Formula 1, il pagellone del Canada: è tornato Super Max, Ferrari profondo rosso

Super Max Verstappen trionfa in Canada, nel nono appuntamento del mondiale di Formula 1 2024, e riallunga in classifica piloti: Norris giunge secondo davanti a Russell, mentre le Ferrari sono protagoniste di una gara da incubo terminata con un doppio ritiro

Lorenzo Ferrai A cura di Lorenzo Ferrai

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Meglio perdere una partita 6-0, che sei partite 1-0. Lo diceva Vujadin Boskov, vincitore dello storico Scudetto con la Sampdoria nel 1991. È esattamente ciò che è successo alla Ferrari, uscita con le ossa rotte dal Canada, al termine di un week-end da incubo, in cui la Rossa è tornata sulla terra dopo la grande abbuffata di Monaco. Il nono appuntamento di Formula 1 ha rimesso a posto le gerarchie, con Max Verstappen tornato a fare la voce grossa, in faccia ai propri avversari.

L’olandese volante si è aggiudicato un caotico gran premio di Montreal davanti a Norris e a George Russell, che il sabato aveva illuso tutti cogliendo una clamorosa pole position, con lo stesso crono di Super Max. Invece la pioggia ha penalizzato l’inglese della Mercedes, non perfettamente a suo agio nella gestione e costretto a inseguire alla fine, prima di accontentarsi del terzo posto finale. Quarto Piastri e quinto Hamilton, davanti alle due Aston Martin.

E le Ferrari? L’eliminazione in Q2 al sabato aveva polverizzato l’ottimismo maturato il venerdì. In costante difficoltà a centro gruppo, Leclerc e Sainz hanno dovuto alzare bandiera bianca, rispettivamente per un problema al motore e per danni a seguito dell’incidente con Albon. Doppio zero tremendo per la classifica. La Red Bull si allontana e la McLaren si avvicina. Un crollo verticale che obbliga la Rossa a voltare pagina per concentrarsi verso il prossimo appuntamento, a Barcellona.

Ricciardo sollevato

  • Max Verstappen: 10. Ritorno in grande stile per Super Max. L’olandese volante rimette tutti in riga dopo il week-end negativo di Monaco. Partito fra mille difficoltà e incognite, sfiora il colpo in qualifica, fermato solo dal magico Russell. Solito martello in gara, dove rimane perfettamente lucido e gestisce in modo impeccabile ogni situazione. Pioggia o asciutto che sia, piazza la magia con una macchina che non era la migliore. Possiamo discutere su Ferrari e McLaren quanto vogliamo, il re è sempre lui. DOMINANTE.
  • Lando Norris: 9. Aveva la possibilità di piazzare il colpaccio e, se guardiamo, il passo c’era tutto. Collabora egregiamente con Piastri (8) per tenere a bada le Mercedes (7), non lesina mai il corpo a corpo. La pista viscida non lo aiuta e forse gli pregiudica l’assalto definitivo a Max, però ha dimostrato una volta di più di essere da mondiale. ARREMBANTE.
  • Alexander Albon: 8. Sin dal venerdì mette in pista un passo mai visto quest’anno. Veloce e costante, sembra tornato il buon vecchio Alex. La mette in Q3 e si destreggia bene sotto la pioggia di Montreal. Viene messo incolpevolmente fuori gioco da Sainz (3), ma si prende la gloria per il fenomenale doppio sorpasso su Ricciardo e Ocon. Spettacolare e ardito, alla Tazio Nuvolari. RINATO.
  • Lance Stroll: 7. L’aria di casa gli fa bene, proprio come Leclerc (4) a Monaco. Si prende la Q3 dopo cinque gran premi, ed è già un passo avanti. Dimostra maturità tenendosi lontano dai guai in una gara in cui l’imprevisto era dietro l’angolo. Porta a casa un buon settimo posto alle spalle del capitano Alonso (7), fondamentale per il morale. Bentornato Lance. A CASA SUA.
  • Daniel Ricciardo: 6+. Siamo sinceri. Non benissimo, visto che Tsunoda (5) era davanti a lui prima di buttare via la gara. Però il giapponese è finito fuori dai punti e lui ne ha portati a casa quattro. Manca ancora qualcosa ma ha risposto alle critiche piovutegli addosso negli ultimi giorni. Comunque una zampata da vecchio leone. Presto per parlare di rinascita, ma Daniel c’è. SOLLEVATO.

Russell sprecone

  • George Russell 5. È il grande deluso di giornata. Il doppio ritiro delle Ferrari ha spostato le attenzioni, ma Giorgione ha veramente sprecato una grande occasione. La pioggia lo manda in confusione, tenta l’azzardo finale ma senza riuscire a raggiungere Max. Primo podio stagionale, un po’ agrodolce. Poteva andare meglio, anche perché non si sa quante altre occasioni avrà, almeno quest’anno. SPRECONE.
  • Sargeant: 4. Le prove libere avevano aperto a un clamoroso risultato. Questa Williams (7) andava veramente forte, come confermato anche da Albon. Probabilmente sarà stato colto di sorpresa da un’eventuale possibilità di andare a punti, così, l’americano vanifica tutto in gara, andando a muro e buttando via una gara che avrebbe potuto essere promettente. IMBARAZZATO.
  • Perez: 3: Col rinnovo si è sentito al sicuro. Nessuna minaccia di separazione, niente più discussioni sul futuro. Poteva correre con la mente libera, senza alcun timore reverenziale. E in effetti, la sua mente sembrava realmente sgombra. Anche troppo, con un errore da novellino, che certifica il suo brutto rapporto col Canada. OPPORTUNISTA.
  • Regia internazionale: 2. Tolgono l’immagine di Piastri e Russell che battagliano all’ultima chicane, poi levano all’improvviso la colonnina dei tempi proprio a ridosso del detection point all’ultimo giro, nella battaglia fra George e Norris. Sbagliano diverse inquadrature, senza cercare nemmeno una marmotta. Probabilmente intendevano risparmiarci qualche sussulto ulteriore in una gara oggettivamente molto movimentata. ALTRUISTI.
  • Ferrari: 1. Più si è in alto, più si fa rumore quando si cade. Dopo l’1-3 di Monaco, la Rossa è crollata vertiginosamente in Canada, dove il popolo ferrarista aveva apprezzato Gilles Villeneuve. Il doppio zero desta clamore, ovvio, ma, in un certo senso, la disfatta si poteva prevedere, anche solo ricordando il team radio di Leclerc al sabato mattina. Zero passo, zero lampi, zero velocità. Charles fermato da un problema al motore, Carlos mai accesosi. Un doppio zero che dà una botta tremenda alla classifica, con la Red Bull che si allontana e la McLaren rifattasi sotto. Speriamo sia stato solo un week-end storto… PROFONDO ROSSO.