Allegri-tifosi, è rottura: Juventus, rivoluzione da Scudetto

Lorenzo Ferrai A cura di Lorenzo Ferrai

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Un mese da horror, dove il sogno Scudetto è naufragato definitivamente. Alle luce del pareggio maturato contro il Verona, il gioco di parole viene fin troppo semplice: i tifosi della Juventus sono tutt’altro che Allegri. Max è finito sulla graticola, poiché, dopo un girone d’andata sfavillante, in scia all’Inter, la Vecchia Signora si è sciolta come neve al sole nel mese di febbraio. E quell’agognato tricolore, assente a Torino ormai da quattro anni, ha preso la direzione di Milano.

Una Juve confusionaria, smarrita e depressa, quella vista al Bentegodi, immersa in un periodo buio che affonda le proprie radici nel pareggio ottenuto allo Stadium contro l’Empoli. Una sorta di ansia da prestazione, data la prospettiva del possibile +4 sull’Inter in classifica, degenerata poi in un’implosione psicologica che ha condannato i bianconeri, sconfitti prima dai nerazzurri e poi clamorosamente dall’Udinese in casa. E in questa crisi, l’imputato principale è proprio Massimiliano Allegri.

Fin dal momento del suo ritorno, nel luglio 2021, Max non ha mai raccolto i favori dell’intera tifoseria bianconera. Il gioco che ha impresso alla Juventus è stato oggetto di critiche e spesso di rivolte popolari, con la continua richiesta (mai esaudita) di un cambio di guida tecnica. Soprattutto per i risultati conseguiti, poiché la bacheca del secondo ciclo di Allegri recita ancora zero tituli.

Antonio Conte
Antonio Conte @livephotosport

Juventus al bivio: Conte o Thiago Motta?

Allegri ha sempre avuto il paracadute del contratto faraonico che lo lega alla Vecchia Signora fino al 2025, uno dei probabili motivi del mancato esonero. La scelta di una dirigenza mai stabile e mazziata dalle vicende extracampo che hanno falcidiato la Juventus lo scorso anno, non hanno lasciato soddisfatta una tifoseria che inizia a perdere la pazienza.

A favore di Max, va precisato che il livornese ha saputo gestire una situazione alquanto delicata, con la sua squadra che rimbalzava da una posizione all’altra in classifica, fino alla definitiva penalizzazione di 10 punti, poi trasformatasi in un’esclusione dalle competizioni europee. Ma in una stagione come quella attuale, pur contro un’Inter ai limiti della perfezione, i sostenitori bianconeri, forse lecitamente, si aspettavano qualcosa in più da una Juve giovane ma arrembante.

Se non lo Scudetto, una lotta continua contro gli acerrimi rivali nerazzurri, senza il crollo verticale avvenuto a febbraio. Ora la Juventus rischia addirittura il terzo posto, anche se il Milan ha sprecato il primo colpo, affondando a Monza. I detrattori di Allegri sono tornati alla carica, in particolare sui social, dove il tecnico è perennemente sotto attacco. Nel mirino rimane sempre il gioco, nonché i risultati, ma anche una ventata d’aria fresca, a cui ambiscono i tifosi juventini.

Benché i termini contrattuali giochino a suo favore, Allegri non può dirsi tranquillo, anche perché su di lui aleggia da tempo il fantasma di Antonio Conte, il quale ha ribadito, in maniera nemmeno troppo velata, la volontà di tornare a Torino. Ai bianconeri non dispiace (storicamente) la minestra riscaldata, benché a stuzzicare gli appetiti ci sia anche l’ombra di Thiago Motta, attore protagonista di un Bologna sorprendentemente in corsa per l’Europa.

Allegri, Juventus
Allegri, Juventus @livephotosport

Del doman non v’è certezza

Del doman non v’è certezza. Per parafrasare Lorenzo Il Magnifico e la sua celeberrima Canzona di Bacco, il destino della Juventus e di Allegri è ancora tutto da scrivere. I bianconeri sono ancora in corsa per la Coppa Italia, che potrebbe valere il primo trofeo dopo tre anni. E, come ribadito anche dallo stesso Max, questo potrebbe essere il vero obiettivo stagionale della Vecchia Signora. Ma non è detto che l’eventuale vittoria della coppa nazionale, unito al piazzamento Champions, possa bastare per confermare il livornese.

I tifosi della Juve, scottati da anni di cocenti delusioni, mirano al ritorno alla vittoria di quell’agognato Scudetto, da troppo tempo lontano dalla Torino bianconera. Ed ecco che per Max questa potrebbe realmente essere l’ultima stagione in sella alla Vecchia Signora. Un sodalizio felice, duraturo, ma esauritosi col passare del tempo, probabilmente con un Allegri a corto delle motivazioni necessarie per contrastare il nuovo che avanza. Una rivoluzione targata Thiago Motta può rappresentare un rischio, poiché potrebbe servire qualche anno per tornare sul tetto d’Italia.

Stesso dicasi per Antonio Conte, che ha però il grande vantaggio di conoscere a menadito l’ambiente bianconero. La dirigenza juventina tirerà le somme a giugno, al termine di una stagione che si presenta ancora lunga e faticosa. Allegri in o Allegri out, sarà il tempo (e i risultati) a dirlo. Con una Coppa Italia da conquistare una Juve da risollevare. Max si giocherà le proprie carte in questi mesi. Ma si sa. Del doman non v’è certezza.

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