Tutti si ricorderanno colui che, fino a qualche tempo fa, veniva descritto come il bambino prodigio, ovvero Fabio Silva. Il calciatore portoghese si era messo in mostra al Porto, poi il passaggio al Wolverhampton ha segnato la sua carriera facendolo cadere in un ‘eterno riposo‘ dal quale ancora non si è svegliato. Una parabola discendente che ha fatto sparire dai radar il classe 2002 e per la quale lui stesso ha incolpato il club portoghese e Jorge Mendes.
Queste le sue parole a Relevo: “Sapevo che non era il momento giusto per andare via. Non era mia intenzione andare al Wolverhampton in quel momento perché volevo rimanere al Porto ancora uno o due anni. Sono stato quasi costretto. Mi dissero che se non fossi andato via mi avrebbero fatto giocare con la squadra delle riserve, che se non fossi andato non avrei aiutato la società perché erano a corto di soldi. Non avevo scampo”.