La storia di un calciatore che è entrato di diritto tra gli esempi perfetti del numero 9, il suo nome è Mauro Icardi che oggi, 19 febbraio 2023, compie 30 anni. Un vero rapace d’area capace di fare gol da grande opportunista e l’ha dimostrato per molti anni in Serie A con la maglia storica dell’Inter. Poi come ben si sa qualcosa si è rotto e ciò ha portato quello che con i nerazzurri era uno dei più grandi bomber in Europa a trasferirsi al Psg.
Ad oggi, Icardi veste la maglia del Galatasaray, ma nonostante ciò difficilmente verranno dimenticate le sue gesta con la maglia dell’Inter. Un pezzo di Serie A però, è rimasto con l’argentino che con la squadra turca si ritrova ad avere molti ex calciatori del campionato italiano. Tra questi volti noti ci sono Ayhan del Sassuolo, Mertens del Napoli, Muslera della Lazio, Torreira della Fiorentina ed infine Oliveira e Zaniolo della Roma. Insomma una grande famiglia che Mauro ha ritrovato.
Inter, i primi passi del bomber Icardi
Un vero e proprio viaggio quello che ha caratterizzato l’inizio di carriera di Icardi che però è costretto insieme alla sua famiglia, a causa di problemi economici, a trasferirsi nelle Isole Canarie, esattamente a Las Palmas. Proprio in questa città ha inizio il sogno del futuro calciatore dell’Inter che viene preso nelle giovanili del Vecindario dove fa vedere tutte le sue qualità. Dopo qualche anno il giovane Mauro è costretto a trasferirsi nuovamente dove questa volta è il Barcellona a mettere le mani su di lui.
Un sogno che sembra avverarsi quello di Icardi che vede la possibilità di esordire con la maglia dei blaugrana in prima squadra. Questo però rimarrà solo una lontana speranza perché ad opporsi a ciò è Guardiola che non vede l’argentino pronto a fare il grande salto e per questo ne approva la cessione che lo porta a vestire la maglia della Sampdoria.
Icardi, l’esperienza in Serie A: tra Sampdoria e Inter
Proprio con la magia della Sampdoria ha inizio quella che sarà la grande ascesa di Mauro Icardi nel calcio che conta. Un sogno non solo del numero 9, ma anche di suo padre Juan che vuole che il figlio riesca ad arrivare dove lui non è riuscito. Dopo un primo anno con le giovanili del Doria e aver vinto il premio di capocannoniere l’argentino viene chiamato in prima squadra, debuttando in Serie B contro la Juve Stabia nel 2012, dove realizza il gol vittoria del 2-1.
Un esordio che tutti sognano e che lo portano la stagione seguente ad essere confermato con la Sampdoria con la quale Icardi gioca la Serie A. Nel corso di questa stagione, 2011-2012, emerge tra i migliori talenti del campionato segnando 10 reti. Passano gli anni e Icardi continua a dimostrare le sue grandi qualità con tutto il mondo che guarda al talento argentino. Ad arrivare prima di tutte le contendenti però è l’Inter che nell’estate del 2013 decide di continuare la sua lunga tradizione fatta da argentini.
Arriva così uno di quei calciatori che nel corso degli anni avrebbe scritto una pagina di storia importante dell’Inter che fin da subito sa di aver acquistato un piccolo campioncino. Inizia così la sua esperienza con la maglia nerazzurra che nella prima stagione però lo vede protagonista di alcuni problemi fisici che non gli permettono di giocare con continuità. Una vera beffa per chi come Icardi freme per partire da titolare insieme ai suoi nuovi compagni per mostrare le sue qualità.
La stagione successiva però ottiene la sua rivincita personale affermandosi come capocannoniere della Serie A con ben 22 reti. Un grande risultato per il giovanissimo Icardi che l’annata seguente si ritrova ad indossare la fascia di capitano dell’Inter, concessagli da Roberto Mancini. Un susseguirsi di emozioni forti che vedono il bomber argentino prendersi la responsabilità di guidare un club storico verso successi e trionfi.
Dopo un’annata fatta di discontinuità e precarietà, nella stagione 2017-2018 con l’arrivo di Spalletti sulla panchina dell’Inter, Icardi ha una crescita esponenziale. Il bomber argentino infatti, si ritrova ad essere l’unico vero leader e trascinatore della squadra grazie alle sue fantastiche prestazioni e ai suoi gol da capogiro. Il classe ’93 torna di nuovo a vincere il titolo di capocannoniere con ben 29 reti messe a referto che sono la dimostrazione della letalità dell’attaccante nerazzurro davanti al portiere.
Una stagione memorabile anche per il ritorno, dopo molti anni di assenza, dell’Inter in Champions League, che vede Icardi esordire nella competizione europea l’anno successivo. Un sogno che si realizza per l’attaccante argentino che finalmente riesce a realizzare quel desiderio che per tanti anni ha visto essere un qualcosa di irraggiungibile e lontano. Come un fulmine a ciel sereno però, in un stagione che sembrava andare per il meglio, inizia quello che è un vero e proprio digiuno del gol per il numero 9.
Da quello che sembra essere solamente un momento buio, la questione relativa ad Icardi si allarga sempre di più, trasformandosi così in un vero e proprio clima di tensione con la dirigenza dell’Inter. Una situazione delicata che porta alla revoca della fascia di capitano per Mauro che non può far altro che accettare di buon grado la decisione. L’anno successivo ad arrivare sulla panchina nerazzurra è Conte che non ne vuole sapere nulla dell’attaccante argentino costringendolo così a trasferirsi, con meta il Psg.
Icardi, dal Psg al Galatasaray
Un duro colpo per Icardi che deve dire addio alla squadra che lo ha accolto da ragazzo e l’ha fatto diventare uomo. Ad acquistarlo dall’Inter, club storico, è il Psg ed è proprio con la squadra francese che inizia a trovare i suoi primi trofei. L’argentino infatti, vince 2 Ligue 1 (2019-2020-2021-2022), 1 Coppa di Lega francese (2019-2020), 2 Coppe di Francia (2019-2020, 2020-2021) e 2 Supercoppe francesi (2020, 2022). Trionfi dal sapore amaro però e che non vedono il bomber tra i protagonisti assoluti.
Icardi infatti, molte volte si ritrova a dover entrare dalla panchina e questo al bomber argentino non scende giù perché è consapevole delle sue grandi qualità. Dopo la sua esperienza all’Inter e ben tre stagioni con la maglia del Psg nel 2022 l’attaccante decide di lasciare il club parigino con destinazione Galatasaray dove in poco tempo trova subito la continuità della quale aveva bisogno diventando un elemento fondamentale della compagine turca.
Una carriera quella di Icardi che ha visto alti e bassi in particolar modo durante la sua esperienza all’Inter dove da grande protagonista ed elemento fondamentale della squadra si è ritrovato fuori rosa. Da quel momento in poi una parabola discendente quella di Mauro che non è mai più riuscito a trovare la continuità fatta vedere in nerazzurro. Una carriera che lo avrebbe potuto vedere alzare molti più trofei, ma che alla fine nulla toglie ad uno dei bomber che ha fatto innamorare la Serie A.