Mondo del calcio in lutto per la scomparsa di Kurt Hamrin, spentosi a 89 anni. Formidabile cannoniere a cavallo degli Anni ’50 e ’60, venne soprannominato l’Uccellino per il corpo esile e la sua agilità in area di rigore. È diventato grande in Italia, in cui è arrivato nel 1956. Dopo le avventure brevi con Juventus e Padova, lo svedese è approdato alla Fiorentina, che l’ha eretto a bandiera, divenendone il secondo miglior marcatore in Serie A dopo Batistuta. Il curriculum in viola recita 362 presenze e 208 gol totali in nove stagioni, con due Coppe Italia, una Mitropa e una Coppa delle Coppe.
Il Presidente Commisso, la sua Famiglia, la Dirigenza e tutta la Fiorentina si uniscono al dolore della famiglia e dell'intero mondo del calcio per la scomparsa di Kurt Hamrin, leggenda del calcio e della Fiorentina, di cui detiene il record di gol segnati in maglia viola💜 pic.twitter.com/W1mK4HUkLy
— ACF Fiorentina (@acffiorentina) February 4, 2024
Kurt Hamrin, icona della Serie A
Terminata la gloriosa carriera con la Fiorentina, nel 1967, Kurt si è trasferito al Milan, in cui ha vinto un’altra Coppe delle Coppe, uno Scudetto e la prima storica Coppa dei Campioni 1968-69. In rossonero, lo scandinavo ha totalizzato 61 presenze e 17 gol. Lo svedese ha chiuso la sua carriera italiana svernando a Napoli, altre due stagioni, prima di fare ritorno in patria. Hamrin ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del calcio tricolore, segnando 191 reti totali in Serie A, nono marcatore all time del campionato italiano.
Ci ha lasciati Kurt Hamrin, protagonista di successi indimenticabili nella storia rossonera. Tutto l'#ACMilan si unisce al cordoglio della sua famiglia in questo momento di dolore.
— AC Milan (@acmilan) February 4, 2024
We grieve the passing of Kurt Hamrin, an unforgettable pillar of Rossonero history. All of AC… pic.twitter.com/63gTNP2Yrs
Hamrin è stato un simbolo non solo per la Fiorentina, ma anche per il proprio paese. Ai mondiali 1958, organizzati proprio in Svezia, fu attore protagonista della cavalcata della nazionale scandinava. Assieme al mitico trio milanista Gren, Nordahl e Liedholm, portò la selezione di casa fino al finale, dove però fu costretto ad arrendersi assieme ai propri compagni al Brasile di Pelè.
Ciao Kurt. pic.twitter.com/qZ5CljkLTS
— JuventusFC (@juventusfc) February 4, 2024