certo dire che l’Inter sia stata lì ferma a guardare, lasciandosi trasportare dagli eventi. Tutt’altro: la dirigenza nerazzurra, nonostante manchi ancora molto alla chiusura del mercato, è già riuscita a compensare alcune lacune presenti nella rosa di mister Inzaghi. L’Inter nella stagione 22/23, infatti, ha in programma un campionato dettato da ritmi serrati dati dalla partecipazione dei giocatori non solo alle Coppe europee ma anche dei Mondiali in Qatar. Gli innesti dei vari Mkhitaryan, Asllani, Onana e Bellanova hanno trovato un senso proprio in questo. L’ad Marotta ha lavorato -e sta lavorando- sul calciomercato in quest’ottica, consegnando al tecnico una panchina più completa atta ad evitare sovraccarichi esagerati. Tutti dovranno farsi trovare pronti a seguire le direttive del mister nerazzurro.

Inter
Inter

I moduli di Inzaghi

Sin dal suo debutto nei panni di tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi ha deciso di creare una sorta di continuità con la squadra vincitrice dello scudetto 20/21. Il modulo utilizzato durante lo scorso campionato, infatti, è lo stesso di Antonio Conte. L’attuale tecnico è riuscito a dargli un’impostazione completamente diversa. I suoi giocatori più tecnici hanno acquisito ancora più valore, diventando liberi nella gestione del pallone. L’Inter è pronta a ripartire proprio da questo punto. Il modulo di rifirimento del piacentino sarà ancora il 3-5-2 che potrebbe subire delle variazioni, per permettere la massima espressione delle qualità dei nuovi arrivati. Lo stesso Inzaghi, nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova squadra, ha ammesso: “Mi piace molto giocare in questo modo e credo di avere gli interpreti adatti, ma durante questo mese che anticipa l’apertura del campionato, proveremo a sperimentare qualcosa in più“.

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Già durante le prime amichevoli l’Inter ha dimostrato di riuscire a gestire un leggero cambio di modulo. Contro l’Fc Milanese, Inzaghi ha deciso di puntare su un 3-4-1-2, approfittando delle assenze di Calhanoglu, Barella e Brozovic per testare la mediana e la presenza di un trequartista di ruolo. Una soluzione vista nella scorsa stagione nel momento in cui il turco ha avanzato la sua posizione in campo, alzando il baricentro della squadra. In alcune occasioni, soprattutto nei match in cui la Beneamata ha avuto necessità di recuperare una situazione di svantaggio, Inzaghi ha spesso schierato Sanchez alle spalle delle punte. otendo fare affidamento su due giocatori come Lukaku e Lautaro pronti a mettere in difficoltà le difese nemiche, Mkhitaryan potrebbe risultare essenziale per portare fantasia nella manovra offensiva. Da valutare la posizione nelle gerarchie anche di Joaquin Correa, in cerca di riscatto.

Skriniar, de Vrij e Bastoni
Skriniar, de Vrij e Bastoni

Il muro difensivo

Abbiamo un difensore in meno e quindi c’è una lacuna lì, sto spingendo perché si chiuda in fretta una trattativa“. Senza neanche fare troppi sforzi, non è difficile immaginare che Inzaghi, con quelle parole, stesse facendo riferimento all’affare Bremer, sfumato proprio pochi giorni dopo. Archiviata la questione legata al brasiliano, il tecnico ha necessità di colmare la postazione liberata dall’addio di Andrea Ranocchia. La situazione di Milan Skriniar, pedina insostituibile del muro difensivo e dello spogliatoio interista, meriterebbe un capitolo a parte. La cessione dello slovacco, finito nel mirino del Psg, potrebbe influire parecchio sul gioco della Beneamata.

La difesa dell’Inter, così com’è, ha rappresentato e rappresenterebbe una garanzia per Inzaghi. Se si parla di Skriniar e di Bastoni in primis, di Dumfries e Dimarco poi, è impossibile non riuscire a percepire il loro apporto fondamentale anche nel gioco offensivo della squadra. Continuare a puntare sui due difensori centrali, non vuol dire solamente assicurarsi che la palla non vada oltre le spalle di Handanovic (o Onana che sia), ma di godere di piedi buoni che possano, e riescano, ad assecondare la calma con cui Inzaghi intende costruire dal basso. Con la giusta educazione poi, il giovane difensore italiano potrebbe diventare fondamentale per sostenere le incursioni di Gosens sulla fascia sinistra, lì proprio dove Ivan Perisic ha dettato legge per anni.

Esultanza Inter-Monaco
Esultanza Inter-Monaco

Tutto passa dal centrocampo

Si sa, il centrocampo è il fulcro dell’intera squadra. Già a partire dalla scorsa stagione, Inzaghi è riuscito a rendere ancora più decisivo il ruolo di Brozovic all’interno del gioco della Beneamata. Il trio formato dal croato, da Calhanoglu e Barella è diventato imprescindibile per la costruzione delle geometrie in campo. Però, l’importanza assoluta dei tre centrocampisti si è rivelata un’arma a doppio taglio per la squadra stessa. Infatti nessuno dei presenti nella rosa è riuscito a sostituire decentemente l’uscita di uno dei titolari. La mancanza di un’alternativa valida ha costretto più volte il tecnico a cambiare modulo in corso d’opera, condannando la squadra ad un calo drastico nella qualità.

Per ovviare a questo problema anche nel corso della stagione di Serie A 22/23 la dirigenza nerazzurra ha deciso di muoversi velocemente nella sessione di calciomercato estiva per provare ad allungare la panchina con interpreti ritenuti all’altezza. Per questo Marotta ha individuato in Henrikh Mkhiratyan una riserva di lusso. Nonostante il suo rendimento della scorsa stagione nella Capitale sia calato, l’armeno è riuscito a fornire 30 assist e 30 gol in tre anni. L’ex Roma all’età di 34 anni comunque, ha largamente dimostrato di sapersi adattare in qualsiasi ruolo di centrocampo adattando la sua lettura del gioco ad un movimento meno dinamico.

Kristjan Asllani, Inter
Kristjan Asllani, Inter

Con l’acquisto di Asllani, l’Inter è riuscita ad assicurarsi un giocatore di prospettiva. Date le sole 15 partite in Serie A , però, prima di guadagnarsi un posto da vice-Brozovic, il classe 2002 dovrà necessariamente acquisire sicurezza. Anche se con le amichevoli ha dimostrato di avere il “piede caldo”, il tecnico Simone Inzaghi potrebbe decidere di maneggiarlo con cautela. Utilizzandolo in una posizione più avanzata rispetto a quella da mediano, l’albanese riuscirebbe ad integrarsi al meglio nei moduli di una big. Ciò gli permetterebbe di prendere confidenza e gestire la palla con più serenità data la maggior copertura difensiva.

Romelu Lukaku e Lautaro Martinez (Inter) @Image Sport
Romelu Lukaku e Lautaro Martinez (Inter) @Image Sport

Un attacco atomico

Un attacco overbooked. Lautaro, Lukaku, Dzeko, Correa, Sanchez, Pinamonti, Gosens. Ed è proprio questo il motivo per cui i tifosi interisti hanno visto Dybala dirigersi verso Mourinho. Inzaghi con tutti questi giocatori potrebbe dare sfogo alle sue mille idee in fase offensiva, approfittando delle qualità diverse di ognuno. Con il tanto atteso ritorno di Lukaku alla Pinetina, l’Inter potrebbe tornare a fare del contropiede un’arma in più. Nella scorsa stagione, infatti, il mister ha dovuto fare a meno delle galoppate di Hakimi e del belga su cui è stata costruita la squadra di Conte. L’assenza in rosa di due giocatori così veloci, ha fatto in modo che la Beneamata provasse a cercare la via del gol nella maniera più complicata possibile, arrivando alla porta avversaria con una serie infinita di passaggi .

La Lu-La, da 104 gol in due stagioni, potrebbe essere la combinazione micidiale per provare a puntare allo scudetto. Ma non solo. Simone Inzaghi avrà necessità di dare il via alla nuova stagione con più di un piano in attacco necessari a far fronte ai molti appuntamenti a cui l’Inter dovrà prendere parte. Con Correa alle spalle delle due punte si potrebbe puntare sull’effetto sorpresa. Il Tucu, infatti, avrebbe qualità e gamba necessarie per dribblare ed evadere la pressione avversaria. Con Mhkitaryan si potrebbe pensare all’idea di un doppio trequartista, oppure ancora, sfruttare le caratteristiche da centravanti di Dzeko per smistare i palloni in profondità – di prima- per sfrecciare ed inserirsi negli spazi creati da Big Rom.

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