Soulé, stadio e bilancio: cos’hanno in mente i Friedkin per la Roma?

Il club giallorosso sta per finalizzare l'acquisto di Matias Soulé dalla Juventus, mentre la famiglia Friedkin continua a investire nella società e a sviluppare il progetto del nuovo stadio a Pietralata: come procede il sogno americano?

Riccardo Siciliano A cura di Riccardo Siciliano

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A quasi due anni dall’arrivo di Paulo Dybala, la Roma si prepara ad abbracciare un nuovo fantasista mancino argentino. È sempre più vicino l’accordo definitivo con la Juventus per il cartellino di Matias Soulé, che ha deciso di sposare la causa giallorossa, rifiutando le proposte della ricca Premier League.

Si tratta di un investimento importante per la società capitolina, in linea con la nuova filosofia adottata dalla dirigenza sul calciomercato. Nella mattinata di mercoledì 24 luglio, c’è stato invece un incontro con il sindaco Roberto Gualtieri per fare il punto sullo stadio di Pietralata, con tanto di anteprima del progetto definitivo. La famiglia Friedkin continua a dimostrare massimo impegno alla causa giallorossa, nonostante qualche critica della tifoseria.

Quanto hanno speso i Friedkin per la Roma

Ad inizio 2024, gli investimenti da parte della famiglia Friedkin nelle casse della Roma si avvicinano agli 850 milioni di euro. Questi versamenti hanno riguardato soprattutto la gestione ordinaria, l’acquisto delle azioni per l’Opa (uscita dalla borsa) e il rimborso del bond.

Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2023 è negativo per 436,4 milioni di euro, ma è da tenere in considerazione una ricapitalizzazione fino a 520 milioni approvata dell’assemblea e da attuare entro il 2024. Per quanto riguarda i debiti, il dato complessivo è salito a 688 milioni di euro, dei quali però quasi la metà sono riferiti alla proprietà (circa 324,4 milioni). L’indebitamento finanziario netto è invece pari a -130,3 milioni di euro.

Da questi dati emerge come Dan Friedkin continui a sostenere la Roma con cospicui esborsi finanziari. La strategia è quella di spostare l’indebitamento da esposizione verso terzi, diminuita da 270 a 180 milioni, a esposizione verso la proprietà. Questo verrà gradualmente trasferito a riserva patrimoniale.

La gestione sportiva della famiglia texana non è stata certamene perfetta, fallendo sempre l’obiettivo di un piazzamento in Champions League, ma l’impegno non è mai mancato. In tre anni sono arrivati a Roma uno degli allenatori più titolati della storia del calcio, una delle stelle della Serie A e un attaccante di livello mondiale, il tutto districandosi tra i paletti imposti dal Fair Play Finanziario.

Dan e Ryan Friedkin

Il Settlement Agreement con la UEFA

Nel settembre del 2022, la Roma è stata tra gli otto club che hanno firmato un settlement agreement con la UEFA dopo le violazioni del regolamento per il Fair Play Finanziario negli ultimi anni. L’accordo copre i cinque bilanci dal 2022 al 2026 e le cinque stagioni dal 2022/2023 al 2026/2027.

In particolare, la società capitolina dovrà avere entro la stagione 2025/2026 uno scostamento pari a massimo -60 milioni aggregati. Inoltre, nelle annate 2022/2023 e 2023/2024 non ha potuto iscrivere nessun nuovo giocatore nella lista UEFA per le coppe a meno che il “Bilancio nella Lista A” non sia positiva (il cosiddetto Transfer Balance).

Il lavoro di taglio dei costi portato avanti della gestione Friedkin ha all’eliminazione di quest’ultimo paletto, permettendo a Florent Ghisolfi di avere più libertà di manovra sul mercato. La Roma ha già risparmiato 40 milioni dai giocatori non confermati della passata stagione.

Florent Ghisolfi, responsabile dell’area tecnica della Roma

Il progetto stadio

Il nuovo stadio ha un ruolo centrale per la Roma americana. Il vicepresidente del club Ryan Fredkin e la Ceo Souloukou hanno presentato al sindaco Roberto Gualtieri il rendering del progetto stadio che sorgerà a Pietralata. Dal video spiccano il connubio tra modernità e forma classiche, ma soprattutto un curva Sud modello “muro” (simile a quella del Borussia Dortmund), per far giocare i tifosi al fianco della squadra. L’impianto avrà una capienza di 60 posti.

L’obiettivo della società capitolina è quella di inaugurare impianto nel 2027, anno del centenario della fondazione del club. Una volta terminate le indagini geognostiche sull’area verrà presentato il progetto definitivo. che dovrà tornare poi ad essere votato nell’Aula Consiliare. Ottenuto l’ok definitivo del Comune potrà partire la Conferenza dei Servizi.

La costruzione di uno stadio di proprietà (che ha un costo stimato di 960 milioni di euro) è fondamentale per dare al club maggiore stabilità e garantire introiti. Ryan Friedkin ha espresso la sua soddisfazione per la riunione con il Comune e il progetto prosegue in maniera spedita.

La strategia sul mercato

Sono oggetto di discussione anche le manovre sul calciomercato. Reduce dal sesto posto in classifica, De Rossi ha iniziato a lavorare con la squadra da quasi 20 giorni, ma la rosa è ancora incompleta e tra i tifosi aleggia una sensazione di ritardo. Oltre al riscatto di Angelino (5 milioni di euro), i giallorossi hanno acquistato Sangaré (1,5 milioni), Enzo Le Fée (23 milioni) e Matthew Ryan (parametro zero).

L’arrivo di Matias Soulé potrebbe – in parte – convertire la rotta degli animi dei sostenitori giallorossi. La Roma avrebbe trovato un accordo con la Juventus sulla base di una proposta da 26 milioni di euro di parte fissa, 4 milioni di bonus e il 10% sulla futura rivendita.

Soulé, Frosinone
Soulé con la maglia del Frosinone

Inoltre, Ghisolfi ha chiuso la trattativa per Samuel Dahl dal Djurgardens: i giallorossi verseranno 4 milioni di euro più bonus nelle casse del club svedese. I due calciatori sono entrambi classe 2003 e rappresentano il cambio di rotta intrapreso dalla società.

Stop ai prestiti e alle operazioni “alla Lukaku”, spazio allo scouting e alla ricerca di giovani talenti per generare un serbatoio di calciatori di proprietà. Nel nuovo progetto triennale studiato c’è anche la ferma volontà di portare a Trigoria giocatori che hanno voglia di giocare per la Roma.

Per questo motivo i giallorossi hanno abbandonato la pista Chiesa per virare su Soulé. Sulla stessa scia, Ghisolfi andrà alla ricerca di un nuovo centravanti e di un terzino destro, che dovranno però essere messi il prima possibile nelle mani di De Rossi. I Friedkin – con il caratteristico profilo basso che li contraddistingue – stanno imparando dagli errori commessi in passato e continuano ad agire per il bene della Roma.

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