⭐ Da Allegri fino a Mourinho, fenomeno social: dalla resa al riscatto

Il fenomeno social sta caratterizzando le ultime ore della querelle Allegri-Juventus, come d'altronde a distanza di qualche mese ha registrato anche la questione Roma-Mourinho. Due figure dalla grande personalità che nel bene e nel male si sono rivelate protagoniste nel valzer delle panchine targato 2023/24. A partire dal sentiment popolare fino a giungere ai contributi giunti via web, dalla resa al riscatto il passo è breve

Federica Concas A cura di Federica Concas

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Allegri e Mourinho rappresentano due allenatori che nel bene e nel male hanno attirato l’attenzione di stampa e tifosi. Se dovessimo raccontare del valzer panchina targato 2023/24 non mancherebbe di certo il nome di ambedue i tecnici che seppur attraverso un epilogo diverso. Hanno comunque rappresentato due protagonisti in grado di dividere tifosi ed opinione pubblica.

Un vero e proprio fenomeno social da annoverare tra le questioni più curiose che molto spesso raccontano del calcio, vissuto sotto l’esperienza più cruda ed intensa dei tifosi. Cosicché, l’allenatore diventa quasi protagonista di una telenovela. Passando da capro espiatorio a idolo indiscusso dei tifosi. Dalla resa sul campo al riscatto sul web il passo è dunque spesso molto breve.

Proprio come accaduto ad Allegri e Mourinho, accumunati da un destino che seppur amaro ha ritrovato in una frangia importante dei supporters la risposta a qualsiasi tipo di critica incassata per mezzo stampa. La questione De Rossi ne è l’esempio. Nonostante l’ottimo campionato disputato dall’allenatore, suona a tratti curioso che alcuni tifosi della Roma rimpiangono ancora lo Special One.

Come a voler raccontare una storia che, nel bene e nel male, trova nell’idolo un protagonista che non smette mai di infiammare discussioni, pareri ed interventi social. Proprio quello che nelle ultime ore sta caratterizzando la querelle Allegri, esonerato dopo la vittoria in Coppa Italia e la reazione ritenuta spropositata nel finale della gara E, come precedentemente citato, l’addio di Mourinho alla Roma. Un divorzio accaduto ormai da diversi mesi fa, ma che continua a rappresentare un lascito ancora nostalgico.

Allegri-Mourinho, un’eredità pesante

Amati ed acclamati dai tifosi, spesso oggetto di feroci critiche da parte della stampa. Quel che unisce il percorso professionale di Allegri e Mourinho è la capacità nel bene e nel male di essere grandi protagonisti. Come veri e propri leader capaci di sbagliare ma non per questo meno amati dai tifosi. A rappresentare la figura del toscano e del portoghese è la personalità insita alla loro immagine, che raccoglie in sé il fascino del leader.

Un’eredità pesante per gli allenatori chiamati a sostituirli, in virtù del legame che gli stessi hanno stretto con la piazza di riferimento. Basti pensare, come accennato prima, alla questione De Rossi. Giunto a Roma, l’ex capitano giallorosso, è riuscito a riportare in alto la squadra, provando a giocarsi fino alla fine le chance relative ai diversi obiettivi. Presupposti che con lo Special One in panchina erano finiti totalmente fuori dalla scena. Eppure, nonostante ciò, dopo il ko contro il Leverkusen i nostalgici di Mourinho hanno quasi cantato vittoria.

Uno scenario che non stupirebbe nemmeno in casa Juventus e che potrebbe presentarsi a breve quando in panchina si insedierà il sostituto di mister Max. In tal senso, tra congetture e nomi in pole chi andrà a sostituire Allegri dovrà innanzitutto acquisire la fiducia dei tifosi. E non sarà certamente semplice. In virtù anche del comportamento assunto dall’ex tecnico durante la finale di Coppa Italia e nel post agra. Circostanza che seppur ritenuta non conforme allo stile bianconero, è stato acclamata dai tifosi come un atteggiamento volto a denotare una forte juventinità.

Il sentiment popolare è condizionato dai social?

Il sentiment popolare rappresenta la maggiore espressione di quel che i tifosi vogliono esprimere, non condizionati da quanto avvalorato dalle società. Ed, in questo caso, il miglior modo che rappresenta quanto, a prescindere dai passi falsi sia Allegri che Mourinho rappresentino tutt’oggi i leader acclamati delle due diverse piazze. Forse anche grazie ai contributi condivisi nel web.

L’addio di Allegri alla Juventus, indipendentemente da come avvenuto, ad esempio, ha rappresentato nei mesi a seguire una richiesta palesata incessantemente dai tifosi. Il sentiment popolare si era spesso pronunciato contro Max, indicandolo a capro espiatorio di una situazione oramai ingestibile. Tuttavia qualcosa nelle ultime settimane è cambiato, avvalorato anche dai contributi video e dai ricordi che molto tifosi hanno di proposito condiviso nel web.

Un atteggiamento da non sottovalutare e che porta molto spesso gli internauti a cambiare parer e considerazione riguardo una determinata situazione. Specialmente se a capo della propria panchina hai a prescindere una figura capace di rivelarsi negli anni anche un vincente. Così è accaduto all’ex tecnico della Juventus e in egual modo è la trama che racconta il controverso rapporto tra Mourinho e i tifosi della Roma.

I social condizionano il sentiment popolare? Sì e accade specialmente quando i protagonisti sono figure dalla forte personalità e visibilità. Ecco che, il Mourinho deriso e criticato nella prima parte di campionato, qualche mese dopo l’addio diventa la vittima sacrificale. O viceversa, l’hashtag #Allegriout viene sostituito da commenti feroci diretti a Giuntoli e società. Nel mondo del web dalla resa al riscatto il passo è molto breve per gli idoli del calcio.

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