Juventus, il 2022 di Di Maria: il Fideo tra infortuni e Mondiale

Ripercorriamo il 2022 di Angel Di Maria, attaccante della Juventus: dopo i tanti infortuni che l'hanno tormentato, il Fideo ha conquistato il Mondiale con l’Argentina

Nicola Liberti A cura di Nicola Liberti
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La Serie A è pronta a tornare in campo dopo la lunga pausa per fare spazio al Mondiale disputatosi in Qatar. Il 4 gennaio andrà in scena la sedicesima giornata del massimo campionato italiano 2022/23. La Juventus, attualmente terza in classifica, insegue il Napoli capolista, con dieci punti di vantaggio sui bianconeri. La Vecchia Signora ha chiuso la prima parte di stagione con sei vittorie consecutive. Al ritorno sul rettangolo verde affronterà la Cremonese per continuare la propria striscia positiva. Dopo un avvio decisamente sotto tono, la Juve si è rimessa in carreggiata, scalando varie posizioni e rimettendosi in zona Champions League. Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha riorganizzato la propria squadra, affidandosi alla difesa a tre rocciosa, che consente una maggiore solidità e di difendere meglio i pali della porta di Szczesny.

Fra gli osservati speciali c’è senza dubbio Angel Di Maria, giunto in maglia bianconera a parametro zero durante il mercato estivo, dopo sette stagioni al PSG. Il Fideo aveva scelto di intraprendere l’esperienza italiana anche per poter disputare il Mondiale in Qatar con la sua Argentina, probabilmente il suo ultimo della carriera. Ma, già all’indomani del suo approdo a Torino, il classe ’88 è al centro di voci che vorrebbero la Juventus come una sorta di allenamento per Di Maria, poiché il suo obiettivo sarebbe quello disputare la coppa del mondo. Lo scetticismo aumenta a dismisura dopo la firma del contratto. Il Fideo sottoscrive un accordo di un solo anno con la Vecchia Signora.

Angel Di Maria, PSG
Angel Di Maria, PSG

Di Maria, dal PSG alla Juventus

Al suo settimo campionato con la maglia del PSG, Angel Di Maria va in scadenza di contratto con i parigini. Con l’acquisto di Leo Messi, capitano e simbolo dell’Argentina e del Barcellona, lo spazio per il Fideo si è ridotto al minimo. Se si considerano anche gli intoccabili Neymar e Mbappé, l’epilogo è scontato, perciò il PSG sceglie di non rinnovarlo. Durante la stagione offre comunque il proprio contributo all’ennesimo scudetto conseguito da Les Parisiens, con 26 presenze condite da cinque gol e otto assist. Nonostante l’età avanzi, trentaquattro primavere, Di Maria rimane un piacere per gli occhi, grazie ai suoi dribbling e le sue magie effettuate con il mancino. Al termine del torneo, con la sua quinta Ligue 1 in bacheca, saluta la Francia.

L’obiettivo del Fideo è quello di restare almeno per un’altra stagione a grandi livelli, anche in vista del già citato Mondiale. Già verso aprile, la Juventus del presidente Andrea Agnelli aveva messo gli occhi addosso all’ex fantasista del Real Madrid. La Vecchia Signora è in procinto di salutare Paulo Dybala, anch’egli in scadenza, perciò individua in Di Maria il sostituto ideale della Joya. Dopo diverse settimane di tira e molla fra i bianconeri e il Fideo, causa contratto e ingaggio, Di Maria arriva in bianconero a parametro zero. A Torino viene ci si affida a lui come elemento chiave del reparto offensivo, al posto dell’infortunato Chiesa. Il matrimonio fra Di Maria e Madama appare immediatamente idilliaco. Dopo una stagione chiusa senza trofei, la Juventus si presenta ai nastri di partenza dell’annata 2022/23 come una delle favorite per il tricolore. L’argentino è protagonista fin da subito con una rete all’esordio contro il Sassuolo, a cui fa seguito anche un assist per Dusan Vlahovic.

Angel Di Maria, Juventus
Angel Di Maria, Juventus

Di Maria e la Juventus: gli infortuni del Fideo

L’avvio di Di Maria illude i tifosi ma i tanti temuti guai fisici non tardano ad arrivare per l’argentino. Già contro il Sassuolo infatti, accusa un fastidio muscolare che lo costringe ad abbandonare anzitempo il rettangolo di gioco. Per il Fideo è l’inizio di un calvario in cui a farla da padrone saranno gli infortuni. Da questo momento in poi, fino alla sosta, il minutaggio dell’argentino sarà sempre più risicato, con il classe ’88 che rimbalzerà fra il campo e l’infermeria. La smania di presentarsi all’appuntamento mondiale in Qatar, unita alle difficoltà tecniche della Juventus, porterà Di Maria a scendere in campo anche in condizioni precarie, finendo inevitabilmente per peggiorare gradualmente la situazione fisica dell’ex Real Madrid. Il mister bianconero Massimiliano Allegri fatica a costruire una striscia accettabile di risultati e i suoi ragazzi faticano a ogni match.

Il 14 settembre Di Maria esordisce anche in Champions League con la sua nuova squadra, entrando a partita in corso. L’avversario è il Benfica, il club che ha lanciato il Fideo nel grande calcio europeo. Il match termina 2-1 per i lusitani, segnando l’avvio del tracollo della Juventus in Europa. Ma il disastro avviene quattro giorni più tardi. Contro il Monza fanalino di coda, Di Maria si rende protagonista di un episodio che rispecchia il momento dei bianconeri. L’attaccante albiceleste rifila una gomitata al difensore brianzolo Izzo, beccandosi l’espulsione e lasciando i suoi in dieci. L’involuzione di Di Maria si unisce a quella di tutta la squadra. Allegri è incapace di donare un gioco al suo undici e la rosa sprofonda sempre di più. Tanto in classifica quanto mentalmente.

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In Champions, Di Maria prende per mano i suoi compagni conducendoli alla vittoria per 3-1 contro il Maccabi Haifa. Ma nella gara di ritorno in Israele, il numero 22 si deve arrendere a metà primo tempo per un altro risentimento muscolare. Madama esce sconfitta per 2-0, condannandosi a un’eliminazione prematura dalla massima competizione continentale per club. In campionato la Juve raggiunge il proprio punto più basso con la sconfitta per 2-0 contro il Milan a San Siro. Questa sfida funge da spartiacque dell’annata bianconera. Max Allegri imposta la sua Juventus sulla solida difesa a tre camaleontica, in cui la chiave diventa la compattezza, con l’intento di blindare la porta e per arrivare a colmare il gap con le posizioni di vertice. La Vecchia Signora infila in tal modo sei successi di fila, mentre Di Maria è sempre costretto ai box. L’argentino torna a calcare il terreno di gioco alla quattordicesima giornata nella trasferta contro il Verona, vinta per 1-0 dalla Juve.

Angel Di Maria, Argentina
Angel Di Maria, Argentina

Di Maria, il Mondiale con l’Argentina

Di Maria pare ristabilitosi dai continui infortuni muscolari ma ha un occhio sempre rivolto al Mondiale. Allegri gli regala mezz’ora anche nell’ultima gara prima della sosta, contro la Lazio, nel successo juventino per 3-0. Dopo quest’ultima uscita, che issa i bianconeri al terzo posto, l’attenzione del Fideo è tutta sul Qatar. L’Argentina guidata dal fenomeno Leo Messi, viene indicata come una delle favorite per portare a casa l’agognata coppa del mondo, che l’Albiceleste non vince dal lontano 1986. Di Maria è titolare in pianta stabile nella selezione del CT Scaloni e disputa tutte le prime tre gare del girone. Dopo l’incredibile sconfitta per mano dell’Arabia Saudita, la Selección si rimette in carreggiata battendo Messico e Polonia, strappando il pass per gli ottavi di finale. Proprio per quest’ultima sfida, contro l’Australia, si ripresentano i problemi muscolari per Di Maria, che quindi deve saltare il match. Lo juventino riesce comunque a tornare nei quarti di finale, in cui l’Argentina supera ai rigori l’Olanda.

Il Fideo deve rinunciare anche alla semifinale, non ha nelle gambe il minutaggio giusto per offrire il proprio contributo alla causa. Ma la ruota gira dalla parte giusta, l’Argentina batte 3-0 la Croazia e accede alla finalissima di Lusail. Avversaria è la Francia campione in carica, in cui milita il centrocampista della Juventus Adrien Rabiot. Angel Di Maria recupera a tempo di record. Pur non avendo i 90′ nelle gambe, viene lanciato nella mischia da Scaloni. Ed è proprio lui l’uomo decisivo che indirizza il match nella prima frazione. Il Fideo si procura il rigore che Messi realizza per l’1-0. Poi va a concludere in prima persona una ripartenza magistrale da parte dell’Albiceleste per il raddoppio argentino. Di Maria è costretto a uscire dopo un’ora di gioco, la sua nazionale inizierà a soffrire il ritorno della Francia e di un Mbappé straripante. La gara verrà portata ai supplementari. Poi ai rigori, sul punteggio di 3-3. Ma il dio del calcio ha scelto l’Argentina. La Selección, batte i transalpini alla lotteria finale. Dopo 36 anni l’Albiceleste si aggiudica la tercera coppa del mondo.

Juventus, il rientro di Di Maria: Allegri conta su di lui

Con la vittoria dell’Argentina, il Mondiale va così in archivio. Il 2022 è agli sgoccioli, perciò è tempo di tornare a concentrarsi sul campionato. La Serie A riprenderà il 4 gennaio e la Juventus affronterà la Cremonese. La Vecchia Signora è pronta a riprendere la propria rincorsa sul Napoli. Per colmare il divario sui partenopei, Allegri avrà bisogno di tutti i suoi uomini, a partire proprio da Di Maria. Il Fideo nella prima parte di stagione è stato un elemento pressoché misterioso. Gli infortuni nei primi mesi bianconeri lo hanno condizionato troppo e non ha potuto fornire il dovuto supporto alla causa. È un giocatore che conosciamo bene, la sua fantasia e la sua imprevedibilità sono ben note. Anche la capacità di essere decisivo nelle partite che contano. Per questo, se il fisico lo assisterà, Di Maria è pronto a essere protagonista anche con la Juventus. Molto dipenderà anche dalla componente mentale. Se il Fideo non dovesse soffrire della sindrome di appagamento potrà essere l’uomo in più della rosa di Allegri. Il giocatore chiave per la rincorsa scudetto.

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