Atalanta-Juventus, finale di Coppa Italia: la conferenza stampa di Gasperini

La conferenza stampa integrale di Gian Piero Gasperini per la finalissima di Coppa Italia contro la Juventus, fischio d'inizio domani sera alle ore 21:00

Marco Gioviale A cura di Marco Gioviale

È in corso in questi minuti la conferenza stampa di Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta che domani sfiderà la Juventus per la sua 3a finale di Coppa Italia in carriera. Non bene gli ultimi precedenti alla guida dei nerazzurri, con 2 sconfitte arrivate contro la Lazio nel 2019 e proprio la Juventus nel 2020.

Il Liverpool è stata la svolta della stagione?
“Credo una delle svolte, perché a Liverpool abbiamo avuto la consapevolezza di poter arrivare in finale. Per la Coppa Italia invece è stata la partita ai quarti, a San Siro contro il Milan”.

È l’Atalanta più forte che ha allenato?
“Lo vedremo più avanti, sicuramente è forte, giovane, e può diventare ancora più forte in futuro. Partiamo favoriti? Non saprei, la Juventus ha fatto un girone d’andata straordinario e solo in queste settimane sono incappati in risultati negativi. Indubbiamente restano una squadra forte”.

Gian Piero Gasperini, Atalanta
Gian Piero Gasperini, Atalanta @livephotosport

Ti hanno colpito in qualche modo i tifosi dell’Atalanta?
“Bergamo sta vivendo un momento di fibrillazione sportiva, tutti i pensieri della città sono sull’Atalanta. Sarà una settimana decisiva in tutte le competizioni, poi la finale di Dublino sarà qualcosa di sensazionale. Quello che abbiamo fatto finora vale forse quanto un trofeo, perché rimane solido il rapporto con la squadra e il tifo: alcuni nemmeno festeggiano certi scudetti, mentre noi sappiamo che questi risultati saranno legati per sempre alla storia della squadra”.

Si è dovuto adeguare a questa “esplosione” del suo gruppo?
“Paradossalmente quando si gioca tanto, oltre agli infortuni, si bruciano prima le tappe e si fa tanta esperienza. Ci siamo allenati meno ma in campo abbiamo stabilito delle soluzioni che sono poi continuate in tutto il campionato, siamo cresciuti molto. Raggiungere certi traguardi è difficile anche con squadre molto più grandi, e il merito è dei ragazzi perché sono cresciuti veramente tanto”.

In campionato è finita sempre in pareggio con la Juventus. Si aspetta ancora questo equilibrio?
“Le finali e tutte le partite di coppa sono diverse rispetto al campionato, ci sono meno margini di rimonta e bisogna stare molto più attenti. Credo che la fiducia e l’energia positiva potranno fare la differenza, quella che ti porta a fare l’azione giusta o il tiro giusto: questo diventa determinante nelle finali”.

Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta*
Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta*

Quanto è replicabile il “modello Gasperini”?
“Non è facile ma è replicabile. Noi abbiamo dato fiducia e speranza a tutte quelle squadre che non sono di prima fascia e non hanno introiti economici così ampi. Abbiamo avuto idee, abbiamo fatto plusvalenze incredibile e ci siamo rilanciati: sicuramente non è facile però è replicabile come modello. Ogni anno ti devi innovare, per questo adesso diventa importante qualificarsi sempre in Champions. Nel calcio anche chi non ha grossi introiti o nomi ha il diritto di sognare”.

Un trofeo o meno possono cambiare qualcosa?
“È soggettivo: se vinci la coppa sei bravo, se non la vinci non lo sei. Posso dirti che quando vado a Crotone o a Genova vengo sempre accolto con grande stima, e questo per me vale più di una coppa. Io credo che bisogna sempre superare i propri limiti, e saperlo fare vuol dire essere vincenti. Poi ci sarà sicuramente qualcuno di più bravo, ma per fortuna ognuno vince le sue battaglie e credo che questo sia il vero segreto”.

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