Parma, la maledizione è finita: l’ESCLUSIVA con Alessandro Melli

Il Parma rompe la maledizione e torna tra le grandi, torna in Serie A: a parlarne in ESCLUSIVA ai nostri microfoni è stato Alessandro Melli

Lorenzo Gulino A cura di Lorenzo Gulino

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Il momento tanto atteso è finalmente arrivato. Una maledizione che sembra interrompersi e che volta le spalle a quell’atteggiamento pessimista, e spesso nocivo per l’animo, che ha caratterizzato gli ultimi anni in casa Parma. L’origine del male trova le sue fondamenta, fortificatesi con il tempo, nella stagione 2020-2021 dove una grande campagna acquisti non è bastata ad evitare la retrocessione in Serie B.

Da quel momento in poi il sogno diventa ossessione e l’ossessione si trasforma in maledizione. L’anno successivo è un Parma rovente nell’animo, che sa di essere, che vuole fare, ma che fallisce nelle intenzioni: un 8° posto che fa male e nell’annata successiva è il turno della semifinale dei playoff persa contro il Cagliari in rimonta. E anche quella volta, quando tutto sembrava potesse andare per il meglio, alla fine così non fu.

Una sensazione che ben si può descrivere come un salto nel vuoto con un paracadute che, per un motivo o per un altro, non si aprirà. Non che fosse stata sempre questa la mentalità crociata, anzi tutto il contrario. Parma e il Parma sono stati sempre abituati a stupire, a dare gioie che nessuno si sarebbe mai aspettato. La storia lo dimostra e lo sottolinea: 3 Coppe Italia, 1 Supercoppa Italiana, 1 Coppa delle Coppe, 2 Coppe Uefa ed, infine, 1 Supercoppa Uefa. Ma questo è solo un prospetto di tante piccole sfaccettature che raccontano per filo e per segno di un club che si è rialzato da due fallimenti. Prove di coraggio, di sudore e fatica che hanno portato il club emiliano dalla Serie D alla Serie A.

Parma si colora

Dopo anni di buio, adesso il sole è tornato a splendere più che mai. Parma si è colorata ed ha dato vita ad un’escalation di emozioni unica e irripetibile, degna dei vecchi tempi. La Serie A è pronta a riaccogliere i crociati a braccia aperte, proprio come farebbe una mamma con un figlio. A parlarne in ESCLUSIVA ai nostri microfoni è stato l’ex attaccante del club emiliano Alessandro Melli.

Queste le sue parole: “La Serie A avrà il suo giovamento perché il Parma è stata la storia degli ultimi 30/35 anni del calcio italiano. Si parla di una storia importante con delle vittorie ed ha un grande appeal anche all’estero a livello di nome. Qua c’è un’atmosfera meravigliosa, la gente ha una felicità che sembra quasi essere tornati negli anni ’90. C’è molto entusiasmo, è una cosa bellissima. Quest’anno fin dall’inizio si è trovata un’alchimia meravigliosa tra squadra, società e tifoseria. Parma è particolare per capirla bisogna giocare in questa squadra”.

Ma per un giocatore come Melli, che con il Parma ha combattuto centinaia di battaglie, tale atmosfera, per quanto magica e unica, è cosa normale e ben conosciuta. Le esperienze e i ricordi sono molti nella testa di Alessandro che ne ha voluto raccontare uno in particolare: “Fra tutti scelgo la promozione in Serie A nel ’90 dove il Parma approdò per la prima volta nella massima divisione italiana e lo facemmo in casa contro la Reggiana dove tutto sembrava essere confezionato nel modo giusto e noi siamo riusciti a fare ciò. Non ti dico che è stato il momento più importante, bensì il più emozionante”.

Il Parma del futuro

Il fascino del passato, della storia e delle imprese non si mette in dubbio. Gli unici che tralascerebbero questi importanti aspetti, ma non cruciali, sarebbero gli stolti o gli analitici più sfegatati. Ma è giusto dare spazio anche al presente, anzi al futuro perché il Parma ha la sua grande opportunità dove ‘VIETATO SBAGLIARE‘ sarà il motto all’ordine del giorno. Dopo tanta fatica fatta, Pecchia dovrà ripartire dall’entusiasmo, dalla fame e dalla leggerezza dei suoi uomini, senza contare l’aspetto legato al mercato.

Con una Serie A da intraprendere non pensare ai rinforzi è pura follia. Nuovi volti, nuove possibilità di scelta, ma soprattutto nuove idee sono il pane per una neopromossa. A parlarne è stato anche Alessandro Melli: “Il primo passaggio sarà quello di mantenere lo stesso entusiasmo, in particolar modo all’inizio, cavalcare l’onda dell’entusiasmo. Il tutto dovrà essere condito con degli acquisti mirati, non bisogna stravolgere ciò che abbiamo in casa, ma semplicemente rinforzare dei punti. Abbiamo una proprietà importante e questo aiuta soprattutto in ottica acquisti”.

Ma la storia non si fa di certo da sola. Se c’è una cosa che viene al primo posto è il senso di appartenenza, l’amore per la maglia, il sudore versato e tanto altro ancora. Solo così, solo sacrificandosi l’uno per l’altro i risultati si affacciano dalla porta, seppur in maniera timida. Questo il pensiero di Melli: “Il tutto deve essere in simbiosi con la città e ottenere il successo, giocare a Parma significa questo. Ci deve essere un senso di appartenenza che è fondamentale. Se dovessi fare un nome punterei su Bernabé e la sua qualità. Inoltre mi ha dato l’idea di essere sensibile nel senso che ci tiene molto alla maglia”.

Allora il Parma dovrà ripartire da qui, da dove ha chiuso questo suggestivo capitolo. L’estate sarà lunga e darà modo a Pecchia e ai suoi uomini di riflettere sul da farsi e raddrizzare la mira in vista del nuovo focus. Tre mesi per riordinare le idee e un’intera stagione per non ricadere nella maledizione.

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