✨ Super Ligue 1, dall’Europa alla salvezza: il solito PSG e tante sorprese

Storicamente meno considerato degli altri campionati, la Ligue 1 sta offrendo una lotta per Europa e salvezza molto entusiasmante: il solito PSG ha in tasca il titolo, ma molte sono le sorprese tanto nelle zone alte quanto nei bassifondi della classifica

Lorenzo Zucchiatti A cura di Lorenzo Zucchiatti

Weekend di Pasqua che volge al termine, e complice il brutto tempo che ha caratterizzato gran parte della penisola, rovinando più di qualche grigliata, non stentiamo a credere che le tante in partite in programma stiano salvando la giornata a molti appassionati. Chi ha però già completato il programma della 27ª giornata è la Ligue 1, campionato che, al netto del solito PSG che sta veleggiando verso l’ennesimo titolo, sta regalando non poco spettacolo.

Già solo dando un rapido sguardo alla classifica notiamo come la bagarre tanto per l’Europa quanto per la salvezza sia serratissima e coinvolga tante squadre. Nulla da invidiare dunque alla Serie A, anch’essa estremamente mutevole, e tanti sono i club interessanti che meritano un’analisi più approfondita. Tra certezze e sorprese, scopriamo i segreti e i punti di forza delle formazioni di Ligue 1 che si stanno giocando tanto i posti europei quanto la permanenza in massima serie.

Sorpresa Brest: una difesa da Champions League

Logica vuole andare in ordine di classifica, ed ecco che, al 2° posto, troviamo subito la sorpresa Brest, decisamente la squadra che non t’aspetti. I biancorossi, dopo anni di seconda divisione, sono riusciti a conquistare la Ligue 1 nel 2019, ed i piazzamenti da quel momento sono stati i tipici di chi ha solo la salvezza in testa: un 17° posto, due 14° e un 11°. Quest’anno l’obbiettivo doveva essere lo stesso ma fin dalle prime battute si è capito che l’Europa non era utopia.

Eric Roy ha trovato una quadra sorprendente quest’anno, e quando si crea quella chimica speciale nel gruppo non servono campioni per puntare alle stelle. E in effetti, numeri alla mano, i risultati fin qui ottenuti sono frutto di un grande lavoro di squadra, dove non c’è un vero trascinatore: basti pensare che il capocannoniere del Brest è Del Castillo con soli 6 gol, seguito da Camara e Doumbia a 5 e ben 4 giocatori a 4 reti, tra cui l’interista Satriano.

Lilian Brassier
Lilian Brassier, Brest @Twitter

La vera forza della formazione bretone è la difesa: i soli 20 gol subiti in 27 giornate valgono al momento il titolo di miglior retroguardia della Ligue 1, anche meglio del PSG capolista (23) e del Nizza (22), con l’obbiettivo del Milan Brassier sugli scudi. Attacco che, rispetto alle rivali per l’Europa, comunque se la cava, con 37 reti messe a referto che risultato sproporzionate solo con i 52 del Monaco e i 64 della banda di Luis Enrique. Un Brest da sogno dunque, che non vuole fermarsi proprio ora e punta la Champions League.

Riscatto Monaco: la Champions League una chimera

Staccato di un solo punto rispetto al Brest, grazie alla vittoria sul Metz per rispondere a quella su Lorient degli uomini di Roy, c’è il Monaco, compagine storica della Ligue 1 ma in cerca di riscatto. Per un motivo o per l’altro infatti gli ultimi anni non hanno portato molte gioie: prima i due 3° posti consecutivi che sono valsi il preliminare di Champions League, con l’accesso ai gironi entrambe le volte fallito, prima per mano dello Shakhtar Donetsk e poi del PSV.

Poi la 6ª posizione della scorsa stagione che ha lasciato l’amaro in bocca a tutto l’ambiente per aver fallito l’accesso all’Europa. La squadra è ripartita da Adi Hutter, messosi in mostra in Germania con Borussia Monchengladbach ed Eintracht Francoforte, con l’obbiettivo gironi di Champions League più che mai possibile. Difesa decisamente rivedibile (l’11ª della Ligue 1 con 38 reti subite), ma 2° attacco del campionato con 52 gol, dietro solo l’inarrivabile PSG (64).

Ben Yedder, Monaco
Ben Yedder, Monaco @Twitter

Squadra mediamente giovane, con solo tre giocatori sopra i 30 anni, ma il trascinatore è ancora una volta il classe ’90 Ben Yedder, autore di 15 gol in 27 gare stagionali. Dietro di lui l’apporto dei vari Minamino (7), Akliouche (7), Golovin (6) e l’ex obbiettivo dell’Inter Balogun (8), stanno permettendo al Monaco di sfatare la chimera Champions League, e conquistarla senza ricorrere ai preliminari. Vietato però distrarsi: il Lille dista solo 3 punti.

Il Lille di Fonseca: tra voglia di Champions e occasione Conference

Chi invece, ad oggi, si assicurerebbe la 4ª piazza di questa Ligue 1 e dunque la girandola dei preliminari di Champions League è il Lille, anch’esso come il Monaco desideroso di tornare a calcare i palcoscenici dell’Europa che conta. L’ultima apparizione de Les Dogues nella coppa dalle grandi orecchie risale alla stagione 2021/22, quando fu il Chelsea ad eliminarli ai quarti di finale.

Trattasi del Lille di Gourvernnec, che non riuscì a replicare l’impresa di Galtier di strappare il titolo di campioni di Francia al PSG come successo l’anno prima. Ora c’è Fonseca, che vuole migliorare il 6° posto, e conseguente Conference League, dell’anno scorso. Un buon equilibrio tra difesa e attacco, 8 punti nelle ultime 4 e lo scontro diretto vinto contro il Lens nell’ultimo turno fanno ben sperare per la fuga dalle inseguitrici e l’inseguimento a Monaco e Brest.

Paulo Fonseca, Lille
Paulo Fonseca, Lille @Twitter

Stella della squadra di Fonseca ancora una volta Jonathan David, autore di 22 gol stagionali e 2° nella classifica cannonieri di Ligue 1 (15) dietro al fenomeno del PSG Mbappé. Proprio come Kylian, anche il canadese sente aria di cessione in estate, con Milan e Napoli pronte a gettarcisi come mosche sul miele. Zhegrova e Yazici, rispettivamente 11 e 10 reti, completano un quadra offensivo rassicurante per il Lille, che vuole la Champions e sogna la vittoria della Conference League, anche se il quarto di finale con l’Aston Villa è tosto.

Nizza a due facce: Farioli tra Europa e mercato

5° posto momentaneamente occupato da un Nizza a due facce, che ha avuto fin qui un andamento davvero particolare: nelle prime 13 gare di Ligue 1 sono arrivate 8 vittorie, 5 pareggi e 0 sconfitte, con una classifica che lo vedeva alle calcagna del PSG; nelle successive 14 invece 4 successi, 2 pareggi e 8 sconfitte, che hanno ridimensionato le ambizioni dei ragazzi di Farioli.

Gli stessi ultimi due turni di Ligue 1 raccontano di una squadra molto altalenante: vittoria per 1-3 nello scontro diretto con il Lens seguita dalla sconfitta interna con il modesto Nantes. Per mantenere il treno Europa serve ritrovare quella continuità di risultati che aveva permesso al Nizza di ambire alla Champions League, dopo un ultima stagione opaca sotto la guida di Digard.

Francesco Farioli, Nizza
Francesco Farioli, Nizza @Twitter

Al 24enne Moffi (11 gol) il compito di trascinare la squadra, anche se la forza della squadra è sempre stata la difesa (22 reti subite). Sulle orme del suo maestro De Zerbi, Farioli, a 3 punti dal Lille 4°, vuole far sognare Nizza, per poi concentrarsi sul mercato: trattasi di uno tra gli allenatori giovani più interessanti d’Europa, ed anche qualche club italiano, come Napoli e Fiorentina, stanno pensando a lui per aprire un nuovo ciclo il prossimo anno.

Lens tra conferme e difficoltà: la speranza è Wahi

Se quella del Nizza è stata fin qui una stagione altalenante, lo stesso si può dire per il Lens che, dopo l’impresa dell’anno scorso, con una Ligue 1 terminata al 2° posto a -1 dal PSG, era chiamato a dare conferme. Arrivare in alto è un conto, ma rimanerci è sempre più difficile, e la squadra di Haise, che dopo aver ottenuto la promozione nel 2020 ha ottenuto due 7° posti ed un 2°, l’ha scoperto a sue spese.

1 punto nelle prime 5 gare ed un girone di Champions League terminato all’ultimo posto, anche se, piano piano, i giallorossi si sono ripresi e riportati a ridosso della zona Europa. Il rendimento resta però piuttosto ballerino, e nelle ultime due giornate di Ligue 1 sono arrivate due sconfitte sanguinose negli scontri diretti con Nizza e Lille.

Elye Wahi, Lens
Elye Wahi, Lens @livephotosport

Le difficoltà partono da una difesa che, a 7 giornate dalla fine, ha subito lo stesso numero di gol dell’anno scorso (29), quando fu la retroguardia meno perforata del campionato. Davanti la speranza è il 21enne Wahi, giovane talento dell’U21 francese che, dopo essere arrivato dal Montpellier per 30 milioni, è a quota 10 reti stagionali. Serve qualcosa in più per confermarsi in Europa e, possibilmente, in Champions League, con il Lille a 4 punti e il Monaco a 5.

Ad inseguire il Lens (42), il terzetto composto da Marsiglia, Rennes e Reims a 39. Dalle prime due ci si aspettava sicuramente qualcosina in più, con Les Phoceens protagonisti di un inizio di stagione caratterizzato da polemiche e tensioni, come il famoso episodio dell’assalto degli ultras al pullman del Lione e il sasso lanciato in faccia all’allora allenatore Fabio Grosso. Le Rouges et Noir hanno perso qualche punto per strada a causa degli impegni europei.

Si salvi chi può: 4 squadre in 3 punti e non solo

La zona Europa vede una bagarre destinata a prolungarsi fine a fine campionato, ma la stessa cosa si può dire guardando i bassi fondi della Ligue 1. Una situazione da si salvi chi può, con ribaltoni continui che si stanno susseguendo di giornata in giornata. Chi consta la situazione peggiore è il Clermont, ultimo a 20 punti con la 2ª peggior difesa del campionato ed un attacco da appena 19 gol in 27 giornate. I 6 punti di svantaggio sul play-out però non rendono tutto perduto.

Appena sopra un Metz reduce da un 2-5 col Monaco, a 3 punti dal terz’ultimo posto e a 4 dalla salvezza. Dopo due vittorie in fila che aveva riacceso l’entusiasmo, altrettante sconfitte nelle ultime uscite hanno fatto registrare un nuovo stop, ma mantenere la calma è fondamentale per centrare l’obbiettivo. Da qui parte un trenino che vede 4 squadra racchiuse in 3 punti, e fare un pronostico su ciò che potrà accadere è cosa assai ardua.

Mostafa Mohamed, Nantes @Twitter
Mostafa Mohamed con la maglia del Nantes @Twitter

Al momento condannato ai play-out il Lorient con 26 punti, in tale situazione praticamente da inizio stagione, mentre un punto più su c’è un Le Havre che, dopo un’ottima prima parte di Ligue 1, si è visto risucchiato nel vortice del rischio retrocessione. Boccata d’ossigeno invece in questo weekend pasquale per Nantes (28) e Montpellier (29), vittoriose contro Nizza e Le Havre e con due bomber come Mohamed (8) e Savanier (7) che possono fare la differenza nella volata salvezza.

Chiudono il quadro Tolosa e Strasburgo che, grazie agli ultimi risultati, si sono portate a 32 punti, in una situazione di sicurezza maggiore rispetto a qualche settimana fa. Anche in questo caso Dallinga (11) ed Emegha (7) risultato attaccanti fondamentali che stanno trascinando le loro squadre verso l’obbiettivo. Tutto ancora aperto, per una Ligue 1 appassionante tanto per l’Europa quanto per la salvezza.

Ligue 1 ordinaria amministrazione: il PSG vuole la Champions

E in un campionato così combattuto, ce lo siamo quasi scordato il PSG, pronto ad alzare al cielo l’ennesima Ligue 1 di questo secolo. Nelle ultime 13 stagioni la squadra della capitale ha portato a casa il titolo 11 volte, con il solo Monaco 2016/17 di un certo Mbappé e il Lille 2020/21 a spezzare quest’egemonia. Anche quest’anno la musica non cambia, con la banda di Luis Enrique con 12 punti di vantaggio sul Brest.

Anche nel Classique con il Marsiglia è arrivata un successo per 0-2, giocando in 10 uomini per tutto il secondo tempo e con un Donnarumma tornato ad alti livelli. Niente gol per Mbappé post criptico dopo la sostituzione, in una stagione con un tabellino da 38 gol e 8 assist in 38 gare stagionali. Ordinaria amministrazione dunque per il PSG questa Ligue 1, come spesso è capitato negli ultimi anni, con il vero obbiettivo che deve essere la Champions League.

Kylian Mbappé, PSG
Kylian Mbappé, PSG @livephotosport

Dal 2012/13, stagione che ha visto i parigini piazzarsi in pianta stabile nell’Europa che conta, soltanto una finale, persa contro il Bayern Monaco nel particolare anno del Covid, ed una sola volta in semifinale, mentre in tutte le altre edizioni eliminazione agli ottavi o ai quarti. Troppo poco per un PSG che ha speso milioni ogni stagione per cercare di portare a casa la coppa più ambita di tutte.

Dopo aver archiviato senza problemi la Real Sociedad, c’è il Barcellona ad attendere i campioni di Francia ai quarti, in una doppia sfida appassionante. Mbappé cerca l’ultimo acuto per vincere la sua prima Champions League e salutare la Francia per abbracciare il Real Madrid. Così il PSG, ma questa Ligue 1 è tutta da vivere fino alla fine dell’anno, con lotta Europa e salvezza tutt’ora indecifrabili.