Francia ad Euro2024, Deschamps favorito: Mbappé stella di un’armata

Un'armata quasi imbattibile è ciò che appare la Francia che si appresta ad affrontare Euro2024, anche se l'etichetta di favorita non è sempre stata rispettata: Deschamps si affida alla stella Mbappé e ad un impianto di gioco ben definito e rodato

Lorenzo Zucchiatti A cura di Lorenzo Zucchiatti

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Scavallato il mese di distanza che ci separa dalla gara inaugurale, sale la febbre per Euro2024, che prenderà il via il 14 di giugno con Germania-Scozia. Un torneo che vedrà la Nazionale italiana arrivarci da campione in carica e tante pretendenti pronte a toglierle lo scettro di mano. Difficile a tal proposito non menzionare una Francia che mette i brividi solo a leggere i nomi dei convocati e, ancor di più, degli esclusi.

Deschamps arriva da favorito, un qualcosa a cui in realtà è decisamente abituato da qualche torneo a questa parte, e che si è rivelata un’arma a doppio taglio. Mai come quest’anno è imperativo vincere Euro2024 dopo le delusioni degli ultimi appuntamenti, nonché per confermarsi allenatore dei Bleus almeno fino al Mondiale 2026, dopo il quale scadrà il suo contratto. Tra convocati, stile di gioco e sfide che l’attendono, vediamo questa Francia nel dettaglio.

I precedenti: era Deschamps agrodolce

Tre esperienze da allenatore di club per Didier Deschamps, al Monaco, alla Juventus nell’anno della Serie B post Calciopoli, e al Marsiglia, prima di insediarsi alla guida della propria Nazionale nel lontano 2012. A lui era stato affidato il compito di risollevare una Francia disastrosa con Domenech nelle spedizioni del 2008 e del 2010, con anche molti litigi interni tra giocatori, e raffazzonata con Blanc nel Mondiale del 2012, quando uscì ai quarti per mano della Spagna campione.

Un era agrodolce quella di Deschamps; una squadra che, dal suo insediamento, ha sempre avuto una delle rose più forti del mondo, merito del grande lavoro fatto dalla Federazione sullo sviluppo dei giovani, ma che ha raccolto meno di quanto seminato. L’avventura al Mondiale 2014 si interrompe ancora una volta ai quarti di finale, con la vittoria per 0-1 di una Germania che, pochi giorni dopo, rifilerà prima il famoso 1-7 al Brasile padrone di casa e vincerà poi la finale con l’Argentina.

La vera disfatta per la Francia però si consuma nell’Europeo di casa del 2016, con la debacle in finale contro un Portogallo che, privo di Ronaldo infortunatosi nel primo tempo, trova il clamoroso gol vittoria nei supplementari con Eder. Nazione nello sconforto più totale, per un torneo sulla carta già vinto, ma la gioia più grande arriva appena due anni più tardi, con Deschamps che riesce finalmente a riportare a casa la Coppa del Mondo, al grido di Remenez la coupe à la maison del cantante Vegedream, battendo la Croazia nella finale del Mondiale in Russia.

All’orizzonte un’egemonia stile Spagna 2008-2012, e invece due nuove delusioni dietro l’angolo: l’eliminazione ai quarti dell’Europeo 2020 vinto dall’Italia, con Mbappé che sbaglia il rigore decisivo con la Svizzera, e la pirotecnica finale del Mondiale 2022, contro l’Argentina (3-3), persa ai rigori. Questa la storia, ma ora testa ad Euro2024, un appuntamento che la Francia non può fallire.

Tra convocati ed esclusi: la rosa di Deschamps

Vediamo dunque quella che sarà la rosa che Deschamps ha composto per andare a prendersi il trofeo in terra teutonica. Nella lista dei convocati ben 6 componenti della squadra che militano in Serie A, e più in generale un’invincibile armata, come la flotta del Re di Spagna Filippo II nel 1587, capitanata da Kylian Mbappé, con il tecnico dei Bleus che sarà costretto a scelte drastiche per l’11 titolare.

Porta che sarà presidiata dal milanista Mike Maignan, finalmente numero uno indiscusso di una Francia che, al Mondiale 2022, non lo aveva portato a causa di un lento recupero dagli infortuni che lo affliggevano. È lui l’erede di Lloris, mentre alle sue spalle conferma per Areola, estremo difensore del West Ham, come in Qatar e Samba del Lens al posto del veterano Mandanda. Niente male anche la difesa.

Coppie di terzini ben definite, con Clauss del Marsiglia a fare da riserva al nerazzurro Pavard, autore in un stagione ottima. A sinistra testa a testa fra il treno Theo Hernandez e il madridista Mendy. Al centro invece, Deschamps porta il quartetto d’archi composto da Upamecano (Bayern Monaco), Saliba (Arsenal), Konaté (Liverpool), Koundé (Barcellona). Tra gli esclusi c’è Lucas Hernandez, fratello di Theo, per la rottura del legamento crociato.

Il centrocampo dei Galletti non è da meno, ma c’è apprensione per le condizioni di Tchouameni, con Veretout in preallarme. Per il resto spazio a Camavinga (Real Madrid), Fofana (Monaco), Zaire-Emery (PSG), Rabiot (Juventus), e il clamoroso ritorno dopo due anni di assenza di Kanté (Al Ittihad). Attacco della Francia che non ha bisogno di commenti: Giroud (Milan), Mbappé (PSG), Griezmann (Atletico Madrid), Dembelé (Barcellona), Coman (Bayern Monaco), Thuram (Inter), Kolo Muani (PSG) e per la prima volta con i “grandi” Barcola (PSG).

Francia, modulo fisso e mentalità zemaniana

Ma come gioca la Francia di Deschamps? Le gare di qualificazione alla fase finale di Euro2024 ci hanno anzitutto dato un’indicazione ben precisa: il modulo fisso è il 4-2-3-1 e difficilmente il tecnico dei Galletti si discosta da questa disposizione di gioco, che gli permette di sprigionare tutta la sua potenza offensiva. Una mentalità quasi zemaniana, nonostante i soli 3 gol subiti nelle qualificazioni, votata al cercare sempre un gol in più rispetto agli avversari.

Difesa che a livello di fisico non sfigura di certo, con centrali ben piazzati come Upamecano, Konaté e Saliba. Occhio al dubbio sulla fascia destra, posto che più di una volta Deschamps ha schierato Koundé da terzino, ruolo ricoperto per tutta la stagione al Barcellona, con Pavard a fare il centrale. Fascia sinistra invece votata decisamente di più alla fase di spinta, con Mendy, ma soprattutto Theo Hernandez, armi preziose in fase di inserimento in attacco.

Per sostenere l’armata capitanata da Mbappé là davanti, serve un centrocampo perfetto in fase difensiva, e non sorprende dunque che Deschamps abbia convocati giocatori molto fisici e bravi in interdizione come Tchouameni, Kanté, Rabiot, Fofana e Camavinga, con il solo Zaire-Emery più estroso, offensivo e maggiormente votato al palleggio.

Davanti poi è l’apoteosi: la stella Mbappé si piazza nella sua posizione a sinistra, libero di venire in mezzo al campo e svariare come meglio crede, mentre l’altra fascia è di competenza di Dembelé. Le Petit Diable Griezmann è il regista aggiunto della squadra, colui che ha il compito di muoversi tra centrocampo e difesa avversaria, trovare linee di passaggio e creare dunque le occasioni migliori per la Francia. Punta l’intramontabile Giroud, e se dietro questi mostri ci sono Barcola, Coman, Thuram e Kolo Muani, la squadra di Deschamps non può che essere la favorita per Euro2024.

Olanda, Austria, Polonia: le avversarie della Francia

Dando un rapido sguardo a quello che è il quadro di questa fase finale, il gruppo della Francia risulta uno dei più equilibrati, sempre tenendo conto che i Blues partono decisamente con i favori del pronostico. Maggior candidata al secondo posto è l’Olanda di Koeman, che nel proprio palmares vanta una sola vittoria, proprio in un campionato europeo, nel 1988, guarda caso tenutosi in Germania (Ovest) come questo.

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Cercheranno una gioia gli Orange dopo le delusione di questi anni, con le non qualificazioni all’Europeo 2016 e al Mondiale 2018, e gli ottavi di finale e i quarti nelle edizioni del 2020 e 2022. A provare a mettere i bastoni tra le ruote e Francia e Olanda saranno l’Austria, che vuole almeno eguagliare gli ottimi ottavi ottenuti nell’ultimo Europeo, quando fu l’Italia ad eliminarla ai supplementari, e la Polonia, in cerca di gloria dopo recenti risultati scadenti.

Un girone da prendere con le pinze, ma la Francia non può permettersi di temere tali avversari e punta il bersaglio grosso. Non sempre Deschamps è riuscito a confermare un’etichetta di favorito che si porta appresso ormai da molti tornei, ma Euro2024 è l’occasione per dimostrare al mondo che i Galletti sono non solo la squadra più completa e fornita di campioni, ma anche la più forte.

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